Ciao, Fenici!
Come promesso, eccomi qui dopo una notte piuttosto breve a raccontarvi della mia (prima) esperienza tra il pubblico ai casting di X Factor, che si sono tenuti ieri a Bologna. Mi scuso subito se su molti aspetti non scenderò troppo nei dettagli, ma i concorrenti esibitisi e le dinamiche createsi sono stati veramenti tantissimi, perciò sarebbe pressoché impossibile ricordare tutto. Cercherò, comunque, di fornirvi più elementi possibile.
LUOGHI E TEMPILe audizioni cui ho preso parte si sono svolte ieri a Bologna, presso l'Unipol Arena. Arrivati verso le 15:30, abbiamo atteso circa un'ora in piedi per entrare (meno male che il tempo è stato clemente, con un cielo coperto che ci ha risparmiato l'essiccazione). Una volta entrati nell'arena, siamo stati collocati sui vari spalti dagli addetti all'organizzazione.
La prima cosa interessante che mi ha colpito è stata la disposizione 'strana' del pubblico: dato che le telecamere erano relativamente poche e, soprattutto, collocate in punti nevralgici, la disposizione degli spettatori non è stata simmetrica come in un teatro tradizionale, bensì fortemente irregolare. Sono, infatti, state riempite la gradinata frontale al palco e una delle due laterali, mentre parte dell'altro lato è stato occupato dal tavolo della regia, dagli autori e dallo staff.
Io e i miei amici siamo stati collocati sulla gradinata laterale, piuttosto in alto. Curiosamente, dalla nostra posizione era possibile vedere sia il palco, sia il backstage con i cassoni neri dell'attrezzatura, sui quali sono stati fatti sedere e intervistati tutti i concorrenti e vicino ai quali sono stati ospitati tutti i famigliari, per la tradizionale visione delle performance sullo schermo.
Dopo una ventina di minuti impiegata per registrare le finte reazioni della gente,
Alessandro Cattelan ha presentato i quattro giudici. Il clima tra noi del pubblico era parecchio caldo, specie per la grandissima curiosità di capire quali dinamiche avesse questa nuova squadra, perciò non è mancato il tifo, in diverse occasioni.
Le riprese con i giudici sono durate all'incirca dalle 17:00 alle 20:30 e dalle 21:30 alle 1:00.
GIUDICIIl debutto della giuria è stato strano. Ma strano forte. Curiosamente, all'interno della serata stessa alcuni hanno avuto un'evoluzione in positivo, mentre altri si sono spenti. Complessivamente, hanno fatto emergere gli attributi più nella seconda parte che nella prima, anche se non sono mancate eliminazioni dubbie a fianco di ammissioni altrettanto improbabili.
Elio. Elio è stato forte, contro ogni mia aspettativa. Non so come sarà sullo schermo né se i tagli che la produzione farà gli renderanno giustizia, ma alle audizioni di ieri è stato ironico, sottile e a tratti esilarante. Insomma, pare che stia pian piano tornando l'Elio istrionico degli esordi nel programma. Diversissimo da Fedez per il modo di suscitare l'ilarità del pubblico, le sue scelte linguistiche e le sue battute si sono dimostrate spesso particolarmente efficaci. Inutile ricordare che sia stato tra i commentatori più coerenti e più misurati a sedere al tavolo.
Mika. Grazie a lui, X Factor non potrà mai essere accusato - come il fratello
The Voice - di essere un programma basato sul buonismo della giuria. Mika, ieri, è stato veramente fetentissimo! Al di là del fatto che ottenere un suo '
sì' è forse più difficile di riuscire a far parlare Fedez senza luoghi comuni del tipo
'Venezia è umida', i commenti davvero pungenti nei confronti di alcuni concorrenti ci sono stati, eccome. Addirittura, a un certo momento, è arrivato a definire '
band di m***a' una band di sole donne esibitesi poco prima, con enorme stupore da parte del pubblico! Per quanto riguarda il linguaggio, invece, devo ammettere di essere sempre più impressionato. Il vocabolario e le strutture sintattiche usati quando si esprime farebbero invidia a un qualunque italiano medio.
Skin. La scommessa più grande di quest'edizione ha portato a casa una prima sconfitta. Skin, nel periodo estivo, deve assolutamente continuare a studiare la lingua, altrimenti questa nona edizione rischia seriamente di essere un macello dal punto di vista dei giurati. Nessuno di noi si aspettava un italiano da Dizionario della Crusca, ma - cavolo - nel 90% dei suoi commenti non si capiva veramente nulla. Le parole imparate sono poche, l'insicurezza è forte, tanto che il più delle volte ha avuto difficoltà anche solo nel partire con il discorso. Nella prima sessione di registrazioni è stata l'anello debole, incapace di esprimersi se non in inglese - tradotto poi da Mika - o con versetti o piccoli urli, che in più occasioni hanno suscitato le risate del pubblico. Nonostante ciò, devo dire che gli spettatori sono stati molto corretti e non hanno perso occasione per sostenerla, con applausi e grida di incoraggiamento.
