Continuiamo da dove eravamo rimasti, ovvero dopo Torino!
Faiella/Scali vincono il bronzo a Skate Canada e al Trophée Eric Bompard, nel 2006.
Agli europei 2007, Carolina Kostner vince il suo primo titolo. Seconda è Sarah Meier, che diventa la prima svizzera dopo Denise Biellmann a vincere una medaglia in tale evento. Nei men vince il francese Brian Joubert, secondo titolo per lui, mentre nelle coppie Aliona Savchenko e Robin Szolkowy vincono il loro primo titolo e si tratta del primo oro europeo per la Germania dopo quello di Ingo Steuer (loro allenatore) e Mandy Woetzel, del 1995. Nella danza vincono i francesi Isabel Delobel/Olivier Schoenfelder. Da notare il settimo posto di Karel Zelenka nei men, il quinto di Valentina Marchei nelle ladies e il sesto di Faiella/Scali nella danza. Inoltre, due nuove coppie prendono parte a questo europeo: una è la coppia di danza Anna Cappellini/Luca Lanotte, che esordisce con un buon ottavo posto, e l’altra è una coppia di artistico, Laura Magitteri/Ondrej Hotarek (noni).
Nello stesso anno, Brian Joubert è anche campione del mondo, davanti a Daisuke Takahashi e Stéphane Lambiel. Il podio delle ladies è invece occupato da Miki Ando, Mao Asada e Yuna Kim. Carolina Kostner è sesta. Nelle coppie la vittoria va a Shen Xue/Zhao Hongbo sui connazionali Pang Qing/Tong Jian, mentre nella danza ai bulgari Albena Denkova/Maxim Staviski.
Sempre nel 2007, Faiella/Scali vincono il bronzo a Skate America e alla Cup of China, Cappellini/Lanotte vincono l’argento a Skate Canada e Carolina Kostner vince l’oro all’NHK Trophy e il bronzo alla Cup of China. Quest’ultima conquista la finale dove vince il bronzo, dietro Kim e Asada. Durante questo Grand Prix si assiste ad alcuni tentativi di quadruplo salchow lanciato da parte di alcune coppie come Kavaguti/Smirnov, Miller/Moram e Vise/Trent.
Nel 2008, Carolina Kostner si riconferma campionessa europea. In gara con lei anche la Marchei (sesta) e Stefania Berton. Nei men, l’oro va al ceco Tomas Verner, che batte Lambiel e Joubert. Anche Savchenko/Szolkowy si riconfermano campioni. Per l’Italia ci sono ben due coppie: oltre a Magitteri/Hotarek anche Marika Zanforlin/Federico Degli Esposti. Nella danza vincono i russi Domnina/Shabalin, quarti Faiella/Scali.
Jeffrey Buttle è il quarto canadese a vincere un titolo mondiale e lo fa senza un quadruplo: è l’inizio della nota polemica che culminerà con i giochi del 2010. Carolina Kostner è argento mondiale. Buoni risultati per l’Italia arrivano anche dalla danza, con il quinto posto di Faiella/Scali e il decimo di Cappellini/Lanotte.
Nel 2008, Carolina Kostner vince la Cup of Russia. Faiella/Scali vincono l’argento al Trophée Eric Bompard e l’oro all’NHK Trophy. In finale, la Kostner vince il bronzo, mentre Faiella/Scali sono quarti.
Nel 2009, Samuel Contesti, passato ai colori italiani, vince la medaglia d’argento agli europei. Argento anche per Carolina Kostner, dietro la finlandese Laura Lepisto, che diventa la prima della sua nazione a vincere tale titolo. In gara per l’Italia nelle ladies anche Stefania Berton e Francesca Rio. Nelle coppie, avviene l’esordio di Nicole Della Monica/Yannick Kocon. Un altro argento per l’Italia arriva dalla danza con Faiella/Scali. Evan Lysacek vince i mondiali (senza quadruplo, segue nuova polemica). Samuel Contesti è quinto.
Nel 2009, Faiella/Scali vincono il bronzo alla Cup of China e Cappellini/Lanotte vincono l’argento alla Rostelecom Cup e a Skate America. Questi ultimi arrivano in finale dove si classificano quinti.
