Dalla nascita del marchio alle novità del 2015: 120 anni in una gallery di foto storiche.
Un'immagine della Swarovski Waterschool in Austria
1862, il giovane Daniel Swarovski
1883, la prima fabbrica del marchio in Boemia
1891, Daniel Swarovski
1910-1913, il laboratorio di Swarovski
1910-1913, il laboratorio Swarovski
1932-1934, gli uffici Swarovski
1956, Daniel Swarovski
1932-1934, l'installazione dei nuovi macchinari alla fabbrica Swarovski
Un portachiavi-ciondolo del 1976
1977
1920
1976, il calendario di Swarosvki
Un topolino swarovski del 1976
1920
1987, il primo numero del magazine Swarovski Crystal Society
1991
1987
1990, La Pyramide by Alessandro Mendini
2000, la Swarovski Waterschool in India
1991, il primo ciondolo-stella di Natale di Swarovski
1995, il centenario di Swarovski
1998, l'anello "Nirvana"
2002, la linea Crystal Home per la casa
2007, Atelier Swarovski
2007, Atelier Swarovski
2009, il modello Crystal Time
2012, lo charm per James Bond
2009, D-Light
2000, la Swarovski Waterschool in Uganda
2004, la stella Swarovski al Rockefeller Center di New York
2008, l'Active Crystal
2011, la prima collezione maschile
2015
2015
2015
Un pezzo della collezione celebrativa per i 120 anni ne 2015 SCS 120 anni
L'edizione di "Swan" per i 120 anni
Un topolino della nuova edizione celebrativa per i 120 anni
«Nel 2020 la metà della popolazione mondiale non avrà accesso a sufficiente acqua pulita ed il problema è così grave che per la prima volta dopo la costituzione dell’ONU nel 1948, sarà aggiunto un articolo alla Dichiarazione dei diritti umani: "oguno ha diritto ad avere acqua pulita ed accessibile, sufficiente per la salute ed il benessere dell’individuo e della famiglia e nessuno deve essere privato di tale accesso o qualità dell’acqua in nome di interessi economici individuali”». La voce che legge queste parole è quella di Rossella Brescia, al termine della sua performance al Teatro Litta di Milano dove Swarovski ha riunito 120 persone per festeggiare anche in Italia i suoi 120 anni (qui potete fare un ripasso della storia di quello che è a tutti gli effetti il cristallo più famoso del mondo). «L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quelle che andò e la prima di quelle che viene. Così il tempo presente», continua la voce di Ornella Muti citando Leonardo Da Vinci. Tra una lettura e l'altra, la voce di Malika Ayane avvolge magistralmente la sala intervallando così i 120 minuti del party.
Ma perché parlare dell'importanza dell'acqua e non (solo) di cristalli? La risposta la trovare nei 120 minuti per agire, ovvero il titolo della serata con la quale insieme alla Crystal Living Collection, collezione omaggio alla prima linea di prodotti creata da Swarovski per il consumatore finale nel 1976 creata per l'anniversario pluricentenario, il marchio ha voluto festeggiare anche i 15 anni della Swarovki Waterschool (SWS), il programma fondato in Austria e nato nel 2000 per promuovere la responsabilizzazione, soprattutto rivolta all'infanzia, sull’importanza dell’acqua. In questi 15 anni l'azienda dichiara infatti di aver raggiunto 257mila studenti in oltre 2.600 scuole tra India, Cina, Uganda e Brasile per "promuovere l'educazione dei bambini nelle scuole e nelle comunità su temi ecologici, economici, sociali e culturali che influenzano l'utilizzo dell'acqua a livello locale e globale, oltre che per fornire in queste zone acqua potabile e assistenza igienica". L'azienda comunica che questo progamma sarà devoluto il 30% dei ricavati delle vendite di Crystalline Oval, un'edizione limitata di 120 orologi disponibili in due versioni e in arrivo sul mercato dall'1 dicembre 2015: uno con cassa in acciaio, con oltre 1.700 cristalli fumé e cinturino in pelle antracite, e l'altro con cassa in oro con cristalli Cry e cinturino in pelle bianco.
Fonte:
marieclaire.itFenicii che ne pensate degli Swarovski? Vi piacciono? A me non dispiacciono i gioielli se non sono troppo grandi