Dalla Pista allo Schermo, Film sul Pattinaggio

Ciao Hanabiko. Come forse avrai notato, io ho caricato un post per introdurre YoI e poi man mano che trovavo qualcosa aggiornavo. Ma non c'è stata alcuna reazione. Per cui l'ho lasciato indietro.

Non essendo esperta di anime ho linkato al primo sito che avevo trovato in un altro forum (sito da cui ho scaricato tutte le puntate).

Se hai tempo e voglia, aprilo pure un thread su YoI con i link, i video e tutto ciò che vuoi!! Prometto che passo a commentare!!

Nel frattempo, posto questo simpatico video, uno dei millemila che hanno invaso YT e DM e dedicati a questo anime, ormai un fenomeno mondiale che ha ottenuto forse più successo di quanto pensato.

Chi lo ha ideato è più addentro al mondo anime che al pattinaggio, ha però fatto un video piacevole.

Il 29 marzo 2018 è uscito in Italia un film che ha molto a che fare con il pattinaggio: Io, Tonya (titolo originale I, Tonya), il film che ripercorre la carriera della pattinatrice USA Tonya Harding, che iniziò ad affermarsi a livello nazionale ed internazionale verso la metà degli anni '80.

Trailer in italiano




Trailer originale

Diverse persone di questo forum sono troppo giovani per averla vista in attività, mentre altre si sono avvicinate al pattinaggio magari non da molto e non la conoscono. Penso sia quindi utile ripercorrere brevemente la storia di questa atleta, che sicuramente è complessa, sfaccettata e ha in sè tutte le caratteristiche adatte per il cinema.

Tonya, di famiglia modesta e spinta da una madre ambiziosa e "spietata", divenne famosa per essere la prima pattinatrice USA ad atterrare un triplo axel in gara: nel 1991 ai Nazionali USA. Fino a quel momento l'unica pattinatrice a completare un 3A in gara era stata la giapponese Midori Ito. Fu anche la prima pattinatrice diversa da Midori Ito ad atterrare il 3A in una competizione internazionale: i Mondiali 1991, dove il podio femminile fu tutto USA: oro a Kristi Yamaguchi, argento alla Harding e bronzo a Nancy Kerrigan.

Dopo questo anno d'oro, la carriera di Tonya non raggiunse più questi livelli. La stagione successiva la vide trionfare a Skate America (Grand Prix 1991), arrivare terza ai Nazionali pur con una caviglia slogata, ma perse il podio alle Olimpiadi 1992 di Albertville e fu solo sesta ai successivi Mondiali.

Il fulcro della storia è la rivalità con Nancy Kerrigan, che finì in una quasi tragedia con conseguenze pesantissime per Tonya.

Come nelle migliori storie, Tonya e Nancy erano non solo avversarie, ma molto diverse come stile, un po' come ai tempi nostri Ashley Wagner e Gracie Gold. Tonya era più "fisica" e più potente e spesso veniva criticata per un certo stile un po' "grezzo" nel pattinaggio, nei costumi e nella scelte musicali e per un atteggiamento da "bad girl", mentre Nancy più aggraziata ed eterea, era considerata la dolce ragazza della porta accanto.

Per il 1994 erano stati indetti nuovamente i Giochi Olimpici Invernali, a soli due anni di distanza dai precedenti. Fu necessario per poter modificare i calendari in modo da alternare, ogni due anni, le Olimpiadi Invernali e quelle Estive invece di farle disputare negli stessi anni.

Ovviamente Tonya e Nancy erano in lizza per far parte della squadra olimpica, che sarebbe stata selezionata in base ai risultati dei Campionati Nazionali. Durante i Nazionali, al rientro da una sessione di allenamento, Nancy fu aggredita nei corridoi dell'arena da uno sconosciuto che la colpì al ginocchio destro, ferendola seriamente e costringendola al ritiro.

Tonya vinse i Nazionali e si guadagnò il posto in squadra. Ma poco tempo dopo fu indagata per l'aggressione alla sua rivale. Le indagini avevano portato ad individuare l'aggressore, un balordo amico dell'ex marito di Tonya e gli investigato erano convinti che Tonya fosse la mandante.

La Federazione escluse Tonya dalla Squadra Olimpica, ma lei fece ricorso e vinse. Intanto Nancy si era ripresa dall'infortunio e la Federazione le mandò entrambe a Lillehammer. Nancy pattinò come mai aveva fatto e vinse l'argento, mentre Tonya ebbe problemi durante il Free: si ruppero i lacci dei pattini e le fu concesso di ripetere il programma. Tuttavia la sua prestazione non fu pulita e terminò all'ottavo posto.

Al ritorno in patria, però, Tonya doveva ancora affrontare le accuse. Per evitare il processo e una condanna certa a diversi anni di prigione, Tonya patteggiò e si dichiarò colpevole di "cospirazione" (ovvero sapeva cosa stava per accadere ma non avvisò nessuno), evitando di finire in carcere, pagando una multa e prestando servizio in lavori socialmente utili. Altre condizioni furono la rinuncia ai Mondiali 1994 e l'espulsione dalla Federazione, che qualche mese dopo le ritirò l'ultimo titolo nazionale da lei vinto.

Successivamente Tonya si dedicò alla boxe femminile per qualche anno, pubblicò una autobiografia nel 2008 nella quale negava fermamente di essere la mandante e accusava l'ex marito di aver progettato l'aggressione a Nancy, ammettendo tuttavia di essere a conoscenza del piano ma di non averne informato nessuno per paura delle minacce del suo ex.

Dopo molti anni di silenzio, ora con il film Tonya ha riacquistato visibilità e prenderà parte al prossimo Dancing With The Stars. Insieme a lei i pattinatori Mirai Nagasu e Adam Rippon.