Dal 2010 ai giorni nostriGli europei 2010 vedono il ritorno di Plushenko alle gare, ritorno segnato dal record del mondo nello short e dalla vittoria del suo sesto titolo. Stéphane Lambiel, tornato anche lui alle competizioni, vince il suo terzo argento europeo, mentre Brian Joubert col bronzo vince la sua nona medaglia consecutiva agli europei. Buon quinto posto per Samuel Contesti. Nelle ladies, Carolina Kostner conquista il suo terzo titolo, imponendosi su Laura Lepisto. Con Elene Gedevanishvili arriva la prima medaglia in una gara ISU per la Georgia. Nelle coppie di artistico, Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov prevalgono su Aliona Savchenko/Robin Szolkowy, segnando un record del mondo nel free. Nicole Della Monica/Yannick Kocon sono sesti. Nella danza vincono Oksana Domnina/Maxim Shabalin. Federica Faiella/Massimo Scali vincono il loro secondo argento europeo. Per l’Italia ci sono anche Cappellini/Lanotte (sesti) e Federica Testa/Christopher Mior.
2010: Olimpiadi invernali di VancouverQuesta è la prima olimpiade dal 1960 nella quale le medaglie d’oro nel pattinaggio di figura vengono tutte assegnate ad atleti non europei, in particolare si interrompe la supremazia russa sul gradino più alto del podio delle coppie di artistico.
Nei men vince lo statunitense Evan Lysacek.
Secondo Evgeni Plushenko. Daisuke Takahashi vince la prima medaglia olimpica (bronzo) per il Giappone.
Nelle ladies si assiste al trionfo della coreana Yuna Kim. Si tratta della prima medaglia per la Corea del Sud proveniente da uno sport olimpico invernale diverso da pattinaggio di velocità e short track. Yuna stabilisce tutti i record del mondo: nello short, nel free e nel punteggio totale.
La medaglia d’argento Mao Asada diventa la prima donna ad atterrare un triplo axel in un programma corto alle olimpiadi, e la prima ad atterrare in totale tre tripli axel nella stessa gara. La medaglia di bronzo va alla canadese Joannie Rochette, provata dalla perdita della madre proprio durante lo svolgimento dei giochi.
Nelle coppie di artistico la vittoria va alla coppia cinese Shen Xue/Zhao Hongbo, che conquistano la prima medaglia d’oro olimpica per la loro nazione, per quanto riguarda il pattinaggio. I due segnano anche un record del mondo nello short e nel punteggio totale.
I secondi classificati Pang Qing/Tong Jian segnano invece il record nel free. Terzi i tedeschi Aliona Savchenko/Robin Szolkowy.
Nella danza, vincono i giovanissimi canadesi Tessa Virtue/Scott Moir, i primi nordamericani a vincere questo titolo interrompendo trentaquattro anni di dominio europeo. All’età di 20 e 22 anni rispettivamente, sono i più giovani in assoluto ad avere mai vinto l’oro olimpico nella danza su ghiaccio. Ma i due detengono anche numerosi altri primati: prima coppia a vincere l’oro al debutto olimpico, prima coppia ex campione del mondo junior a vincere l’oro e prima coppia a vincerlo in casa.
Secondi gli statunitensi Meryl Davis/Charlie White, terzi i russi Oksana Domnina/Maxim Shabalin.
L'Italia è rappresentata da Samuel Contesti, Paolo Bacchini, Carolina Kostner, Nicole Della Monica/Yannick Kocon, Federica Faiella/Massimo Scali (quinti), Anna Cappellini/Luca Lanotte.
Le mascotte sono Miga, Quatchi, Mukmuk, tre animali diffusi in Canada.
Lo slogan è "With glowing hearts", mentre queste sono le medaglie.
Polemica sul quadruplo alle olimpiadi di Vancouver 2010I risultati finali nella gara di pattinaggio maschile suscitano numerose polemiche. Al centro di queste polemiche c’è il quadruplo. Evan Lysacek non inserisce alcun quadruplo nei suoi programmi, mentre Plushenko, che ha un vantaggio di mezzo punto da Lysacek dopo il corto, viene superato da quest’ultimo con il libero, nonostante abbia eseguito una combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop. Il programma di Lysacek viene valutato di difficoltà inferiore ma qualitativamente migliore di quello di Plushenko. Molti esperti del settore esprimono opinioni sui risultati della gara, e molti spettatori alimentano la polemica online su forum e social network.
