Europeo finora abbastanza sottotono finora.Turchia-Croazia 0-1: decide una perla di ModricUn tiro al volo dai 22 metri del centrocampista del Real Madrid nel finale di primo tempo regala alla selezione di Ante Cacic i primi tre punti della rassegna continentale. Resta tabù la gara d'esordio per i turchiPARIGI - Una sciabolata di Luka Modric e la Turchia va al tappeto. Al "Parco dei Principi" di Parigi la Croazia porta a casa i primi tre punti del suo Europeo lasciando a zero e col morale sotto i tacchi la selezione di Fatih Terim. Il Gruppo D, infatti, si apre con la formazione di Ante Cacic in grande spolvero: finisce 1-0, ma il dominio è assoluto. Resta tabù, invece, la gara d'esordio della rassegna continentale per la nazionale turca che mai nella sua storia è riuscita a vincere al primo colpo.
CACIC VINCE LA SFIDA TATTICA CON TERIM - Terim si affida al 4-3-3 per cercare di limitare la propensione ad attaccare dei croati, ma di fatto è un 4-5-1 con Arda Turan e Calhanoglu alle spalle di Tosun. La scelta in ogni caso non risulta essere felice, perché la punta del Besiktas non punge e si limita solo a torturare il malcapitato Corluka, mentre l'ex Atletico non sembra essere nella giornata ideale per dare il suo contributo alla squadra, tant'è che nella ripresa il ct lo cambia con un Yilmaz leggermente più su di tono. Ma è tutta la Turchia a mancare, complice un'ottima prestazione sul piano del ritmo da parte della Croazia. Ante Cacic conferma il 4-4-1-1 con Rakitic alle spalle di Mandzukic e con Brozovic e Perisic sulle fasce col compito di trasformarsi all'occorrenza in attaccanti aggiunti. In mezzo al campo Modric detta i ritmi e lo fa magicamente, in difesa Vida e Corluga al centro si trasformano in una vera e propria diga di fronte all'attento Subasic.
MODRIC FA FELICE LA CROAZIA - In un Parco dei Principi completamente tinteggiato di bianco e rosso si assiste alla gara che tutti si aspettavano sin dall'inizio: tosta, combattuta su tutti i fronti, dai ritmi elevati e senza esclusioni di colpi (ne sa qualcosa Corluka che si ritrova il volto sanguinante dopo una gomitata involontaria di Tosun e che sanguinerà per altre tre volte durante il match). Parte subito forte la Croazia che dopo appena 2′ va vicina al vantaggio: cross dalla destra di Brozovic per Rakitic che si inserisce sul primo palo e in acrobazia prova a sorprendere Babacan nell'angolo più lontano, la palla esce di poco. Al 22′, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, l'estremo difensore turco si ritrova tra le braccia la sfera sul destro al volo dal limite dell'area del fiorentino Badelj. Dalla parte opposta accade la stessa cosa a Subasic, bravo, però, a salvare sulla linea di porta una conclusione di testa ravvicinata di Ozan Tufan. Al 42′ il gol che spezza gli equilibri e porta la firma del madridista Modric. La conclusione al volo da fuori area su un rinvio affannoso di Selçun Inan è di pregevole fattura, l'intervento di Babacan non è dello stesso splendore e la palla gli passa sotto la mano destra per il vantaggio croato.
DOMINIO A TUTTO CAMPO - Nella ripresa ci si aspetta la reazione rabbiosa della Turchia, invece escono fuori i palleggiatori croati e l'undici di Ante Cacic prende letteralmente il comando del gioco sfiorando più volte il raddoppio. La fortuna, però, non aiuta i Vatreni. Al 7′ la bella punizione di Srna dal limite si stampa sulla traversa, 2′ più tardi lo stesso capitano croato col sinistro non inquadra lo specchio con la porta semi-vuota. Alla mezz'ora è ancora la traversa a salvare la selezione di Terim: cross di Brozovic dalla destra per Perisic che, tutto solo al centro dell'area piccola, gira di testa e colpisce in pieno il legno a Babacan battuto. L'estremo difensore dell'Istanbul B.B. si fa trovare pronto poco dopo quando con la punta delle dita vola a deviare in angolo un'incornata di Brozovic destinata sotto il sette. Babacan è bravo nel finale anche in uscita bassa su Perisic lanciato in area da una verticalizzazione millimetrica di Rakitic. In pieno recupero si rivede la Turchia, ma è l'ultimo colpo di coda di una squadra che in Francia si è riscoperta fragile.
