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UEFA Champions League 2014/2015, Sorteggi, Giornate, Commenti, News

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gulanto
CAT_IMG Posted on 28/8/2014, 18:14     +1   -1




Roma sfortunata: finisce nel Gruppo E con Bayern, City e CSKA Mosca

continua su: http://calcio.fanpage.it/sorteggi-champion.../#ixzz3BhwwxHAT
http://calcio.fanpage.it






Gruppo B
Real Madrid, Basilea, Liverpool, Ludogorets

Gruppo C
Benfica, Zenit, Bayer Leverkusen, Monaco

Gruppo D
Arsenal, Borussia Dortmund, Galatasaray, Anderlecht

Gruppo E
Bayern Monaco, Manchester City, CSKA, Roma





Gruppo F
Barcellona, Psg, Ajax, Apoel

Gruppo G
Chelsea, Schalke 04, Sporting Club, Maribor

Gruppo H
Porto, Shakhtar, Athletic Bilbao, Bate

Edited by gulanto - 28/8/2014, 19:29
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 30/8/2014, 13:25     +1   -1




Girone facile per la Juve. Se uscisse pure quest'anno sarebbe ancora più umiliante rispetto all'anno scorso.
L'Atletico è forte, ok, ma ce la si può giocare (ma non sarà affatto facile).
L'Olympiacos è stata la rivelazione della scorsa Champions ma ha ceduto parecchi giocatori.
Il Malmoe è ampiamente alla portata ma non è da sottovalutare.
La Roma invece ha pescato malissimo. Il girone è molto molto affascinante, ma sarà quasi impossibile qualificarsi.
Chissà che possa fare come il Napoli 3 anni fa che riuscì ad eliminare il City.
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 16/9/2014, 16:44     +1   -1




Champions League - Juventus-Malmoe, probabili formazioni e statistiche
Nelle ultime 8 partite giocate in Champions League la Juventus ha vinto una sola volta (in casa contro il Copenhagen lo scorso anno), pareggiando in 3 occasioni e perdendo le altre 4 sfide. In queste stesse 8 gare la Juve ha sempre subito gol.



JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner, Pogba, Marchisio, Asamoah, Evra; Tevez, Llorente.

MALMOE (5-3-2): Olsen; Tinnerholm, Johansson, Helander, Halsti, Konate; Forsberg, Adu, Eriksson; Rosenberg, Thelin.




STATISTICHE OPTA

Si tratta della prima sfida ufficiale tra Juventus e Malmoe. L'unico precedente dei bianconeri contro una squadra svedese risale ai preliminari di Champions League 2004/2005, quando i bianconeri affrontarono il Djurgarden pareggiando 2-2 all'andata a Torino e vincendo poi 4-1 nel match di ritorno in Svezia. Il Malmoe non ha mai vinto in trasferta contro squadre italiane (2 pareggi e 2 sconfitte in 4 partite).

15esima apparizione per la Juventus in Champions League: solo il Milan ha fatto meglio tra le squadre italiane (17 presenze per i rossoneri). La Vecchia Signora ha vinto la Champions - o Coppa dei Campioni - 2 volte, nel 1985 e nel 1996: solo Benfica e Bayern Monaco sono riuscite a perdere lo stesso numero di finali dei bianconeri (5).

In Champions League la Juventus è la squadra che ha collezionato più cartellini rossi in assoluto (20, dalla stagione 1992/93 in poi).

Nelle ultime 8 partite giocate in Champions League la Juventus ha vinto una sola volta (in casa contro il Copenhagen lo scorso anno), pareggiando in 3 occasioni e perdendo le altre 4 sfide. In queste stesse 8 gare la Juve ha sempre subito gol.

Il miglior risultato europeo del Malmoe è la finale di Coppa dei Campioni raggiunta nel 1979 e persa 1-0 contro il Nottingham Forest di Brian Clough. Per quanto riguarda la Champions League (nell'attuale formato, dal 92/93 in poi) si tratta invece della prima partecipazione per il Malmoe, che ha raggiunto la qualificazione alla fase ai gironi battendo Ventspils, Sparta Praga e Red Bull Salisburgo nei turni preliminati.

Carlos Tevez non segna in Champions League da 944 minuti. L'attaccante argentino ha realizzato il suo ultimo gol in questa competizione nell'aprile 2009 con la maglia del Manchester United, contro il Porto.

Il miglior risultato di Massimiliano SAllegri in Champions League sono i quarti di finale raggiunti dal Milan nella stagione 2011/12, quando poi i rossoneri vennero eliminati dal Barcellona. Allegri in Champions ha un bilancio di 10 vittorie, 12 pareggi e 10 sconfitte (tutte gare in qualità di allenatore del Milan).

Fonte: Yahoo
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 16/9/2014, 22:40     +1   -1




Juventus, si è svegliato Tevez in Europa: due gol per stendere il Malmoe
Con una doppietta dell'Argentino, tornato al gol in Champions dopo 1988 giorni, la squadra di Allegri apre bene la stagione europea

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TORINO - L'ultima volta era il capellone di Ferguson, sono passati lunghi, lunghi anni. Carlitos Tevez ritrova il gol in Coppacampioni, quel gol che gli mancava dai tempi del Man Utd. I bravi statistici dicono che sono passati 1988 giorni dall'ultima volta e 1003 minuti di gioco. All'argentino, però, sembra scorrere stutto addosso. Dice che non gli mancava questo benedetto gol. Dice che gioca per la squadra e se la squadra vince non importa chi segna.
Ha ragione lui. Ed è lui, l'argentino dimenticato dalla Seleccion, l'argentino mancato, che mette un debutto scorbutico, diciamo così, sui binari giusti. Ora gioca un po' più indietro, quei metri che bastano per accendere di fantasia un calcio geometrico, tattico, diciamolo pure, sempre uguale a sé. Quando arriva a Tevez, no. Con il Malmoe arroccato, Carlitos prova a fare il rifinitore e offre una palla al bacio a Lichsteiner che ha corsa, ha quantità, ma il coup de theatre... è un'altra cosa. Insomma, col passare dei minuti, Tevez capoisce che deve mettersi in proprio. Trova una felicissima spalla, ci vuole per una bella recita, in Asamoah. Palla in verticale per il taglio del ghanese, il cui splendido tacco consente a Carlitos di trovare l'angolino basso. Ma facciamo un passo indietro.

Pronti, via e la Juve comincia a spingere, cercando di forzare il blocco svedese sui lati. Molto attivo è il centrodestra, funzionano gli inserimenti di Lichsteiner ben supportato da Pogba. Ma il Malmoe è molto attento. Trascorsi i primi prevedibili momenti di ostinata difesa, gli svedesi escono dal guscio, in virtù dell'ottima osmosi della coppia d'attacco, Thelin esterno e Rosenberg centravanti. Spazi ampi perché le squadre sono lunghe. Anzi, va detto che gli svedesi giocano con una linea difensiva alta, dunque quando difendono si accorciano ma verso il centrocampo. La Juve non ha l'estro per provare a scardinare la difesa come dovrebbe, cioè fraseggio stretto e centrale attorno al totem spagnolo, Llorente. Così sui traversoni di Evra e Asamoah, i difensori ospiti sono sempre piazzati. Il Malmoe non si limita alla difesa a oltranza, l'azione di rimessa è fluida, e su un lungo inserimento di Eriksson va vicino al gol, per primo. Buffon si tuffa sui piedi di Eriksson liberato da un bel cross di Tinnerholm, scelta felice perché l'ostacolo è sufficiente a deviare il tiro a colpo sicuro. Dall'altra parte c'è un balletto in area svedese tra Helander e Pgba, entrambi toccano col braccio, ma l'arbitro opta per la posizione irregolare del francese.

Poche emozioni, l'assenza di Vidal si fa senire e quella di Pirlo pure. Tiri dalla distanza improbabili, la Juve ha un susulto finale grazie al solo in grado di fare qualcosa di imprevedibile: Tevez. Carlitos prima si inserisce su un cross acrobatico di Lichsteiner ma non trova sotto misura l'equilibrio necessario per colpire. Poi, nei minuti finali del tempo, inventa un perfetto assist per Lichsteiner, una palla al bacio davanti a Olsen. Lo svizzero non ha l'estro sudamnericano, non tira e cerca goffamente Asamoah sul lato oppoto, sciupando tutto. Finale di tempo bianconero, co punizione di Bonucci parata da Olsen con un pizzico di patema.