Antefatto
Anche se la polemica sul quadruplo è esplosa ai giochi del 2010, essa era già radicata nella storia stessa del quadruplo e nel suo ruolo nelle gare più importanti, olimpiadi comprese. Il salto venne eseguito per la prima volta da Kurt Browning nel 1988, e da lì iniziò a essere visto come un elemento decisivo per un programma vincente e la sua mancanza divenne quasi un handicap. Poiché le olimpiadi del 1994 a Lillehammer furono vinte da Alexei Urmanov senza quadruplo, quest’ultimo ha fatto la differenza tra primo posto e resto della classifica. In un articolo datato 19 gennaio 1998, E.M.Swift scrisse che “nessun oro olimpico sarebbe mai stato più vinto da un pattinatore che non prova ad eseguire un quadruplo”. Molti pattinatori, perciò, hanno iniziato a inserirlo nel loro repertorio di salti per essere competitivi. Nei dodici anni precedenti i giochi del 2010, solo due pattinatori vinsero un mondiale senza quadruplo, entrambi sotto l’IJS. Nel 2008 la vittoria di Jeffrey Buttle ai mondiali smentì la convinzione comune dell’indispensabilità del quadruplo per vincere un titolo importante. Quanto successo fu la scintilla della successiva e più ampia polemica scoppiata due anni dopo. Brian Joubert, il primo pattinatore europeo ad atterrare tre quadrupli in un programma, espresse il suo forte disappunto per il risultato della gara, e affermò che il valore del quadruplo doveva essere incrementato dal sistema di giudizio. Evan Lysacek, come Joubert, commentò la vicenda dichiarando che il quadruplo è essenziale nel pattinaggio maschile. Nel 2009 proprio Lysacek diventò il secondo pattinatore a vincere un mondiale senza quadruplo.
Con il ritorno alle gare di Evgeni Plushenko e Stéphane Lambiel, il dibattito sul quadruplo si intensificò ulteriormente. A proposito di questo, il pattinatore ceco Michal Brezina affermò: “Hanno visto che per due volte il campione del mondo ha vinto senza quadruplo. Era dai tempi di Todd Eldredge che nessuno vinceva in questo modo. Penso che lo abbiano fatto solo per questo. Vogliono mostrare che se vuoi essere campione del mondo devi avere un quadruplo. Non credo ci sia un’altra ragione”. Plushenko pensava fosse una vergogna che due campioni del mondo avessero vinto senza tentare un quadruplo e che ciò non fosse in linea con la prassi consolidata che si era creata negli ultimi tempi. A proposito delle olimpiadi del 2010, nel mese di gennaio Lysacek disse: “Chiunque pattini pulito e con un quadruplo potrà vincere. Ma non credo che molti lo faranno”. Poco tempo dopo, tuttavia, a causa di un problema al piede sinistro, Lysacek dichiarò che non avrebbe tentato il quadruplo. Quando gli chiesero se ciò avrebbe compromesso la sua corsa al titolo olimpico, rispose che con il nuovo sistema di giudizio era possibile vincere anche senza quadruplo: “Questa stagione è stata molto significativa, se si va a guardare come sono andate le gare internazionali finora, la mia strategia non fa una piega. Io non credo che nessuno sia imbattibile in questo momento, a causa del modo in cui il nostro sport viene giudicato. Ovviamente le possibilità di sbagliare sono tante, ma ci sono anche un sacco di punti extra da guadagnare pattinando in modo pulito”.
Olimpiadi di Vancouver 2010
Alle olimpiadi di Vancouver, Lysacek concluse la gara con un punteggio di 257.67, con 1.31 punti in più su Plushenko, diventando il primo pattinatore dal 1994 a vincere il titolo olimpico senza un quadruplo. Equivalente a quello di Plushenko dal punto di vista artistico (entrambi 82.80 di program components), il programma di Lysacek risultò vincente per l’esecuzione di alcuni elementi tecnici come salti, trottole e passi. Commentando i voti più alti ottenuti nel punteggio tecnico, l’allenatore di Lysacek Frank Carroll affermò: “ Plushenko è stato brillante nei salti. Ha fatto cose molto difficili in modo eccellente. Ma se guardate al suo pattinaggio, vedrete che all’inizio andava molto bene e poi si è perso. È andato un po’ a fasi alterne. Evan ha mantenuto un certo livello dall’inizio alla fine”. Lysacek era d’accordo con Carroll su come fosse riuscito a battere il tre volte medagliato olimpico, la cui abilità tecnica era da sempre stata il suo marchio di fabbrica: “se fosse una gara di salti, avremmo 10 secondi per fare il nostro salto migliore. Ma si tratta di quattro minuti e 40 secondi di pattinaggio, dall’inizio alla fine. Questa era la mia sfida stasera, e mi sento molto bene pensando a quello che ho fatto”.
