Gli anni duemila Nel 2000, Barbara Fusar Poli/Maurizio Margaglio conquistano la loro prima medaglia agli europei, quella d’argento, dietro gli storici rivali francesi Marina Anissina/Gwendal Peizerat. In gara anche la coppia Federica Faiella/Luciano Milo.
Nei men, Evgeni Plushenko vince il suo primo titolo europeo, davanti al suo connazionale Yagudin. Podio tutto russo nelle ladies, con in testa Irina Slutskaya. Nelle coppie di artistico vincono Marina Petrova/Alexei Tikhonov, dopo che viene revocato il titolo alla coppia Elena Berezhnaya/Anton Sikharulidze per doping.
I mondiali sono segnati da due incidenti: il primo riguarda la coppia di artistico Julia Obertas/Dmitri Palamarchuk. Decimi dopo il corto, durante il libero Dmitri inciampa durante un sollevamento. Julia è illesa ma lui batte la testa sul ghiaccio e rimane a terra diversi minuti prima di rialzarsi per poi perdere conoscenza una volta fuori dalla pista. Trasferito in ospedale, non è stato poi rilevato alcun danno. L’altro incidente riguarda la coppia di danza Albena Denkova/Maxim Staviski: durante la practice prima della free dance, lei rimane gravemente ferita alla gamba dal pattino di Peter Tchernyshev.
Barbara Fusar Poli/Maurizio Margaglio vincono la medaglia d’argento. Nello stesso anno vincono tutte e tre le tappe di Grand Prix loro assegnate, Cup of Russia, Skate America e Sparkassen Cup on ice, e arriva anche la vittoria in finale.
Gli europei del 2001 vedono una nuova vittoria di Fusar Poli/Margaglio e il debutto delle coppie Gloria Agogliati/Luciano Milo e Valentina Anselmi/Fabrizio Pedrazzini ( futuro technical specialist
), oltre che della pattinatrice Vanessa Giunchi. Ai mondiali, l’Italia è rappresentata anche da una coppia di artistico, Michela Cobisi/Ruben De Pra, che però non riesce a qualificarsi per il free. Ma il primo grande traguardo per la danza italiana è la vittoria di Fusar Poli/Margaglio anche ai mondiali!
E arriviamo in stagione olimpica: i nostri iniziano nel migliore dei modi vincendo la Cup of Russia e la Sparkassen Cup on ice, ma arrivano quarti in finale.
Agli europei del 2002, Fusar Poli/Margaglio sono secondi. In gara anche la coppia Federica Faiella/Massimo Scali.
2002: Olimpiadi invernali di Salt Lake CityNella categoria men vince il russo Alexei Yagudin.
Secondo un giovanissimo Evgeni Plushenko, terzo lo statunitense Timothy Goebel.
Nelle ladies, gli Stati Uniti conquistano due gradini del podio con l'oro di Sarah Hughes, in rimonta dopo il quarto posto nel corto, e il bronzo di Michelle Kwan. Seconda Irina Slutskaya.
Nelle coppie, per la prima volta nella storia vengono assegnati due ori: alla coppia russa Elena Berezhnaya/Anton Sikharulidze e a quella canadese Jamie Salé/David Pelletier.
Bronzo per i cinesi Shen Xue/Hongbo Zhao.
Scandalo sul sistema di giudizio alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002Nella gara delle coppie di artistico dei giochi del 2002, Elena Berezhnaya ed Anton Sikharulidze, russi, vincono il programma corto, prevalendo sui canadesi Jamie Salé e David Pelletier. Nel libero, la coppia russa commette un piccolo ma evidente errore tecnico poiché ad Anton Sikharulidze esce un doppio axel. Salé e Pelletier, invece, pattinano sulla musica di “Love Story”, un programma che avevano già eseguito nelle precedenti stagioni e che era stato accolto bene alla finale di Grand Prix, prima delle olimpiadi. La loro performance è impeccabile, anche se molti esperti la considerano di difficoltà inferiore rispetto a quella dei russi. Nel programma corto, i danzatori canadesi cadono sulla posa finale, ma poiché la caduta non avviene su un elemento non ricevono alcuna detrazione. Tuttavia, questo basta per finire in seconda posizione. Nel libero, Salé e Pelletier prendono dei 5.9 e dei 5.8 per il merito tecnico, mentre Berezhnaya e Sikharulidze prendono dei 5.8 e dei 5.7. Per la presentazione, i canadesi ricevono quattro 5.9, mentre i russi sette. Per questo motivo, i canadesi non riescono a battere i russi, che vincono l’oro. Ed ecco una foto della prima cerimonia di premiazione.