Ecco, raccontato il primo tempo, si è detto tutto del Malmoe. Dicono che Hareide sia uno Special One del Nord Europa, che abbia vinto in quasi tutta la Scandinavia. Stavolta il suo calcio attento, equilibrato, geometrico, fatto di inserimenti perfetti per timing e privi di voli pinadrici si elidono di fronte al Signor Imprevidibilità. Tevez. Che mette anche la ciliegina sulla torta, a cinque dalla fine, su punizione. Tiro a giro e due a zero. C'è gioia per il risultato ma anche apprensione per un girone che si preannuncia equilibrato: l'Olympiacos infatti ha sgambettato i vice campioni d'Europa dell'Atletico Madrid.


JUVENTUS MALMOE 2-0 (0-0)
JUVENTUS: Buffon 7 - Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5 - Lichsteiner 6,5 (89' Romulo sv.), Pogba 6, Marchisio 6, Asamoah 6,5, Evra 6 - Llorente 6 (85' Morata 6), Tevez 7,5 (89' Giovinco sv.). All. Allegri
MALMOE: Olsen 6 - Johansson 6, Halsti 6, Helander 6 - Tinnerholm 6,5, Eriksson 5,5 (81' Rakip 6), Adu 5,5, Forsberg 6,5, Konate 5,5 - Rosenberg 6 (53' Mehmeti 5,5), Thelin 6 (73' Kroon 5,5). All. Hareide
ARBITRO: Marciniak 6,5 (Pol)
RETI: Tevez al 59 e all'89'.
NOTE: recupero: 1' e 2'. Ammoniti: Helander, Konate, Eriksson. Spettatori: 31218.



Champions, la festa di Immobile e Balotelli
Subito in gol i due attaccanti italiani nelle partite vinta da Borussia Dortmund e Liverpool. Goleada del Real Madrid, stecca l'Atletico con l'Olimpiakos. Si salva al 90' il Galatasaray di Prandelli

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ROMA – La vittoria della Juventus sul Malmoe pesa ancora di più nell’economia del gruppo A di Champions League dove l’Olympiacos, presunta terza forza, batte l’Atletico Madrid e mette in dubbio i rapporti di forza. Sorride l’altra metà di Madrid, che si scrolla di dosso le recenti critiche con una bella cinquina al Basilea, in un girone dove il Liverpool soffre ma, grazie a Balotelli e Gerrard (e a un rigore dubbio), riesce ad avere la meglio sul coriaceo Ludogorets. Il Monaco soffre ma riesce a superare il Bayer Leverkusen al Louis II nel gruppo C, lo stesso dello Zenit che vince con autorità al Da Luz contro il Benfica. Immobile è protagonista, con un gran gol, nel 2-0 del Borussia ai danni dell’Arsenal, mentre il Galatasaray dell’altro italiano del Gruppo D, Cesare Prandelli, acciuffa il pari allo scadere contro un sorprendente Anderlecht.

OLYMPIACOS-ATLETICO MADRID 3-2
Senza la carica di Diego Pablo Simeone, confinato in tribuna per squalifica, i Colchoneros cadono ad Atene, mescolando pericolosamente le carte nel girone che coinvolge anche Juventus e Malmoe. La serata dell’Atletico comincia già male, con Mandzukic colpito al naso da una gomitata dell’ex palermitano Kasami. L’Olympiacos passa già al 12’, grazie al sinistro velenoso di Masuaku, debuttante come il portiere Oblak che non c’arriva. Alla mezz’ora, Afellay sfrutta al meglio il velo di Mitroglou e trasforma in oro il contropiede greco, firmando il raddoppio. L’Atletico rialza la testa prima del riposo, con la zuccata di Mandzukic che dimezza le distanze, e prova a rifarsi sotto in avvio di ripresa. La spinta dei Colchoneros, però, viene vanificata al 73’: Kasami in mezzo per Mitroglou che, spalle alla porta, si gira e infila il pallone tra le gambe di Oblak. Griezmann riapre nuovamente la gara a otto minuti dal termine, insaccando sottomisura con il sinistro. Non basta l’assedio finale, al quale si unisce anche il subentrato Cerci: la Champions dei vicecampioni comincia in salita.

REAL MADRID-BASILEA 5-1
Appena sente la musica della Champions, il Real di Carlo Ancelotti si trasforma e dimentica i malumori del derby. Basta un tempo alle Merengues per chiudere la pratica Basilea. La fortuna ci mette del suo prima del quarto d’ora, quando Suchy devia il tiro-cross di Nacho Fernandez (propiziato da un delizioso tacco di James Rodriguez) battendo l’incolpevole Vaclik. Il vantaggio mette le ali ai piedi a Ronaldo e compagni, che raddoppiano alla mezz’ora: Modric lancia Bale che super Vaclik con un delicato pallonetto per poi ribadire in rete ad un metro dalla porta; un minuto dopo, è il gallese a servire a Ronaldo un pallone che chiede solo di essere spinto in rete. Al minuto 36 cerca gloria Benzema, ma il portiere del Basilea è pronto alla ribattuta, per sua sfortuna sui piedi di James che bagna così il suo esordio europeo con il Real. Il primo tempo si chiude con la rete del paraguayano Gonzalez, che conclude a rete col sinistro una bella azione di contropiede, ma è una magra consolazione per i rossoblù elvetici. Nella ripresa, sono gli ospiti a cercare a lungo un gol che possa riaprire il match ma non vanno oltre il palo colpito, dal limite, da Schar. Quasi per reagire alla lesa maestà, il Real fa anche il quinto a dieci minuti dal termine: mancava all’appello solo lui, Karim Benzema, che batte Vaclik con una gran botta, fissando il 5-1 finale.

LIVERPOOL-LUDOGORETS 2-1
Ottimo esordio nell’Europa dei grandi per i bulgari del Ludogorets, che mettono paura al Liverpool per 92’ prima di arrendersi. Lanciato nell’undici titolare da Brendan Rodgers, Balotelli si fa vedere già al quarto di gara con un numero dei suoi al limite dell’area, il suo tiro rimpallato libera Lallana che si fa ipnotizzare da Borjan. Diverse le azioni personali dell’ex milanista, che strappa applausi al pubblico di Anfield ma fatica a pungere. Le occasioni, quelle vere, capitano a Lallana e Lovren a cavallo dei due tempi e poi a Manquillo, che spara clamorosamente alto a tu per tu con Borjan. Il Ludo c’è e sfiora il gol con Caiçara e Minev, occasioni inframmezzate dalla gran parata del loro portiere sul colpo di testa del subentrato Borini. Anche Henderson ha una chance di testa ma, pur solissimo, spedisce a lato. Serve un guizzo, serve Supermario: minuto 81, Balo riceve palla dalla sinistra, e fa tutto col destro, controllo ed esterno destro che batte Borjan e fa esplodere Anfield. Sembra fatta ma al 90’ Abalo dribbla Mignolet ed insacca, regalando un pari (che sembra meritatissimo al Ludogorets). La doccia fredda, però, arriva due minuti dopo: Borjan esce in maniera scomposta su Borini, il rigore è dubbio ma viene assegnato e Gerrard lo trasforma.

MONACO-BAYER LEVERKUSEN 1-0
La Champions League torna al Louis II di Montecarlo, dove mancava dalla stagione 2005, ed è subito gioia per il Principe Alberto, accorso a seguire il ritorno dei suoi beniamini nell’Europa che conta. Va detto che, dopo una buona partenza dei padroni di casa, è il Bayer a fare la partita. Le Aspirine vanno vicine al gol in più circostanze, soprattutto con Bellarabi e Son (clamoroso l’errore del coreano in diagonale) ma è la serata del Monaco. Il primo vero tiro in porta dei monegaschi arriva all’ora di gioco ed è subito gol: torre di Berbatov per l’inserimento centrale di Joao Moutinho, il suo tiro è deviato da Spahic e Leno non può arrivarci. Il vantaggio consente ai padroni di casa di giocare con meno pressione, anche perché il Bayer va spegnendosi, rischiando di capitolare ancora per mano di Ferreira-Carrasco. Il 2-0 sarebbe stato punizione davvero troppo severa per un Leverkusen che, ai punti, avrebbe meritato almeno il pari.

BENFICA-ZENIT 0-2
Il gran botto del gruppo C arriva da Lisbona, dove il Benfica si sgretola sotto i colpi di uno Zenit bello e convincente. I lusitani passano gran parte del match a difendersi dagli attacchi dei russi, che già fanno suonare l’allarme dopo 2’ di gioco, quando Shatov manca di un niente il pallone servitogli in area da Hulk. Le parti si invertono tre minuti dopo, con il brasiliano che sigla il primo gol della Champions League 2014/15, scavalcando Artur con un bel pallonetto. La reazione delle Aquile è lasciata a Luisao, sempre pericoloso su calcio da fermo (sfiorerà il gol nella ripresa). Le cose si mettono ancora meglio per lo Zenit al 18’, quando Artur esce a valanga su Rondon, fuori area, e viene espulso. Il 36enne Paulo Lopes viene battuto già quattro minuti dopo, quando l’ex Witsel vanifica il suo volo su calcio d’angolo. Il belga non esulta ma, di fatto, la partita finisce qui. Nella ripresa il solito Luisao viene fermato da un miracolo di Lodyigin, ma è lo Zenit a cercare il gol con maggiore insistenza: Hulk sfiora la doppietta, lo ferma solo il palo sul suo diagonale di sinistro, ma anche Rondon va vicino al 3-0. È un gol che non arriva ma lo Zenit non può lamentarsi: tre punti così pesanti, a Lisbona, faranno sicuramente comodo nel prosieguo del cammino.

BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL 2-0
Un Arsenal rinunciatario e poco determinato cade a Dortmund, dove si era imposto lo scorso anno proprio nella fase a gironi. Il Borussia, con Immobile nell’undici titolare, ci prova presto con Aubameyang e Mkhitaryan (su azione propiziata da una fuga di Immobile) ma non riesce a pungere. Un contropiede di Welbeck mette paura ai gialloneri ma, prima del riposo, ci pensa Immobile: galoppata di cinquanta metri in contropiede, da solo contro quattro difensori, non riesce a fermarlo Gibbs né Koscielny riesce a rimpallare il suo destro ad incrociare, che batte Szczesny e fa esplodere il Westfalenstadion. La ripresa comincia con un Arsenal che appare più determinato eppure le ripartenze del Borussia fanno ancora male: stavolta è Aubameyang che capitalizza la sponda di Grosskreutz, supera fortunosamente Szczesny e insacca eludendo il tentativo disperato di respinta di Koscielny. Immobile e Mkhitaryan proveranno ancora ad aumentare il bottino del Borussia mentre l’Arsenal si aggrappa al solito Welbeck, che ha una palla d’oro a disposizione ma la spedisce alta.

GALATASARAY-ANDERLECHT 1-1
Cesare Prandelli limita i danni alla sua prima uscita europea da tecnico del Galatasaray, ma che fatica per i giallorossi di Istanbul. Il calore dell’Ali Sami Yen non fa paura all’Anderlecht, che domina il match per larghi tratti. Nel primo tempo, i biancomalva falliscono grandi occasioni con Conté, Mitrovic e Deschacht, mentre il Gala non si vede fino al 40’, quando Selçuk Inan manca il bersaglio di poco su punizione. Ad inizio ripresa, la logica conseguenza è il vantaggio dell’Anderlecht: Praet giostra nei pressi del vertice sinistro dell’area, si accentra evitando SelLuk Inan e Veysel San per poi battere Muslera con un destro teso, che sbatte sul palo interno prima di insaccarsi. Lo svantaggio ha il merito di svegliare i giallorossi di Istanbul, che sfiorano il pari con Felipe Melo ed Umut Bulut. Quando tutto sembra perduto, allo scadere, Chedjou trova il fondo sul fronte sinistro e scarica in mezzo per Burak Yilmaz, che batte Roef e fa sospirare di sollievo i suoi tifosi.

Fonte: La Repubblica - 2


Ho visto Borussia-Arsenal.
Il solito BVB che gioca strabene. Sono davvero contento che abbia segnato Ciruzzo nostro, e che gol!!
Ha segnato anche Idiotelli con il Liverpool ma non lo rimpiangerò nemmeno in punto di morte :rolleyes: :D
Peccato che abbia pareggiato nel finale il Galatasaray, volevo vedere Prandelli sconfitto.
La Juve ha vinto ma ci mancherebbe altro contro il Malmoe.
Sorprendente fino ad un certo punto la sconfitta dell'Atletico con l'Olympiacos, che l'anno scorso stava quasi per eliminare lo United costretto ai supplementari.
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 17/9/2014, 16:10     +1   -1




Ricordo che Roma-CSKA Mosca sarà visibile in chiaro su Canale 5 a partire dalle ore 20:45 ;)
Per i lupacchiotti questa sfida è più che decisiva in un girone del genere.
Bisogna fare 6 punti con il CSKA, limitare i danni con il Bayern e giocarsela col City.
Io sono fiducioso per la Maggggica.
Daje lupi!

P.S.: è una curiosità che ho riscontrato: non sarà ricambiato, ma moltissimi tifosi del Milan hanno in un certo modo una simpatia per la Roma, ma è difficile spiegarne il motivo. Anch'io rientro in questa categoria, la Roma è l'unica delle grandi per la quale in un certo senso simpatizzo. Probabilmente se non esistesse il Milan sarei proprio romanista :D




Champions League - Roma-CSKA Mosca, probabili formazioni e statistiche
Nelle ultime 8 partite in Champions la Roma ha sempre subito gol. L'ultimo "clean sheet" risale al marzo 2009, quando i giallorossi superarono l'Arsenal per 1-0. Nelle ultime 3 gare di Champions all'Olimpico sono stati realizzati addirittura 14 gol (6 segnati dalla Roma, 8 subiti).



ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Astori, Torosidis (Cole); Nainggolan, Keita, Pjanic; Iturbe, Totti, Gervinho.

CSKA MOSCA (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, V. Berezutski, Ignashevich, Nababkin; Milanov, Natcho; Tosic, Eremenko, Musa; Doumbia.



STATISTICHE OPTA

L'unico precedente tra Roma e CSKA Mosca risale alla Coppa delle Coppe 1991/92: fu una doppia sfida in cui vinsero sempre le squadre in trasferta e alla fine la Roma passò il turno. Proprio la sconfitta in casa contro il CSKA in quell'occasione rappresenta l'unico ko dei giallorossi contro squadre russe: nelle altre 5 partite la Roma ha sempre vinto.

La Roma partecipa alla Champions League per l'8a volta, l'ultima apparizione fu nella stagione 2010/2011. Il miglior risultato ottenuto dai giallorossi nella competizione è il raggiungimento dei quarti di finale, nel 2006/07 e nel 2007/08, quando in panchina c'era Luciano Spalletti.

Nelle ultime 8 partite in Champions la Roma ha sempre subito gol. L'ultimo "clean sheet" risale al marzo 2009, quando i giallorossi superarono l'Arsenal per 1-0. Nelle ultime 3 gare di Champions all'Olimpico sono stati realizzati addirittura 14 gol (6 segnati dalla Roma, 8 subiti).

Anche il CSKA Mosca partecipa per l'8a volta alla Champions League: il miglior risultato è datato 2009/10, nella prima stagione dell'allenatore Leonid Slutsky, che portò la squadra fino ai quarti di finale (dove fu eliminata dall'Inter di Mourinho).

Il CSKA ha vinto solo 3 delle ultime 16 partite in Champions League, perdendo le ultime 4 gare consecutivamente. Nelle ultime 7 sfide in questa competizione i russi hanno subito 21 reti. Limitando le statistiche ai match in trasferta, il CSKA ha vinto solo 4 delle ultime 24 partite in Champions.

Francesco Totti ha segnato 15 gol in Champions League in 50 presenze, ovviamente tutte con la maglia giallorossa. I precedenti di Rudi Garcia nella competizione, invece, risalgono a quando l'allenatore era alla guida del Lille: al timone dei francesi vinse solo 2 delle 12 partite disputate. Seydou Doumbia, dall'altra parte, ha segnato 7 gol nelle 9 partite di Champions giocate in carriera (tutte con la maglia del CSKA).

Fonte: Yahoo
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 17/9/2014, 22:25     +1   -1




Roma-Cska 5-1, Gervinho e Iturbe stendono i russi
Entusiasmante esordio in Champions dei giallorossi che annichiliscono gli avversari in mezz'ora: doppietta dell'ivoriano e reti di Iturbe e Maicon. Un autogol di Ignashevich completa la festa. Nel finale gol della bandiera di Musa. Incidenti prima e durante la gara

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ROMA – La Roma fa un ritorno trionfale in Champions League: travolge 5-1 il Cska Mosca e si candida seriamente al ruolo di terzo incomodo tra Bayern e Manchester City. I giallorossi non potevano sbagliare l’esordio e sono andati ben oltre le più rosee previsioni. Hanno sfoderato una prestazione da grande squadra annichilendo in mezz’ora un Cska per la verità apparso solo la pallida copia della compagine ammirata nelle passate edizioni.

UNA SERATA ROVINATA DAGLI INFORTUNI – In una serata in cui la Roma ha mostrato a tutta Europa le potenzialità del trio Iturbe-Totti-Gervinho, Garcia non può, però, sorridere appieno. Gli infortuni occorsi a Iturbe (sospetta elongazione del muscolo sartorio della gamba destra) e Astori (probabile stiramento del collaterale del ginocchio destro) sono una brutta tegola. L’unica speranza è che non si tratti di problemi seri.