Alcuni consideravano il programma di Lysacek migliore come qualità complessiva rispetto a quello del suo rivale. Il presidente del CIO Jacques Rogge disse: “Plushenko può avere fatto il quadruplo, ma la qualità complessiva del programma di Lysacek era migliore”. La più volte campionessa olimpica nelle coppie di artistico Irina Rodnina, a proposito del programma di Plushenko disse: “Evgeni aveva un grosso vantaggio, il quadruplo, ma allo stesso tempo nella performance del nostro campione ci sono stati alcuni piccoli errori, non evidenti a tutti. Lysacek aveva un programma ben bilanciato e tutti gli elementi tecnici erano ben integrati secondo una sequenza logica, mentre Evgeni, questo è evidente specie nella seconda parte, ha pattinato da un salto all’altro”.
Il modo diverso in cui sono stati costruiti i free skating, così come la valutazione ricevuta su trottole e sequenze di passi, hanno quindi favorito Lysacek. Secondo il nuovo sistema di giudizio, i salti eseguiti nella seconda metà del programma ricevono un bonus del 10%. A differenza di Lysacek che inserì cinque salti nella seconda parte, Plushenko ne mise tre dei suoi otto. La scelta strategica di Lysacek ha annullato il vantaggio che la combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop portava a Plushenko. Di conseguenza, Plushenko prevalse su Lysacek nei salti di soli 0.3 punti. Il divario tra i due dopo il programma corto era di soli 0.55 punti e il punteggio maggiore ottenuto dall’americano su trottole e sequenze di passi gli garantì la vittoria. Sulle trottole, Lysacek ottenne 0.85 punti in più su Plushenko, dato che le sue tre trottole erano tutte di livello 4 e gli procurarono 1.26 punti, mentre di quelle di Plushenko solo due erano di livello 4. Inoltre le sequenze di passi di Plushenko furono valutate 0.9 punti in meno rispetto a quelle del rivale, che quindi ottenne un margine complessivo di 1.31 punti nel free skating.
La vittoria sul filo del rasoio di Lysacek ha suscitato un’ondata di critiche e molti definirono il suo programma al di sotto degli standard moderni ed equivalente a un programma degli anni ottanta.
Il programma corto di Plushenko aveva attirato gli elogi da parte della stampa internazionale, che parlò di ritorno del “re del pattinaggio di figura”. Molti sostennero che fu il punteggio del corto a privarlo della medaglia d’oro. Meno di un punto separava Plushenko sia da Lysacek che da Takahashi. Plushenko era stato l’unico dei tre ad atterrare un quadruplo in combinazione col triplo toe loop nel corto. “Ho fatto un gran programma corto ma non ho ottenuto il punteggio che mi aspettavo. Quando ho chiesto il perché mi è stato risposto che avevo pattinato troppo presto e che dovevano conservare i voti più alti per l’ultimo gruppo” disse Plushenko. La stampa russa reagì molto duramente. La famosa allenatrice russa Tatiana Tarasova dichiarò: “hanno affondato Zhenya prima che potesse fare qualcosa. Secondo me, avrebbe dovuto vincere il corto con almeno 4 o 5 punti di differenza. Un corto è un programma tecnico. E una combinazione quadruplo-triplo cambia tutto, perché dimostri di saper fare qualcosa in più rispetto agli altri”.
Plushenko sostenne che il pregiudizio verso di lui è stato chiaramente dimostrato dal punteggio: “dopo il corto, tre giudici mi hanno posizionato ventunesimo e ventiduesimo per le skating skills. Queste persone sono giunte alla conclusione che io non so pattinare. Data la situazione, per me è difficile capire: dov’erano i nostri giudici e la nostra federazione? Perché non hanno protestato dopo il corto? Questo modo di giudicare doveva essere evitato perché non credo che il mio pattinaggio sia di un livello così basso… Avrei dovuto avere almeno 5 punti di vantaggio. Alla fine, però, il divario è stato di soli 0.55 punti e la nostra federazione non ha reagito affatto”.