Durante la diretta televisiva, sia i commentatori della tv americana che di quella canadese esprimono la loro indignazione per quanto successo. Il sospetto è quello di truffa. I giudici provenienti da Russia, Cina, Polonia, Ucraina e Francia avevano assegnato la vittoria alla Russia, mentre quelli di Stati Uniti, Canada, Germania e Giappone al Canada. I sospetti cadono subito sul giudice francese Marie-Reine Le Gougne, che dichiara poi di aver ricevuto delle pressioni da parte del capo della federazione francese Didier Gailhaguet, per votare la coppia russa indipendentemente da come avrebbero pattinato le altre al fine di far ottenere un vantaggio alla coppia di danza francese Marina Anissina/Gwendal Peizerat. Successivamente, però, la Le Gougne nega tutto e afferma che aveva ritenuto che la coppia russa meritasse di vincere e perciò l’aveva votata. In risposta a tutto questo clamore, il presidente dell’ISU Ottavio Cinquanta annuncia durante una conferenza stampa, tenutasi il giorno dopo la gara, che l’ISU avrebbe condotto una “valutazione interna” nel prossimo consiglio e ammette di aver ricevuto delle lamentele per il sistema di giudizio in uso. Il 15 febbraio, a causa della pressione costante da parte dei media, Cinquanta e il presidente del CIO Jacques Rogge annunciano in una conferenza stampa congiunta che la medaglia d’argento di Salé e Pelletier sarà convertita in una medaglia d’oro e che la coppia russa avrebbe mantenuto la sua medaglia d’oro perché da parte loro non c’è stato alcun illecito e perché molti ritengono la meritassero. Per la prima volta nella storia, la cerimonia di premiazione viene ripetuta. I russi accettano di partecipare, ma la coppia cinese Xue Shen/Hongbo Zhao si rifiuta, perché la ritengono una farsa.
Il 30 aprile 2002, Le Gougne e Gailhaguet vengono sospesi dall’ISU per tre anni, e la loro partecipazione alle olimpiadi invernali del 2006 viene bloccata. Inoltre, l’ISU rende segreto il voto dei giudici, anche se questo provocherà ulteriori polemiche dato che la segretezza del voto anziché impedire potrebbe agevolare eventuali brogli.
Nella danza, l'oro va ai francesi Marina Anissina/Gwendal Peizerat.
Secondi i russi Irina Lobacheva/Ilia Averbukh. Storica medaglia di bronzo per la coppia italiana Barbara Fusar Poli/Maurizio Margaglio.
Oltre che da Fusar Poli/Margaglio, l'Italia è rappresentata da Angelo Dolfini, Silvia Fontana, Vanessa Giunchi, la coppia di artistico Michela Cobisi/Ruben De Pra e la coppia di danza Federica Faiella/Massimo Scali.
Le mascotte olimpiche sono tre: Powder, uno scoiattolo reppresentante la velocità, Copper, un coyote rappresentante il coraggio e Coal, un orso bruno rappresentante la resistenza. Tutti e tre ricordano il motto olimpico: "citius, altius, fortius".
Articolo da InStoria:
Salt Lake City 2002Skate America 2002 vede il ritiro di Yagudin per infortunio, questa sarà la sua ultima gara. Nelle ladies, sia Yukari Nakano che Ludmila Nelidina atterrano un triplo axel, diventando insieme le prime a eseguire questo salto in una competizione internazionale, dopo Midori Ito, che era riuscita nel triplo axel alle olimpiadi del 1992. Nel frattempo il nostro specialist Fabrizio Pedrazzini gareggia con una nuova partner, Marta Paoletti.
Agli europei del 2003, e successivamente anche ai mondiali, debuttano Karel Zelenka e Carolina Kostner (quarta e decima). Ed è in questo anno che Carolina conquista la sua prima medaglia, d’argento, in una tappa di Grand Prix, la Cup of Russia.
Nel 2004, accanto a Carolina (quinta), gareggia agli europei anche Valentina Marchei. Nella danza, Faiella/Scali sono sesti: con loro in gara anche Alessia Aureli/Andrea Vaturi. Ai mondiali, Carolina Kostner ottiene il quinto posto, Faiella/Scali il nono. Nello stesso anno, Carolina vince l’argento al Trophée Eric Bompard e Faiella/Scali vincono il bronzo alla Cup of Russia. La tappa di Skate America è invece segnata da un brutto incidente per la coppia di artistico russa Tatiana Totmianina/Maxim Marinin, poi rivelatosi non così serio ma che ha sicuramente segnato la coppia coinvolta. Durante il free, Maxim perde l’equilibrio mentre sta eseguendo un difficile lasso lift, Tatiana cade a terra battendo la testa e perde conoscenza.
E arriviamo agli europei 2005: gli ori sono tutti per la Russia. Evgeni Plushenko vince il suo quarto titolo, Irina Slutskaya il sesto, Tatiana Totmianina/Maxim Marinin il quarto e Tatiana Navka/Roman Kostomarov il secondo. Susanna Poykio diventa la prima finlandese a vincere una medaglia europea, l’argento.
Debutta Paolo Bacchini e Carolina Kostner è bronzo mondiale!
E questo è anche l’anno della prima vittoria ai mondiali di Stéphane Lambiel, per cui vi saluto con questa foto!