GARCIA BOCCIA COLE – Costretto a rinunciare a Castan, infortunato, e a De Rossi, squalificato Garcia ha affidato una maglia da titolari ad Astori e a Keita preferendo Torosidis a Cole, vista la prova incolore di Empoli, sulla sinistra. Davanti, invece, ha rispolverato il trio Iturbe-Totti-Gervinho che ha impiegato appena 10’ a fare la differenza. La Roma, infatti, è partita fortissimo e ha subito mandato in tilt la lenta retroguardia russa.

ITURBE-GERVINHO, CHE SHOW – In affanno già al 1’ (con Berezutski che ha rischiato l’autogol su un cross di Nainggolan), la squadra di Slutsky è capitolata al 6’: Gervinho ha pescato sul filo del fuorigioco Iturbe che, solo davanti al portiere, non ha avuto problemi a siglare l’1-0. Galvanizzato dal gol, l’argentino si è acceso e al 10’ ha ripagato il compagno di reparto smarcandolo in mezzo all’area con un cross dalla destra: l’ivoriano si è destreggiato bene in mezzo ai due centrali ospiti e con un tiro radente a fil di palo ha battuto ancora Akinfeev.

AKINFEEV FA FELICE MAICON – Il Cska ha mancato clamorosamente l’1-2 al 15’ con Doumbia lanciato solo davanti alla porta su un contropiede nato dopo un angolo per i giallorossi ed è stato immediatamente punito. Al 20’, infatti, è arrivato il 3-0, gentile regalo di Akinfeev che non ha controllato un destro forte ma centrale di Maicon, smarcato in area sulla destra dallo scatenato Itube.

ITURBE KO, GERVINHO CALA IL POKER – La serata da sogno dell’ex attaccante del Verona si è interrotta bruscamente al 25’ per colpa di un infortunio alla gamba destra, avvenuto dopo un contrasto con un avversario. Malgrado la pesante perdita (al suo posto è entrato Florenzi) la Roma non si è disunita e al 31’ ha calato il poker con un perfetto contropiede di Gervinho, smarcato da un lancio no-look di Totti.

IGNASHEVICH COMPLETA IL PATATRAC – Il Cska non ha dato cenni di reazione e la squadra di Garcia in avvio di ripresa ha segnato il 5-0, complice una sciagurata autorete di Ignashevich che, nel tentativo di anticipare Florenzi, ha deviato in rete di testa un cross dalla sinistra di Torosidis.

MUSA FA 5-1 POI GOL-FANTASMA – La Roma, a questo punto, ha tirato i remi in barca e si è fatta sorprendere dalle iniziative dei veloci Doumbia e Musa. Il primo, dimenticato a centro area, ha colpito una clamorosa traversa sugli sviluppi di un angolo, il secondo ha segnato il gol della bandiera dopo aver saltato anche l’ultimo uomo, Maicon. Perso Astori per infortunio, la Roma ha faticato a ritrovare gli equilibri e bene le è andato che nel finale l’arbitro spagnolo Borbalan non abbia accordato a Milanov, autore di un gran tiro sotto la traversa, il 5-2: la palla aveva varcato la linea di porta ma nessuno dei collaboratori se ne è accorto. Meglio così.

SCONTRI FUORI E DENTRO LO STADIO – A fare da contrasto alla magica serata dei giallorossi ci sono stati, putroppo, alcuni incidenti avvenuti fuori e dentro lo stadio. Prima della partita sono stati feriti, per fortuna non gravemente, due tifosi russi: il primo è stato accoltellato, il secondo colpito in testa da una bottiglietta. Dentro l’Olimpico i protagonisti negativi, invece, sono stati i tifosi del Cska che hanno tirato fumogeni ai sostenitori della Roma e hanno preso a calci e pugni gli incolpevoli steward. Difficile che la Uefa lasci passare il tutto inosservato.


ROMA-CSKA MOSCA 5-1 (4-0)
Roma (4-3-3): De Sanctis 6.5, Maicon 7, Manolas 7 (31′ st Yanga-Mbiwa sv), Astori 6, Torosidis 6, Pjanic 6.5, Keita 6.5, Nainggolan 7.5, Iturbe 8 (25′ pt Florenzi 6), Totti 7, Gervinho 8.5 (21′ st Ljajic sv). (28 Skorupski, 3 Cole, 8 Ljajic, 22 Destro, 32 Paredes). All.: Garcia.
Cska Mosca (4-2-3-1): Akinfeev 4, Mario Fernandes 5.5, V. Berezutski 4.5, Ignashevich 4, Nababkin 5 (1′ st Schennikov 5), Natcho 5, Milanov 5.5, Tosic 5, Eremenko 5.5 (21′ st Panchenko 6), Musa 6, Doumbia 6. (1 Chepchugov, 6 A. Berezutski, 15 Efremov, 71 Bazelyuk, 91 Chernov). All. Slutski.
Arbitro: Fernandez Borbalan (Spagna) 5.5.
Reti: nel pt 6′ Iturbe, 10′ e 31′ Gervinho, 20′ Maicon; nel st 5′ Ignashevich. (autogol), 37′ Musa.
Angoli: 6-4 per il Cska Mosca.
Recupero: 0′ e 4′.
Ammoniti: nessuno.
Spettatori: 40.888 per un incasso di 2.082.990,00 euro.

Fonte: La Repubblica




RIEPILOGO PRIMA GIORNATA CHAMPIONS

Girone A

Juventus - Malmoe 2-0
[59' e 90' Tevez (J)]

Olympiakos - Atletico Madrid 3-2
[13' Masuaku (O); 31' Afellay (O); 38' Mandzukic (A); 73' Mitroglou (O); 87' Griezmann (A)]


Girone B

Real Madrid - Basilea 5-1
[14' aut. Suchy (B); 30' Bale (RM); 31' C. Ronaldo (RM); 37' J. Rodriguez (RM); 38' Gonzalez (B); 80' Benzema (RM)]

Liverpool - Ludogorets 2-1
[82' Balotelli (L); 91' Abalo (LU); 93' rig. Gerrard (L)]


Girone C

Benfica - Zenit San Pietroburgo 0-2
[6' Hulk (Z); 22' Witsel (Z)]

Monaco - Bayer Leverkusen 1-0
[61' Moutinho (M)]


Girone D

Borussia Dortmund - Arsenal 2-0
[45' Immobile (B); 48' Aubameyang (B)]

Galatasaray - Anderlecht 1-1
[52' Praet (A); 91' Yilmaz (G)]


Girone E

Bayern Monaco - Manchester City 1-0
[90' J.Boateng (B)]

Roma - CSKA Mosca 5-1
[6' Iturbe (R), 10' e 31' Gervinho (R), 20' Maicon (R), 50' aut. Ignashevich (R), 82' Musa (C)]


Girone F

Ajax - Paris Saint-Germain 1-1
[14' Cavani (P), 74' Schone (A)]

Barcellona - APOEL Nicosia 1-0
[28' Piqué (B)]


Girone G

Chelsea - Schalke 04 1-1
[11' Fabregas (C), 62' Huntelaar (S)]

Maribor - Sporting Lisbona 1-1
[80' Nani (S), 90+2' Zahovic (M)]


Girone H

Athletic Bilbao - Shakhtar Donetsk 0-0

Porto - BATE Borisov 6-0
[6', 32' e 57' Brahimi (P), 37' J.Martinez (P), 61' A.Lopez (P), 76' Aboubakar (P)]
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 30/9/2014, 12:52     +1   -1




Roma, Garcia avverte il City: "Vogliamo essere protagonisti, non spettatori"
Il tecnico dei giallorossi allenta la pressione alla vigilia della sfida ai campioni d'Inghilterra: "Merito della vittoria con il Cska. Inoltre loro hanno tutto da perdere, noi invece da guadagnare. Durante la gara avremo un nostro momento, bisognerà sfruttarlo"

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MANCHESTER - La grande sfida al ricco Manchester City dopo aver iniziato alla grande il girone contro il Cska. Rudi Garcia si gode il momento della Roma, allenta la pressione e nel contempo avverte i campioni d'Inghilterra: "Quando in un girone si hanno i campioni inglesi e tedeschi, è normale essere considerati una outsider. Questo ci dà tanto orgoglio nel dimostrare che la valutazione della nostra squadra può essere più alta", spiega il tecnico francese. "Non c'e' alcuna sfida personale, solo una gara da giocare nella quale vogliamo essere protagonisti, non spettatori. Sappiamo che sarà dura ma faremo di tutto per rendere la partita difficile al City: sappiamo che avremo un nostro momento nella gara e cercheremo di sfruttarlo al massimo".