Il comitato olimpico russo si è rifiutato di appoggiare Plushenko, che stava per protestare contro i risultati per conto suo, citando le nuove regole ISU. Infatti, secondo le nuove regole ISU, può essere presentata una denuncia solo in caso di errore di calcolo. Se i giudici sbagliano nella valutazione degli elementi nel loro livello di difficoltà, deve essere considerato un “errore umano” e non si può contestare. Nonostante ciò, il capo della federazione russa Valentin Piseev fu travolto da numerose critiche per non aver sostenuto Plushenko. “L’argento di Evgeni è stato un risultato molto importante, ma se la federazione russa fosse intervenuta avrebbe portato a casa l’oro” disse Irina Rodnina.
Nei giorni precedenti le olimpiadi, un giudice statunitense, Joe Inman, inviò un’e-mail a 60 giudici e funzionari, richiamando l’attenzione su alcune dichiarazioni fatte da Plushenko durante una conferenza stampa a Bratislava, in Slovacchia, il 27 gennaio 2010: “Se i giudici vogliono qualcuno da favorire, possono farlo. Come a Tallinn, Brian Joubert ha avuto più punti rispetto a me nelle transitions, nonostante avessimo fatto le stesse transitions sul ghiaccio. Infatti noi non abbiamo transitions, perché ci concentriamo sui salti. Quindi ci sono delle lobby nel nuovo sistema di giudizio, e i giudici possono influenzare il risultato”.
L’e-mail diceva più o meno questo: “si dice che il signor Plushenko ammetta di non avere transizioni nei suoi programmi. I giudici sembrano aver dimenticato quello che ha detto. I giudici dovrebbero analizzare quanto hanno visto prima di dare i voti”. Nonostante Inman insistesse sulla sua buonafede, questo fatto suscitò clamore in Europa e venne visto come la prova della lobby contro Evgeni Plushenko e Brian Joubert da parte del nord America. Joe Inman non era giudice alle olimpiadi.
Jacques Rogge dichiarò: ”lasciatemelo dire chiaramente. L’IOC ha discusso di ciò con l’ISU, il sistema di giudizio è assolutamente impeccabile, non c’è nulla da criticare. I giudici hanno utilizzato il sistema che è stato approvato”. Comunque, molti non erano d’accordo e definirono il sistema di giudizio non meno scandaloso di quello che suscitò lo scandalo alle olimpiadi invernali del 2002, citando i punteggi degli atleti come prova. Alexei Mishin, allenatore di Plushenko, era furioso con i giudici e definì i loro voti come “privi di senso, sbagliati e criminali”. Elvis Stojko li definì come ridicoli.
Come Stojko, molti credevano che Johnny Weir aveva pattinato meglio di Patrick Chan, e che avrebbe dovuto essere, se non sul podio, in una posizione superiore alla sesta. Il tre volte campione olimpico Artur Dmitriev definì il punteggio di Lysacek un po’ troppo elevato, anche se non sorprendente considerando che gli stessi giudici avevano dato a Chan 160.30 nonostante numerosi errori e una caduta su uno dei salti. Non solo il punteggio di Chan era superiore a quello di Weir, ma era inferiore di soli 5.21 punti rispetto a quello di Plushenko. Dmitriev affermò: “il punteggio finale ottenuto da Patrick Chan non rispecchia affatto il modo in cui ha pattinato (alle olimpiadi). Questo la dice lunga non solo sul fatto che i giudici sono stati influenzati, ma dimostra anche che il nuovo sistema di giudizio, sostituito al vecchio per garantire maggiore obiettività, non funziona”.
Tatiana Tarasova, che allenò Lysacek nel 2009, definì la valutazione sui components da lui ottenuta semplicemente come “teppismo”, aggiungendo che era stata scippata la medaglia d’oro a Plushenko. “Quando una persona compie un salto quadruplo e un’altra ne fa uno triplo ed entrambi ricevono lo stesso punteggio, allora c’è un problema” affermò Plushenko. Reinhard E. Ketterer, dell’associazione di pattinaggio di figura di Berlino, dichiarò: “Anche noi siamo scioccati. Ad oggi, Plushenko è senza dubbio il miglior pattinatore al mondo ed è giusto così. Il punto principale è che lui ha eseguito un quadruplo toe loop, ed è quello che ci si aspetta da un grande campione. Il pattinaggio di figura non è balletto ma una competizione sportiva. Mi sembra che già in anticipo i giudici abbiano dato la loro preferenza a Lysacek. Come allenatore, l’ho capito subito”.