Fedez. Fra i quattro giudici, Federico Leonardo Lucia è sicuramente il personaggio nei cui commenti mi rispecchio maggiormente. I suoi punti di forza ieri sera sono stati senza ombra di dubbio la grande misura e il forte rispetto con i quali ha seguito i talenti. Non ho mai sentito una frase irrispettosa - a differenza di Mika -, né una battuta che mancasse di rispetto a chi in quel momento stava sul palco. Certo, per i miei gusti continua a parlare con frasi un po' troppo costruite, un po' come il collega J Ax, ma la giovane età e la carriera relativamente corta lo portano forse più degli altri a creare una potente empatia con i concorrenti e a sostenerli in caso di paura o di insicurezza.
CONCORRENTIAvremo assistito all'esibizione di una trentina circa di concorrenti. Non ho sentito nessuno di sconvolgentemente forte, anche se quelli
bravi-e-basta sono stati molti. Un po' me l'aspettavo, anche perché i talenti che negli anni mi hanno convinto alla prima esibizione si contano sulle dita di una mano, e il più delle volte finiscono per rivelarsi dei mezzi bluff in trasmissione (leggasi Vivian o Valentina Tioli). Al contrario, spero che molti concorrenti cui ieri sera non ho dato due lire, finiscano per sorprendermi in futuro (leggasi Madh).
Molto bella l'idea di introdurre le band, le cui esibizioni dal vivo hanno infiammato l'arena in più occasioni, sebbene i continui collegamenti di tutti gli strumenti abbiano reso i tempi molto più lunghi e abbiano portato a qualche problema tecnico, tanto che due gruppi sono stati costretti a ricominciare l'esibizione.
Al di là delle band, molti altri cantanti solisti si sono esibiti con uno strumento e spero che sia data loro la possibilità di tenerlo con sé anche durante le prossime fasi del programma, perché in diversi casi - come ha prontamente sottolineato Elio - lo strumento era il vero punto di forza dell'esibizione.
Menzione speciale per un duo, chiamato
Urban Strangers, che - a due voci e a una chitarra - ha portato una versione totalmente rivoluzionata di
No Church in the wid: bellissime armonizzazioni, arrangiamento essenziale ma d'impatto, pubblico in delirio, standing ovation più lunga della serata e giudici entusiasti. I due ragazzi, apparentemente quindicenni ma anagraficamente più che ventenni, sono stati gli unici a darmi l'impressione di poter arrivare veramente sul palco dell'X Factor Arena a Milano. Sicuramente sono stati i più incisivi della serata, tanto che il loro è l'unico nome ad essermi rimasto in testa.
Meritevole e talentuoso anche un ragazzo italo-americano figlio di un pastore evangelico e dalla risata contagiosissima, che ha portato
Jhonny B. Goode e
Hit the road, Jack! accompagnandosi con un ukulele.
Tutti gli altri necessitano decisamente di un secondo ascolto, o, per lo meno, dell'ascolto in televisione, dato che la confusione dell'arena e l'elevato livello sonoro delle casse non permetteva una comprensione ottimale di musica e testi.
Nota di merito anche per un altro talento, masochista a tal punto da portare
You'll follow me down sul palco e incosciente a tal punto da rendere il paragone con Skin quasi imbarazzante. Tuttavia, grazie alla sua scelta e grazie alla richiesta incessante del pubblico, la leader degli Skunk Anansie ha ricantato il brano, con nostro sommo godimento!
La cosa è poi risuccessa sul finale con un talento incompreso che ha provato a cantare
Stardust e che ha costretto Mika a salire sul palco per salvare il brano. Ciò nonostante, un po' per la canzone, un po' perché Mika dal vivo non è mai ineccepibile e un po' per la stanchezza, il momento non è stato di intensità paragonabile a quella dell'esibizione di Skin.
IMPRESSIONI GLOBALILa serata è stata indubbiamente molto lunga, ma ritengo sia stata un'esperienza che valeva la pena fare almeno una volta. Contro ogni mia aspettativa, al di là delle reazioni del pubblico pre-registrate, ho trovato le dinamiche dei casting coi giudici piuttosto fedeli a quelle che poi mostrano in televisione, anche se ovviamente i tempi sono molto più lunghi. Non so come sarà il montaggio della produzione, ma la serata di ieri è stata più che gradevole, intervallata da momenti simpatici e supportata da una giuria quasi sempre all'altezza del suo ruolo, lontana da bassezze di vario tipo e in linea di massima gentile con i talenti. Che sia X Factor e che le pretese dei giudici siano enormi è evidente: basti pensare che Elio e Skin hanno interrotto un'esibizione perché hanno notato due chitarre non molto accordate. Nella più totale tranquillità e con un grande spirito di incoraggiamento, hanno poi sostenuto la band, chiedendole di ricominciare come se nulla fosse.
Sono proprio le dinamiche come queste a farmi apprezzare tanto un programma come X Factor. Spero che questo senso di professionalità e di rispetto venga trasmesso senza particolari deformazioni anche in televisione.