"Abbiamo iniziato bene ed i tre punti che abbiamo ci danno la possibilità di giocare senza pressione, soprattutto perché, dopo il sorteggio, era già scritto che avremmo perso questa partita. Noi abbiamo tanto da guadagnare, loro invece da perdere. Sarà importante mostrare una buona organizzazione, dovremo pensare alla fase difensiva e a recuperare il pallone contro avversari che gestiscono molto bene il possesso. Ma ci sarà anche una fase offensiva...".

Comunque vada, non sarà decisiva: "Il girone non finisce con questa partita, è solo la seconda partita. Se avremo più di 3 punti, avremo fatto un passo interessante verso la qualificazione ma nulla di decisivo. Se dovesse arrivare un risultato negativo, ci sarebbero ancora 12 punti a disposizione". Garcia dovrà sciogliere il dubbio relativo alla porta: Morgan De Sanctis: "E alle prese con un affaticamento muscolare. Nulla di grave, ma dobbiamo vedere se è al 100%".



Roma, Totti guarda oltre lo scudetto: "La Champions tra i nostri obiettivi"
Il capitano giallorosso, a poche ore dalla sfida col City, si sbilancia dopo l'ottimo inizio di stagione della sua squadra. "Non vogliamo vincere solo lo scudetto, pensiamo anche all'Europa e alla Coppa Italia". Sulla corsa scudetto: "La Juve è la squadra da battere, ma noi siamo subito dietro"

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ROMA – Un inizio di stagione impeccabile: in testa con la Juventus a punteggio pieno in campionato, al comando del Gruppo E a braccetto col Bayern Monaco in Champions. La Roma di Rudy Garcia non si pone limiti nella stagione in cui molti chiedono conferme dopo quanto fatto vedere lo scorso anno e c’è chi, come Francesco Totti, che non si limita a fissare obiettivi solo in Italia, ma pensa in grande. “Non vogliamo vincere solo lo scudetto. Tra i nostri obiettivi ci sono anche la Champions e la Coppa Italia. Anche se questa e’ meno importante è pur sempre una coppa”.

IN CHAMPIONS CON ENTUSIASMO - In una lunga intervista al canale sportivo di 'al Jazira' in Francia, BeinSport, il capitano giallorosso, alla vigilia della sfida di Champions in casa del Manchester City, si dice soddisfatto dell’esordio europeo contro il Cska Mosca. “Il ritorno in Champions e’ stato emozionante. A Roma poi – ha spiegato – ha un valore differente. All’esordio sapevamo di poter affrontare una partita difficile sulla carta. Invece in campo e’ stato tutto piu’ semplice”. All’Etihad Stadium di Manchester sarà sicuramente più difficile, ma i giallorossi possono contare sull’entusiasmo accumulato in questo primo mese di calcio vero. “Tutti si aspettavano la stessa partenza dello scorso anno – ha detto il capitano giallorosso – stiamo disputando grandissime partite, abbiamo un grande gruppo, sono stati acquistati giocatori importanti e abbiamo una rosa competitiva. Come i tifosi e i giornalisti, anche noi ci aspettiamo una grande Roma”.

JUVE SQUADRA DA BATTERE - Chiusura sulla corsa scudetto. La Juventus, nonostante il cambio in panchina, non sembra arrestare la propria marcia trionfale. “La Juventus e’ la squadra da battere – ammette Totti -, ma noi sappiamo di avere grandi potenzialita’. La Juve – continua – e’ campione in carica, non ha venduto, si e’ rafforzata. Noi siamo in questo momento la seconda squadra, quella da battere e’ la Juve, anche se noi sappiamo di avere grandi potenzialita’”.

Fonte: La Repubblica - 2


Forza lupacchiotti!
Speriamo non finisca come la penultima trasferta a Manchester ;) :B):
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 1/10/2014, 10:16     +1   -1




QUI potete vedere la sintesi di Manchester City-Roma 1-1 ;)



Manchester City-Roma 1-1, Totti ferma gli inglesi
Il fuoriclasse giallorosso risponde all'iniziale rigore di Aguero e entra nella storia diventando il giocatore più vecchio ad aver segnato in Champions. Prova di maturità degli uomini di Garcia che rischiano solo nel finale. Traversa di Maicon

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MANCHESTER – Il girone di ferro da stasera diventa di rame. Con un gol del suo eterno capitano, la Roma strappa un punto d’oro a Manchester e si tiene il City alle spalle nella corsa qualificazione. Un risultato prezioso che, soprattutto in considerazione del doppio confronto, potrebbe valere tantissimo. Un 1-1 che conferma l’ulteriore salto di qualità, mentale oltre che tecnico, compiuto dalla squadra di Garcia che ha tenuto brillantemente testa ai campioni d’Inghilterra, rischiando solo nel finale dopo, però, aver a più riprese mancato anche il gol del possibile 1-2.

UNA ROMA MATURA – E’ stata una Roma gagliarda, mordi e fuggi, capace di non dare mai punti di riferimento agli avversari. Ha giocato spesso a elastico, costringendo gli avversari ad allungarsi e a perdere le misure. Una Roma intelligente ma anche brava, nel finale, a rimboccarsi le maniche e a saper soffrire quando le forze sono venute meno e quanto è servito l’orgoglio per riuscire a impedire a un City sempre più rabbioso di strappare la fondamentale vittoria.

GARCIA LANCIA SKORUPSKI – Già privo di Castan e De Rossi e con Iturbe non ancora al meglio, Garcia ha perso in extremis anche De Sanctis e allora si è visto obbligato a lanciare tra i pali Skorupski. Poi ha di nuovo cambiato il tridente d’attacco riproponendo dal 1’ Florenzi e Gervinho al posto di Ljajic e Destro. Sul fronte opposto, Pellegrini, costretto a rinunciare ancora a Nasri, ha confermato il 4-4-2 con Navas e Silva a sostegno di Dzeko e Aguero.

INGENUITA’ DI MAICON, GOL DI AGUERO – La Roma è partita nel peggiore dei modi possibili: al 3’ Maicon ha ingenuamente trattenuto in area Aguero costringendo l’arbitro a decretare un rigore che lo stesso Kun ha trasformato con freddezza. La formazione giallorossa non si è scomposta e, per poco, non ha immediatamente pareggiato con un destro dello stesso terzino brasiliano che si è andato a infrangere sulla traversa a Hart battuto.

TOTTI NELLA STORIA DELLA CHAMPIONS – La Roma ha insistito, mettendo spesso in difficoltà la statica difesa celeste con tagli continui. E alla fine, al 23’, ha indovinato la giocata giusta per pareggiare: Nainggolan ha lanciato in verticale Totti che con un morbido pallonetto d’esterno destro ha trovato il modo più elegante per apporre la firma d’autore al gol più vecchio della storia della Champions (battuto il primato detenuto da Giggs, in gol nel 2011 contro il Benfica a 37 anni e 9 mesi).

IL CITY RECLAMA UN ALTRO RIGORE – Il City ha impiegato un quarto d’ora per riprendersi ma appena ha affondato ha fatto tremare di nuovo la Roma che al 37’ ha rischiato su un fallo di mano di Manolas in allungo, su un cross di Navas, giudicato, per sua fortuna, involontario dall’olandese Kuipers. I giallorossi hanno tirato un sospiro di solievo e nel finale di tempo hanno impensierì di nuovo Hart con un destro sul primo palo di Gervinho.

PJANIC MANCA L’1-2 – Il City non ha saputo cambiar passo in avvio di ripresa ma la Roma non ne ha approfittato mancando ancora con Totti e per due volte con Pjanic l’occasione per far girare la partita. Capita l’antifona, Pellegrini ha coperto il centrocampo mettendo Lampard al posto di Dzeko e il City, come d’incanto, ha ripreso fiducia. Un destro dell’ex Chelsea, messo in angolo da Skorupski, ha suonato la carica e spaventato i giallorossi che, nel finale, hanno stretto i denti e si sono rinchiusi nella propria trequarti.

LA ROMA SOFFRE MA TIENE – Garcia invano ha tentato di ridare solidità (Holebas per Florenzi) e profondità alla squadra (Iturbe per Totti). La Roma, però, si è fatta schiacciare un po’ troppo e per quattro volte ha rischiato sulle conclusioni di Lampard, Silva (2) e Jovetic, entrato nel finale, che fortunatamente, hanno peccato di precisione. E così i giallorossi tornano a casa con un punto pesantissimo. L’importante ora sarà farlo fruttare.


