| Nonostante si senta e sia innegabile il peso degli anni, x factor rimane un appuntamento che seguo sempre con piacere.
Quest'anno ho anche avuto l'impressione che ci siano stati meno preamboli, meno momenti trash e che ci sia più concentrati sulla sostanza. Dopotutto la maggiore curiosità era vedere all'opera la nuova giuria e quale modo migliore per testarla se non concentrandosi sulle esibizioni, sia quelle riuscite che soprattutto quelle controverse come il duo padre-figlia, il vergognoso assassinio di Bowie e gli Orzo (che tutto sommato avrei voluto riascoltare per capire meglio), ci son stati momenti interessanti insomma.
L'alchimia tra i giudici è ancora embrionale ma sembra esserci, bisogna di un po' di rodaggio. Il giudice che più mi è sembrato in difficoltà nel delinearsi un ruolo è stato Sfera Ebbasta, a differenza di un Fedez prima maniera che si presentò in maniera più seriosa e severa lui ha deciso di essere il giudice umile, amichevole e rilassato e concentrarsi quasi esclusivamente sulla parte emotiva, una scelta probabilmente saggia e corretta, perlomeno non rischia di mostrarsi più di quello che è. Si è sbottonato un pochino giusto nel confronto con Malika dopo l'esibizione degli orzo e lì ha dimostrato di avere più o meno la medesima mentalità di Fedez e immagino di tutti i rapper/trapper di ultima generazione, nulla di sorprendente. Quindi in definitiva non penso proprio mi piacerà come giudice, ma magari farà un buon lavoro nei panni di mentore.
Malika e Samuel invece sono entrambi promossi, non gli ci è voluto molto per sciogliersi dall'ansia del debutto e mi hanno dato l'impressione di saper trovare il giusto equilibrio tra momenti seri e quelli più leggeri. Due persone competenti di cui se ne sentiva un gran bisogno in giuria, si completano anche bene visto che uno è più severo e freddo calcolatore mentre l'altra è più viscerale ed estroversa.
In generale è solo la prima uscita quindi mi riservo ancora un po' per il giudizio definitivo.
Per quanto riguarda la sostanza, non c'è stato nessuno che mi abbia proprio folgorato al primo ascolto ma non dispero, l'anno scorso Anastasio e i Bowland vennero nella seconda ed ultima puntata di audizioni quindi c'è tutto il tempo. Pur senza picchi quindi il livello si è mantenuto su una buona media.
I gruppi, manco a dirlo, saranno come sempre la categoria più interessante e già da questa prima puntata ne abbiamo la conferma. I Seawards sono stati i miei preferiti in assoluto, eterei, magnetici e misurati, fanno un genere che apprezzo e su cui si può fare un gran bel percorso, incrocio le dita che siano tra i 12 perchè sarebbe un gran peccato. Certo, hanno fin troppo respiro internazionale e la loro canzone potrebbe benissimo venire dal panorama Uk e già solo per questo hanno risicatissime possibilità di successo, sia nel programma che soprattutto fuori. Ma non devono demordere ed auguro loro la stessa fortuna degli Urban Strangers
I Booda in termini di singola esibizione sono stati probabilmente i migliori della serata, il batterista è un mostro, la bassista anche è molto brava e stilosissima mentre la cantante, Federica Buda, ha una voce dalle mille possibilità messa ottimamente al servizio di una canzone meravigliosa. Ricordo benissimo i suoi trascorsi come concorrente di the voice of italy ed altre menate rai di scarso appeal ed era molto diversa da come si è presentata qui e questo mi fa essere un po' titubante e guardingo nell'apprezzare questo progetto senza remore. Però dai, sono anche passati anni, se in tutto questo tempo e con tutta l'esperienza accumulata Federica ha naturalmente deciso di misurarsi in un genere e in uno stile più interessanti (almeno dal mio punto di vista) ben venga, di sicuro interpretativamente è migliorata tantissimo, pur non volendoci molto.
I Five Quarters sono un idea interessante ma di difficile esecuzione, quando si è così in tanti bisogna essere assolutamente perfetti per evitare l'effetto confusione ed eccesso e perfetti non sono stati, il frontman deve essere particolarmente carismatico per far convergere il tutto e anche qui ci siamo ma quasi, una buona esibizione comunque
Tra le ragazze ho apprezzato Maryam nel pezzo di Mahmood, è riuscita ad essere personale nell'interpretazione e non era facile, vocalmente un po' sgraziata ma non mi dispiace, sicuramente una che ho voglia di risentire. Discorso inverso invece per Kimono che non mi ha convinto per niente e su cui dubito di riscontrare cose che apprezzo, il pezzo lo trovo banale sia nel testo che nell'impianto musicale ma è perfettamente in linea con quanto ascoltano i giovani al giorno d'oggi quindi non è che la cosa mi stupisca più di tanto, il problema vero è che la trovo fin troppo impostata e basica a livello interpretativo, talmente carica e grintosa da essere fuori luogo con u pezzo così melanconico, e anche la voce è decisamente troppo acerba. Detto questo, ha tutte le carte in regola per rompere la maledizione che permea il programma da anni ed essere la prima under donna di punta a non essere odiata dal pubblico, strano ma vero.
Degli Under Uomini il più convincente è stato Salvatore Medica, lasciando perdere tutto il discorso sul suo atteggiamento che mi interessa relativamente ha una bellissima voce e un attitudine sul palco che, sebbene molto carica ed impostata, riesce in qualche modo a risultare credibile, insomma la sofferenza c'è e traspare quando canta ed è questa l'unica cosa che conta, anche il pezzo lascia intravedere qualche cosa di interessante, un possibile diamante grezzo. Anche Harry Dila ha del potenziale per essere interessante ma necessita di tanto lavoro e di una sapiente guida, già solo farlo essere meno sfavato sarebbe un buon inizio.
Su Renato Torre sono completamente d'accordo con quanto detto da Malika, è stato troppo tutto. Il pubblico l'avrà anche trovato carino e coinvolgente ma tolta l'eccessiva foga e la falsa sensazione di novità che dà una cover acustica di un pezzo trap non rimane molto e penso si noterà già ai bootcamp, rimango sempre speranzoso di smentite
Degli over si è visto soltanto il talento che ha chiuso la serata, tale Eugenio Campagna, in arte Comete e devo dire che su di lui non ho le idee chiare, nella cover è stato insufficiente, troppo carico e pesante in un pezzo che meritava più leggerezza. Nel suo pezzo è andato molto meglio. Insomma pur avendo un identità abbastanza definita, ma non troppo, e pur avendo abbastanza abilità sia nel canto che nella scrittura, ma non troppo nemmeno qui, non mi ha entusiasmato. Non trovo eccellenze ecco, mi sembra figlio dell'esplosione Indie italiano che si è avuta in questi anni, senza originalità. Vedremo se più avanti mostrerà un quid in più
Ho apprezzato molto la nuova regola dei 4 si per accedere direttamente ai bootcamp, a parte che così rendono chiaro una volta per tutte anche al pubblico meno attento che c'è una fase intermedia tra audizioni e bootcamp, poi hanno evitato quelle promozioni di fenomeni giusto per cazzeggio e e trash che ogni tanto succedevano, alcune facevano pure ridere ma anche basta adesso. Ogni sì conta e questo rende i giudici più presenti.
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