In risposta a chi sosteneva che un po’ di strategia, come fare una combinazione quadruplo-triplo-doppio ad esempio, o aggiungere un altro salto al programma, gli avrebbe garantito la vittoria, Plushenko disse che nulla poteva essere cambiato in quello che già avevano deciso. “Giudicate voi stessi: per la qualità del mio pattinaggio, tre giudici mi hanno posto in ventunesima e ventiduesima posizione. Stranamente, il computer non ha eliminato il punteggio di nessuno dei tre, ma ha tolto quelli dei giudici che mi avevano posizionato primo. Con il sistema attuale, se questo è il modo in cui si viene giudicati si può vincere così come si può perdere. Non fraintendetemi, non intendo criticare le nuove regole, non sono male ma hanno bisogno di un’ulteriore revisione”.
Spiegando il modo diverso in cui erano stati valutati i components di Plushenko nello short e nel free, Valentin Piseev commentò così: “Dopo quello che è successo nel corto, mi sono rivolto subito a Panov, il membro russo dell’ISU, che ha informato Cinquanta, il presidente dell’ISU. Cinquanta si mise in contatto con il direttore sportivo, che disse che lui stesso avrebbe controllato personalmente la situazione. Come risultato, i components di Plushenko nel free sono stati uguali a quelli di Lysacek”.
Sembra che nel valutare i components alla voce transitions/linking footwork, i giudici siano stati influenzati dall’e-mail di Joe Inman. Elena Tchaikovskaia commentò quello che alla fine si è rivelato essere un fattore determinante nella gara: “ Tutti parlano di transitions, tutti parlano di sequenze di passi ma, per la prima volta nella mia vita, sto sentendo che un campione olimpico vince grazie alle transitions tra gli elementi!”. Nel programma corto, i giudici diedero 6.8 a Plushenko per le transitions, il minimo storico della sua carriera e un punto in meno rispetto agli altri components. A dieci pattinatori sono stati dati voti più alti di lui per le transitions. Durante la stagione aveva ricevuto voti tra 7 e 7.5 negli stessi programmi. Alle olimpiadi del 2006 aveva avuto 7.82 di transitions nel corto e 7.75 nel free, i voti più alti in quella gara. Secondo Alexei Mishin, il basso punteggio di Plushenko nelle transitions sono stati il risultato di una “guerra d’informazione” contro di lui.
Analizzando come il programma corto di Plushenko, tecnicamente superiore, sia stato giudicato equivalente a quello di Lysacek, il quotidiano russo Express scrisse: “ Non molto tempo prima delle olimpiadi, l’ISU ebbe contatti con la rete televisiva americana ABC per un contratto a lungo termine . Da fonti attendibili apprendiamo che all’ISU fu imposta una condizione: un pattinatore americano doveva vincere l’oro alle olimpiadi. Il primo posto nelle categorie ladies e pairs non era raggiungibile, rimanevano quindi la categoria men e la danza. Poiché i danzatori canadesi Tessa Virtue e Scott Moir erano i favoriti, si è deciso infine di puntare su Lysacek. ‘Plushenko non aveva alcuna possibilità fin dall’inizio’, dichiarò una persona vicina all’ambiente dei giudici. Egli è stato derubato senza pietà nel programma corto, e nel libero fu completata l’opera”.
La commentatrice sportiva russa Elena Vaytsekhovskaya, in un suo articolo intitolato “The Curtain” scrisse: “ Poco prima dei giochi, è trapelata la voce che l’ISU stesse per firmare un contratto con la tv americana. L’ISU aveva già un contratto del genere, ma non era così rilevante. Subito dopo iniziò a circolare un’altra voce, secondo la quale a causa di questo contratto, l’ISU avrebbe fatto in modo che i pattinatori americani e canadesi ottenessero il miglior piazzamento possibile ai giochi”. E ancora: “Prima ancora che i giochi si concludessero, si è saputo che Lysacek non avrebbe partecipato ai successivi campionati mondiali. Si è pensato che la causa di questo fosse la paura di perdere: una sconfitta, infatti, avrebbe oscurato ancora di più la vittoria olimpica. In realtà, le cose andarono diversamente. Quando Evan diventò campione del mondo l’anno precedente, gli venne subito offerto un contratto per lo show americano Stars on ice. Lui lo firmò e si impegnò a promuovere lo show negli Stati Uniti”. A proposito della connessione tra Stars on ice e il gala tenutosi alla fine della gara olimpica, la giornalista disse: “L’ordine di esibizione nei gala di pattinaggio è di solito molto semplice: nella prima parte dello spettacolo si esibiscono i pattinatori che per un soffio non sono andati a podio, mentre nella seconda i medagliati. Ebbene, a Vancouver non accadde questo e le medaglie d’argento Mao Asada ed Evgeni Plushenko pattinarono nella prima parte. Strano, no? La scelta non fu casuale: infatti nella seconda parte del gala furono inseriti esattamente quei pattinatori che Stars on ice aveva intenzione di reclutare o che aveva già reclutato”.