MANCHESTER CITY-ROMA 1-1 (1-1)
Manchester City (4-4-2): Hart 6; Zabaleta 6.5, Kompany 6, Demichelis 6, Clichy 5.5; Jesus Navas 5 (1′ st Milner 6.5), Fernandinho 6, Yaya Toure’ 7, David Silva 6.5; Dzeko 6 (12′ st Lampard 6.5), Aguero 7 (38′ st Jovetic sv). (a disp: 13 Caballero, 3 Sagna, 6 Fernando, 20 Mangala) All. Pellegrini.
Roma (4-3-3): Skorupski 6.5, Maicon 6 (43′ st Torosidis sv), Manolas 7, Yanga-Mbiwa 6.5, Cole 6.5, Nainggolan 6.5, Keita 6.5, Pjanic 6.5, Florenzi 6 (36 st,Holebas sv), Totti 7 (26′ st Iturbe 6), Gervinho 6. (12 Curci, 32 Paredes, 8 Ljajic, 22 Destro). All.: Garcia.
Arbitro: Kuipers (Ola) 6.
Reti: nel primo tempo al 4′ Aguero (rig), al 23′ Totti.
Angoli: 8-2 per il City.
Recupero: 0′ e 5′.
Ammoniti: Maicon, Zabaleta, Nainggolan per gioco scorretto.

Fonte: La Repubblica


Che Roma ragazzi.
Non sono così tanto convinto che sia stata la Roma a fermare il City e non il contrario.
La squadra di Garcia (grande allenatore, non finirò mai di fargli i complimenti per cosa ha saputo fare nel giro di un anno) è andata a Manchester per fare la partita e ci è riusciti per almeno metà gara, in casa dei campioni d'Inghilterra.
Nel finale ha sofferto e rischiato di subire la beffa che non sarebbe stata affatto meritata.
Riassumendo, il City ha i singoli, la Roma è una squadra con gli attributi.
Nainggolan enorme, Pjanic delizioso ma doveva essere più lucido sotto porta (quello su assist di Florenzi uno come lui lo deve fare ad occhi chiusi -_- ), bravo Yanga-Mbiwa che si è dimostrato essere una buona riserva, Manolas è davvero un ottimo centrale. Su Totti cosa c'è da dire? Credo che meriti un topic a parte l'immenso Capitano.
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 1/10/2014, 18:06     +1   -1




Atletico Madrid-Juve sarà visibile su Canale 5 a partire dalle 20:45 ;)



Juventus, Allegri va sul sicuro. In attacco Tevez e Llorente
Nonostante un tweet carico di entusiasmo ("Partitona di Champions League nella mia città. Siamo forti") di Morata, il tecnico va sul sicuro per l'attacco. Una scelta per l'esperienza anche nel settore difensivo: in campo Caceres ed Evra

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MADRID - Mancano poche ore al "partidazo", come Alvaro Morata ha ribattezzato in un tweet Atletico Madrid-Juventus, l'esame del Vicente Calderon che dirà qual è la dimensione europea dei bianconeri di Massimiliano Allegri: "Partitona di Champions League nella mia città. Siamo forti. Forza Juve!". L'ex madridista sente odore di derby, ma la sua partita comincerà molto probabilmente dalla panchina. Il favorito per giocare al fianco di Tevez è infatti Llorente, più collaudato di Morata in campo internazionale. Sciolto il ballottaggio in attacco, ad Allegri restano due dubbi: chi tra il recuperato Caceres oppure Ogbonna sul centrodestra della difesa a tre e chi tra Evra e Asamoah sulla corsia sinistra. In entrambi i casi il tecnico livornese sembra orientato a premiare l'esperienza, dunque largo a Caceres ed Evra, quest'ultimo alla terza consecutiva da titolare, ma l'ultima decisione verrà presa soltanto durante la riunione tecnica del pomeriggio. Il resto della formazione bianconera è confermato: Bonucci e Chiellini a completare la linea a tre davanti a Buffon, Lichtsteiner a destra e il trio Vidal-Marchisio-Pogba in mezzo al campo.

Di fronte a circa 1.200 tifosi bianconeri, la Juve proverà a mantenere la porta sprangata (è l'unica squadra che non ha ancora subito gol in Champions League, per un totale di 891 minuti senza reti al passivo tra campionato e coppe ) e, possibilmente, a segnare almeno un gol. In poche parole, l'obiettivo è provare a vincere per volare a +6 dai Colchoneros vicecampioni del torneo, come in settimana hanno ripetuto molti juventini (Bonucci, Marchisio, Morata...) esibendo una certa sfrontatezza.

Anche Diego Pablo Simeone ha risolto uno dei grandi dubbi della vigilia: Gabi non sarà della partita, così come Cristian Rodriguez. L'assenza del capitano dell'Atletico ha liberato un posto tra i 18 convocati all'ex granata Cerci che, al pari di Morata, comincerà il suo speciale derby dalla panchina. I Colchoneros dovrebbero schierarsi con il 4-4-2: Juanfran, Miranda, Godin e Ansaldi a protezione di Oblak, Raul Garcia, l'ex Tiago, Koke e Arda Turan in mediana, Griezmann e Mandzukic in attacco. In alternativa "El Cholo" potrebbe optare per il 4-2-3-1, con Mario Suarez (schierato con Tiago davanti alla difesa) al posto di Griezmann e il trio Koke-Raul Garcia-Arda Turan alle spalle di Mandzukic.

Fonte: La Repubblica
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 2/10/2014, 11:12     +1   -1




QUI potete vedere la sintesi di Atletico Madrid-Juventus 1-0 :)



Champions, la Juventus si arrende all' Atletico Madrid
Dopo il convincente esordio contro il Malmoe i bianconeri non ripetono in Spagna l'impresa. Decide un gol di Arda Turan. La squadra di Allegri non ha demeritato ma non è mai riuscita a rendersi pericolosa

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MADRID - La Juve non imita la Roma. Incassa a Madrid una sconfitta-beffa dall'Atletico e rimescola le carte nel proprio girone di Champions dove, dopo due giornate, tutte le squadre hanno 3 punti. L'unica buona notizia della serata, però, paradossalmente, arriva proprio da Malmoe dove gli svedesi hanno fermato a sorpresa l'Olympiacos, potenzialmente i veri rivali dei bianconeri nella corsa qualificazione. E' tutto da rifare ma le chance di passare restano comunque intatte.

JUVE, E' MANCATO L'ATTACCO - Il ko del Calderon lascia l'amaro in bocca. Per oltre un'ora la Juve ha tenuto brillantemente testa ai vicecampioni d'Europa impedendogli di rendersi pericolosi. Purtroppo ha preso gol al secondo tiro in porta a un quarto d'ora dal termine. E a quel punto rimontare è diventato quasi impossibile. L'unico appunto che può essere fatto ai bianconeri è di non essere riusciti a servire a dovere le punte. Centralmente la squadra non ha mai sfondato, sulle fasce ha spinto con scarsa continuità. Si poteva fare di più. E ne è testimonianza l'unico brivido corso da Moyà, arrivato nel finale su una scivolata di Arda Turan che ha rischiato un autogol per cercare di intercettare un cross basso di Lichtsteiner.

ALLEGRI DA' FIDUCIA A CACERES ED EVRA - Allegri per l'occasione è andato sul sicuro preferendo ancora Caceres a Ogbonna in difesa e l'esperienza di Evra al dinamismo di Asamoah sull'out di sinistra. Sul fronte opposto, Simeone, perso Gabi, ha deciso di schierare Koke al fianco di Tiago in mediana con il giovane Saul a sostegno dell'unica punta Mandzukic.

GARA BLOCCATA A CENTROCAMPO - Il duello tra i due centrocampo a cinque ha finito, inevitabilmente, per diventare una sfida a scacchi, con la Juve che ha cercato di tenere i ritmi bassi e l'Atletico che ha invano tentato di metterla in difficoltà con un pressing frenetico quando inconcludente. I bianconeri si sono difesi con ordine, rischiando solo in una circostanza nei primi 45': tutta colpa di Vidal che al 25' si è fatto rubar palla sulla trequarti da Mandzukic che ha calciato di forza da 25 mt senza, però, sorprendere Buffon.

POGBA SPAVENTA MOYA' - Attenta dietro, la Juve davanti non è riuscita a innescare a dovere Tevez e Llorente. Anche per il puntuale lavoro in copertura di Miranda e Godin. Così per arrivare dalle parti di Moyà ha dovuto chiedere una mano a Pogba che con un destro a giro dal limite al 33' ha mancato di poco lo specchio.

ARDA TURAN, FULMINE NEL BUIO - Nella ripresa la musica non è cambiata con le due squadre che hanno continuato ad attaccare a intermittenza ma senza convinzione. Simeone ha cercato di dare ai suoi maggior peso specifico in attacco inserendo Griezmann al posto di Saul ma la Juve ha continuato a chiudere bene tutti i varchi. Almeno fino al 74' quando, come un fulmine a ciel sereno, ha incassato il gol decisivo: su un cross dalla destra di Juanfran, Arda Turan ha anticipato Lichtsteiner e ha infilato il pallone a fil di palo.