Turchia-Croazia 0-1 (0-1)Turchia (4-3-3): Babacan; Gonul, Topal, Balta, Erkin; Tufan, Ianan, Ozyakup (1' st Sen); Calhanoglu, Tosun (24' st Emre Mor), Arda Turan (20' st Burak Yilmaz). A disp. Kivrak, Tekin, Kaya, Calik, Sahin, Sahan, Koybasi, Malli, Ozbrayrakli). All. Terim
Croazia (4-4-1-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Strinic; Modric, Badelj; Brozovic, Rakitic (44' st Schildenfeld), Perisic (41' st Kramaric); Mandzukic (48' st Pjaca). A disp. Vargic, L. Kalinic, Vrsaljko, Jedvaj, Kovacic, Rog, N. Kalinic, Coric). All. Cacic
Arbitro: Eriksson (Sve)
Marcatori: 41 pt Modric
Note: Ammoniti: Tosun, Balta, Sen e Strinic
Polonia-Irlanda del Nord 1-0: Milik abbatte il muro verdePrima storica vittoria in un Europeo per Lewandowski e compagni, che superano con qualche affanno di troppo la resistenza degli uomini di O’Neill, mai capaci di incidere nella metà campo avversario. Decide l’attaccante dell’Ajax, che capitalizza l’assist di Blaszczykowski in avvio di ripresaNIZZA - La Polonia si toglie di dosso un grosso peso, già al debutto ad Euro 2016: il gol di Arkadiusz Milik, al sesto minuto della ripresa, vale ben più dei tre punti che portano momentaneamente i biancorossi da soli al comando del Girone C, aspettando Germania-Ucraina. Al terzo europeo, infatti, la compagine del ct Nawalka riesce finalmente a vincere una partita, obiettivo mancato sia nell'edizione austro-elvetica del 2008 sia in quella di quattro anni fa, ospitata insieme alla vicina Ucraina. Poco importa che il risultato arrivi contro la modesta ma ordinata Irlanda del Nord, che almeno per il primo tempo dà l'idea di poter uscire con un punto dal suo storico match d'esordio in un Europeo.
LAFFERTY SENZA APPOGGI - Nawalka sceglie il 4-4-1-1: con Grosicki non al meglio, Blaszczykowski e Kapustka sono i due esterni di centrocampo, mentre davanti agisce Milik a supporto di Lewandowski. Apparentemente simile l'assetto scelto da O'Neill per la sua Irlanda del Nord: quello che sulla carta è un 4-5-1, però, alla prova dei fatti si mostra come un 6-3-1, con l'ex palermitano Lafferty lasciato a se stesso in avanti.
SZCZESNY INOPEROSO - Il primo tempo lascia poco spazio alle emozioni: la Polonia spinge quasi senza soluzione di continuità, ma soffre non potendo usufruire di grossi spazi in avanti. Le maglie verdi sono fittissime e, con Lewandowski totalmente ingabbiato, l'unica scelta che resta ai polacchi è spingere sulle corsie esterne, dove le due catene (Piszczek-Blaszczykowski a destra e soprattutto Jezdrejczyk-Kapustka a sinistra) sono la cosa migliore messa in evidenza dalla Polonia. All'intervallo, però, sono poche le occasioni da rete a referto: una capita a Milik, che fa tutto bene ma spara alto sull'uscita basso di McGovern, che è bravissimo a deviare in corner un bel tiro di controbalzo di Kapustka. Spettatore non pagante, invece, Wojcech Szczesny: l'Irlanda del Nord pensa solo a difendersi e non riesce a farsi vedere nella metà campo avversaria.
MILIK SBLOCCA - Sembra una partita stregata per la Polonia, ma in avvio di ripresa arriva il colpo da tre punti: Blaszczykowski si infila in velocità sulla destra, alza la testa e vede l'accorrente Milik, che finalmente ha lo spazio giusto per il sinistro ad incrociare che buca McGovern. Chi si aspetta un cambio di copione, dovrà aspettare ancora un bel po': solo nell'ultimo quarto di gara, con gli inserimenti di Washington prima e Ward poi, l'Irlanda del Nord trova un assetto più offensivo e prova a farsi vedere nell'area avversaria ma, complici i limiti tecnici dei britannici, Szczesny non è costretto ad effettuare mai una parata degna di questo nome.
RADDOPPIO SFIORATO NEL FINALE - La Polonia, comunque, teme la beffa e prova a chiudere il match, con le conclusioni di Krychowiak e del subentrato Grosicki, mentre Lewandowski arretra sulla trequarti e fa da regista offensivo per sfuggire alla marcatura asfissiante degli avversari. Il risultato, comunque, non cambierà più: è festa per i polacchi, che finalmente rompono la maledizione e si candidano ad un posto agli ottavi, ma in fondo sono felice anche i nordirlandesi. Per loro, esserci è già una vittoria.
POLONIA-IRLANDA DEL NORD 1-0 (0-0)POLONIA (4-4-1-1): Szczesny, Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrzejczyk, Kapustka (43′ st Peszko), Krychowiak, Maczynski, Blaszczykowski (35′ st Grosicki), Lewandowski, Milik (12 Boruc, 22 Fabianski, 4 Cionek, 6 Jodlewiec, 8 Linetty, 13 Stepinski, 14 Wawrzyniak, 18 Salamon, 19 Zielinski, 23 Starszynski). All: Nawalka IRLANDA DEL NORD (5-3-2): McGovern; McLaughlin, Cathcart, McAuley, S.Davis, J.Evans, Ferguson (21′ st Washington), McNair (1′ st Dallas), Baird (32′ st Ward); Norwood, Lafferty. (12 Carroll, 23 Mannus, 7 McGinn, 9 Grigg, 13 Evans, 15 McCullough, 16 Hughes, 21 Magennis, 22 Hodson). All.: O'Neill
ARBITRO: Hategan (Romania)
RETE: 6′ st Milik
RECUPERO: 0′ e 3′
ANGOLI: 8-1 per la Polonia
AMMONITI: Kapustka, Catchart e Piszczek per gioco non regolamentare
Fonte:
La Repubblica -
2Un peccato che si siano fatti male Verratti e Marchisio.
Mi sembra un Europeo estremamente equilibrato e livellato. Per quanto ci manchi una prima punta forte con i titolari ce la saremmo potuta giocare. In queste condizioni qualsiasi posizionamento oltre i quarti di finale avrebbe del miracoloso.