In Russia, la perdita dell’oro di Plushenko fu vista dalla maggior parte degli esperti e del pubblico come causata dalla corruzione dei giudici.
“Se stessimo in silenzio allora potremmo rimanere nel cortile di casa. Abbiamo bisogno di affrontare la questione senza mezzi termini, perché con questo sistema di giudizio… Dobbiamo andare fino in fondo” disse Sergei Mironov, presidente dell’alta camera del parlamento russo.
L’immagine di Plushenko come quella di un pattinatore noioso e poco artistico è stata respinta con una propaganda spudorata. Prima delle olimpiadi nessuno aveva messo in dubbio le sue qualità, perciò si pensò che fosse tutta una trovata ordita per mettere in dubbio lo status leggendario di Plushenko. Fu sottolineato, inoltre, il diverso modo in cui l’atleta fu giudicato alle olimpiadi di Torino del 2006. A Torino venne considerato un genio, dopo il ritiro di Yagudin dalle gare, mentre a Vancouver è stato percepito come una minaccia sgradita, e che poteva essere battuta da uno qualsiasi. Dopo il suo ritiro “il pattinaggio di figura si è lentamente deteriorato. Tutti, atleti, allenatori e dirigenti sportivi, avevano già i loro piani per le prossime olimpiadi quand’ecco che: ‘Plushenko è tornato!’ “.
“ Non appena Plushenko ebbe annunciato il suo ritorno, l’ISU distribuì un video dal titolo ‘Come non bisogna pattinare’ e Plushenko compariva in esso!” disse Alexei Mishin sorridendo. “ Penso che nell’ambiente americano e canadese, i cui rappresentanti non hanno un quadruplo, non si voleva che Plushenko diventasse campione olimpico ed è stato fatto tutto il possibile per evitare questo”.
La medaglia d’argento all’atleta più forte, che aveva deciso di pattinare un programma fisicamente difficile e all’altezza di un campione olimpico, fu vista da alcuni come un insulto. “La cosa ironica è che se Plushenko avesse pattinato il programma di Lysacek, lo avrebbe fatto senza sforzo e senza versare una sola goccia di sudore. Lysacek, invece, non sarebbe stato in grado di gestire un programma come quello di Plushenko” affermò Dmitriev.
Durante la cerimonia di premiazione, Plushenko, nel raggiungere il secondo gradino del podio, passò da quello più alto. Il suo fu considerato un gesto antisportivo. Sul suo sito web, era possibile leggere “argento a Salt Lake City, oro a Torino e platino a Vancouver”. L’ultima dicitura fu poi rimossa. Il premier russo Vladimir Putin inviò un telegramma a Plushenko congratulandosi con lui per la splendida prestazione olimpica e dichiarando che il suo argento valeva oro. Il 24 marzo 2010, dei gioiellieri siberiani decisero di regalargli una speciale medaglia, pesante più di mezzo chilo, di oro puro.
Il controverso esito finale della gara dei men alle olimpiadi ha intensificato il dibattito sul valore del quadruplo, e dell’atletismo che questo comporta, sotto il sistema di giudizio ISU:
Dalla sua adozione nel 2004, tale sistema ha spostato l’attenzione dai salti alle trottole, alle transitions e ai passi, con l’intento di incoraggiare la parte artistica del pattinaggio e non solo quella atletica.
I critici, tuttavia, sostengono che l’attuale sistema scoraggi i pattinatori dal porsi obiettivi più alti e riduce il pattinaggio a un livello statico. Questo perché non assegna abbastanza punti al quadruplo e penalizza se il tentativo va male.