JUVE, TROPPI GIALLI INCASSATI - Nel caotico finale, chiuso prima col 4-4-2 (con Pereyra al posto di Caceres) e poi col 4-3-3 (con Morata per Vidal), la Juve si è innervosita e ha finito per incassare solo ammonizioni, altre quattro dopo quelle di Bonucci e Chiellini: a farne le spese sono stati prima Lichtsteiner poi Pogba, quindi i subentrati Morata e Giovinco. Cartellini comprensibili ma evitabili visto che ora alle porte c'è proprio il fondamentale doppio confronto con l'Olympiacos.


ATLETICO MADRID-JUVENTUS 1-0 (0-0).
Atletico Madrid (4-1-4-1): Moya 6, Juanfran 7, Miranda 7.5, Godin 7, Ansaldi 6, Tiago 6, Koke 6.5, Saul 5.5 (7′ st Griezmann 6), Raul Garcia 6, Arda Turan 7.5 (44′ st Siqueira sv), Mandzukic 6 (38′ st Suarez sv). (13 Oblak 24 Gime'nez 22 Cerci 11 Jime'nez). All.: Simeone.
Juventus (3-5-2): Buffon 6, Caceres 6 (32′ st Pereyra sv), Bonucci 5.5, Chiellini 6.5, Lichtsteiner 5.5 (44′ st Giovinco sv), Pogba 6, Marchisio 6, Vidal 5.5 (38′ st Morata sv,), Evra 6, Llorente 5.5, Tevez 5.5. (30 Storari 5 Ogbonna 22 Asamoah 20 Padoin). All.: Allegri.
Arbitro: Brych (Germania) 5.5.
Reti: 30′ st Arda Turan.
Angoli: 4-2 per l'Atletico.
Recupero: 1′ e 4′.
Ammoniti: Bonucci, Chiellini, Morata, Pogba, Ansaldi e Raul Garcia per gioco scorretto, Lichtsteiner per proteste, Giovinco per comportamento non regolamentare

Fonte: La Repubblica


La Juve secondo me ha perso una grande occasione. L'Atletico, che gioca così sempre (non capisco gli juventini che se ne accorgono ora), ieri sera non ha messo in campo la solita intensità. Buona Juve nel primo tempo, ma forse nel momento migliore dei bianconeri è arrivato il gol di Arda Turan e da lì in poi i Colchoneros, senza fare chissà che cosa, hanno legittimato la vittoria. Sono mancati i 3 giocatori più forti della Juve: Tevez, Vidal e Pogba, forse i peggiori in campo. Male anche Lichtsteiner IMHO. Nulla è compromesso nel girone, anzi, visto che sono tutte appaiate a 3 punti. La trasferta in Grecia sarà fondamentale e non si dovrà nemmeno sottovalutare il ritorno con il Malmoe.
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 21/10/2014, 12:33     +1   -1




Roma, Garcia avvisa il Bayern: ''Loro forti, noi saremo in 70 mila''
Rispetto ma nessuna paura, così il tecnico giallorosso alla vigilia della sfida di Champions contro i tedeschi: ''Abbiamo tanta voglia e fame di fare bene. E' una partita che aspetto con gioia, può succedere di tutto''. De Rossi: ''Momento bellissimo, non potrei essere più felice altrove''

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ROMA - Tutto da guadagnare, niente da perdere. Dopo i titoli regalati nella conferenza stampa alla vigilia del match contro il Chievo Verona, Rudi Garcia torna a parlare con i media senza quella presunzione verbale che lo aveva portato ad assicurare la vittoria dello scudetto, ma rispettando un avversario - il Bayern Monaco - che richiede accortezza non solo sul campo ma anche dal punto di vista delle dichiarazioni: "Rispettiamo gli avversari, senza aver paura di nessuno. Domani affronteremo una grande squadra, con grandi giocatori. Noi abbiamo tanta voglia, tanta fame di fare bene e, davanti a 70000 tifosi, avremo una carica in più".

Il ritorno alla vittoria in campionato, arrivato dopo la promessa dello scudetto rivolta da Garcia all'ambiente, non ha però cambiato il ruolo della Roma all'interno del suo girone di Champions League: "Siamo gli outsider - ha spiegato il tecnico francese - Dobbiamo continuare a giocarcela come abbiamo fatto contro il CSKA e il Manchester City. L'obiettivo nostro è quello di smentire i pronostici che ci davano fuori dal girone già dai sorteggi. Vogliamo superare il gruppo e, facendo risultato, potrebbe essere una cosa importante in vista della qualificazione".
Davanti lo scoglio più difficile, il Bayern Monaco (arbitrerà Eriksson): "Sarà una gara di alto livello con un Olimpico pienissimo e aspetto il match con gioia. Avremo i nostri momenti e dovremo sfruttarli". Con gioia, il leitmotiv che accompagna la Roma in Champions sin dall'esordio all'Olimpico contro i russi dello scorso 17 settembre: "Il nostro gioco deve essere questo, la gioia è uno dei parametri. Dobbiamo avere piacere a giocare sul campo come facciamo solitamente, non essere spettatori. Ci sarà anche da essere intelligenti, vedere come vanno le cose, ma l'entusiasmo e la gioia sono l'atteggiamento giusto per affrontare questa gara". Basterà, però, per battere una corazzata che non subisce gol dallo scorso agosto? "Può succedere di tutto, è il bello del calcio. Non è perché il Bayern è il club più potente al mondo che la partita già è decisa. Sarà difficile per noi - continua Garcia - ma faremo di tutto per rendergliela difficile e per prendere punti".

Due gli ex del match. Su tutti Guardiola, che ha passato sei mesi da calciatore nella capitale sviluppando le prime idee tattiche che lo avrebbero poi portato - di lì a poco - ad essere, forse, il migliore allenatore in circolazione. E' d'accordo Rudi Garcia: "E' uno dei più bravi, ha vinto tanti titoli facendo giocare benissimo il Barcellona. Ha scelto una sfida difficilissima perché è andato nel più grande club del mondo che, però, aveva vinto tutto l'anno prima, riuscendo a vincere anche lì. Ha dimostrato che non erano solo i grandi giocatori a far vincere i titoli al Barcellona, ma anche il loro allenatore". Il francese - minuzioso come sempre nella preparazione delle partite - avrà sicuramente studiato la nuova forma che Guardiola ha richiesto alla sua squadra: "Abbiamo rivisto tante partite perché un dettaglio può fare la differenza. Adattarsi sul campo può essere una grande qualità di una squadra: ho la fortuna di avere giocatori intelligenti e di esperienza. A volte devi avere un piano B rispetto alla tua strategia, perché può aiutarti a fare un risultato positivo". Garcia ritroverà poi - da avversario - Mehdi Benatia, l'oggetto della discordia del mercato estivo giallorosso che sarà, con tutte le probabilità, oggetto di un'accoglienza particolarmente calda da parte dei settantamila dell'Olimpico. Garcia, però, non intende perdere la concentrazione: "Benatia è un giocatore del Bayern Monaco, io mi occupo solo di quelli della Roma".

Come Daniele De Rossi, che sarà chiamato a guidare il centrocampo giallorosso davanti agli occhi di Guardiola che, solamente undici anni fa, era un compagno di squadra da cui apprendere le doti del carisma e dell'approccio al lavoro, e agli occhi di tanti tifosi che confidano in una buona prestazione della squadra: "Se giocheremo da Roma, a viso aperto e con coraggio, li renderemo orgogliosi e anche un pareggio non sarà male perché affronteremo un avversario meraviglioso - ha spiegato il centrocampista - Noi andremo in campo per vincere, non per stare tutti dietro la linea della palla e fare la figura dei provinciali. Sono convinto che possiamo passare il turno, siamo una squadra che si esprime sempre bene e giocare con gioia è quello che ci riesce meglio. Abbiamo giocatori alle prime esperienze in Champions ma che hanno comunque disputato competizioni internazionali come il Mondiale. Nessuno andrà in campo per fare brutta figura perché vogliamo passare il turno e possiamo farcela".

Torna dunque il concetto di gioia. La stessa che lo accompagna dall'inizio di stagione e che lo fa essere felice della scelta compiuta in passato nel giurare amore eterno alla sua squadra, rinunciando ad offerte sicuramente più competitive: "Quello che sto vivendo adesso è il momento più alto - continua De Rossi - quello in cui mi sento meglio, affiancato da un allenatore, da giocatori e da una società fortissimi. Non potrei essere più felice altrove. La Champions? E' un brivido particolare, la manifestazione più importante per un calciatore. La Roma negli anni ha sempre avuto una squadra in grado di giocare bene a calcio, a volte anche meglio rispetto a quanto mostrato in campionato". Amarcord: 23 novembre 2010, stadio Olimpico. La Roma sotto di due reti contro il Bayern Monaco va a vincere 3-2 grazie alle reti di Borriello, Totti e proprio De Rossi che ricorda così quella gara: "Le ambizioni sono diverse, giocammo un grande match, in rimonta. Ma loro erano già qualificati, con un atteggiamento un pochino più morbido. Domani sarà una partita, non dico decisiva, ma molto importante. Noi siamo altrettanto forti, se non di più", ha concluso il centrocampista giallorosso che spera di poter riprovare quello stesso tipo di gioia.

Fonte: La Repubblica
 
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YodeII
CAT_IMG Posted on 21/10/2014, 21:08     +1   -1




Mamma mia che botta xD ne usciamo ridimensionati giusto un po'
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 22/10/2014, 13:11     +1   -1




Non l'ho vista.
Mi aspettavo la sconfitta della Roma, ma non di queste proporzioni.
Che batosta ragazzi!
La Roma è stata troppo presuntuosa. Non puoi pensare di giocartela a campo aperto col Bayern, non lo ha fatto nemmeno l'anno scorso Carletto con il Real che ha in squadra ben altri giocatori.
Nulla è compromesso: bisogna battere City in casa e il CSKA per passare.
Ce la si può fare.




Roma-Bayern 1-7, Guardiola dà una lezione a Garcia
I bavaresi imitano la Germania e rifilano ai giallorossi lo stesso punteggio inferto dai campioni del mondo in semifinale al Brasile. Gara senza storia chiusa dopo appena 23': doppietta di Robben e reti di Gotze, Lewandowski, Muller su rigore, Ribery e Shaqiri. Di Gervinho il gol della bandiera. Mai un'italiana così male in casa nelle coppe

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ROMA – Nella serata che avrebbe dovuto quantificare il divario che la separa dalle grandi del pianeta, la Roma esce con le ossa rotte, rimandata, come un novello studente universitario, alla prossima sessione. Il Bayern umilia i giallorossi con un severo 1-7 che fa capire quanta strada per crescere, almeno in Europa, Totti e compagni debbano ancora percorrere.

IL REMAKE DI BRASILE-GERMANIA – E’ sembrata Brasile-Germania, semifinale dell’ultimo mondiale. Stesso andamento, stesso risultato finale. Un 7-1 che, tra l’altro, ha fatto tornare alla mente ai tifosi giallorossi un altro cocente precedente, ben più importante: quello nel ritorno dei quarti di Champions 2007, incassato a Manchester dallo United. Battuto anche un doppio record negativo assoluto: mai una squadra italiana nelle coppe aveva chiuso il primo tempo sotto 0-5 e mai aveva perso con un risultato così ampio fra le mura amiche. Un episodio che, invece, aveva già vissuto Garcia che, corsi e ricorsi storici, aveva rimediato con il suo Lille una batosta per 6-1 a Monaco proprio contro il Bayern andando al riposo sotto di 5 reti. E se pensiamo che la Roma non ne prendeva 7 reti in casa dai tempi del grande Torino (1-7 il 5 ottobre 1947) ecco completato lo scenario da incubo.

GUARDIOLA, LEZIONE A GARCIA – E’ stata la serata di Guardiola che, dopo aver sentito da più parti di essere ormai prossimo ad essere superato dall’arguzia di Garcia, ha rifilato al rivale una vera e propria lezione. Il Bayern è stato più forte della Roma in ogni zona del campo. Non l’ha mai fatta ragionale con un pressing alto e continuo. Non le ha mai dato punti di riferimento cambiando in continuazione modulo e posizioni, l’ha presta costantemente d’infilata con gli inserimenti di centrocampisti e difensori. Garcia ora avrà 16 giorni di tempo per cercare di evitare un’altra brutta figura, stavolta all’Allianz Arena.

GARCIA PERDE ANCHE MAICON – Neppure il tempo di gioire per il recupero di Iturbe che Garcia ha dovuto soluti fare i conti con un nuovo forfait, quello di Maicon, svegliatosi con un piccolo problema al ginoccio. Così a destra si è visto costretto a schierare Torosidis prefendo Yanga-Mbiwa ad Astori nel ruolo di secondo centrale da affiancare al rientrante Manolas. Guardiola ha replicato con uno schieramento a specchio con l’ex di turno (fischiatissimo) Benatia al posto di Dante in difesa e Lahm e Bernat sugli esterni.

ROMA IN CRISI SULLE FASCE – Mossa azzeccata perché proprio sulle fasce il Bayern ha iniziato a fare la differenza fin dalle prime battute mettendo in costante difficoltà la retroguardia giallorossa. Lahm e Bernat hanno spinto come stantuffi sfruttando le sovrapposizioni di Gotze e Robben e la Roma è andata in affanno. I campioni di Germania hanno fatto capire di voler subito spingere sull’acceleratore e dopo appena 9’ sono passati con un magnifico sinistro a giro di Robben.

GERVINHO MANCA IL PARI, IL BAYERN DILAGA – La Roma ha mancato la palla del pari immediatamente dopo con Gervinho (sinistro respinto da Neuer) e si è avvilita. Il Bayern lo ha capito e, con 13’ di calcio-spettacolo, ha infilato per altre quattro volte De Sanctis con Gotze, Lewandowski, ancora Robben e Muller su rigore generosamente concesso dall’arbitro svedese Eriksson per un fallo di mano evidentemente involontario di Manolas su un cross di Bernat.

GERVINHO INTERROMPE L’IMBATTIBILITA’ DI NEUER – Garcia ha provato a cambiare qualcosa inserendo Florenzi e Holebas al posto di Totti e di uno stordito Cole e la Roma, se non altro, ha avuto un sussulto di orgoglio. E dopo aver colpito un palo ed aver sciupato altre due clamorose occasioni a tu per tu con Neuer si è, perlomeno, tolta la soddisfazione di far capitolare dopo 814’ il portierone tedesco con un colpo di testa ravvicinato di Gervinho su un cross dalla sinistra di Nainggolan.

ENTRA RIBERY, IL BAYERN DILAGA – Il Bayern si è arrabbiato e nel finale, complice l’innesto di un altro asso da 90, Ribery, ha riallungato. E’ arrivato prima l’1-6, firmato proprio dal francese su lancio illmintante di Robben e poi l’1-7, realizzato da un altro subentrato Shaqiri, che ha approfittato di un’incertezza di De Sanctis su una conclusione tuitt’altro che irresistibile di Rafinha.

DA MOSCA UNA BELLA NOTIZIA – La Roma, dunque, torna a casa a testa bassa. L’importante ora sarà trarre il giusto insegnamento dalla lezione senza avvilirsi. Dopotutto una buona notizia in questa triste serata per i giallorossi c’è ed arriva da Mosca: il 2-2 con cui il CSKA ha fermato il Manchester City la lascia da sola al secondo posto nel girone, in piena corsa, quindi, per la qualificazione.


ROMA-BAYERN 1-7 (0-5)
Roma (4-3-3); De Sanctis 4, Torosidis 4.5, Yanga-Mbiwa 4, Manolas 4.5, Cole 4 (1′ st Holebas 5.5), Nainggolan 5.5, Pjanic 4.5 (34′ st Ljajic sv), De Rossi 4, Iturbe 4.5, Totti 5 (1′ st Florenzi 5.5), Gervinho 6 (26 Skorupski, 22 Destro, 23 Astori, 32 Paredes). All.: Garcia 4.5.
Bayern (3-4-2-1): Neuer 7.5, Benatia 7, Boateng 7, Alaba 7, Robben 9, Lahm 7.5, Xabi Alonso 7.5, Bernat 7.5, Mueller 7.5 (15′ st Rafinha 7), Goetze 7.5 (34′ st Shaqiri 7), Lewandowski 7.5 (23′ st Ribery 7.5). (29 Zingerle, 4 Dante, 14 Claudio Pizarro, 34 Hojbjerg). All.: Guardiola.
Arbitro: Eriksson (Sve) 5.
Reti: nel pt 9′ e 30′ Robben, 23′ Goetze, 25′ Lewandoswki, 35′ Mueller (rigore); nel st 21′ Gervinho, 33′ Ribery, 35′ Shaqiri.
Angoli: 2-6 per il Bayern.
Recupero: 1′ e 2′.
Ammoniti: Iturbe per simulazione, Torosidis per gioco scorretto, Nainggolan per proteste, Bernat per comportamento antiregolamentare.
Spettatori: 62.292 per un incasso di 3.722.563 euro.

Fonte: La Repubblica
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 22/10/2014, 13:31     +1   -1




QUI le reazioni della stampa tedesca e la visita del Bayern in Vaticano ;)
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 22/10/2014, 19:40     +1   -1




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90 replies since 28/8/2014, 18:14   1577 views
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