Foreste: in 12 anni persa un’area di 1,5 milioni di km²
L’andamento delle foreste nel mondo dal 2000 al 2012 ricavato dall’analisi di 654 mila immagini satellitari
Per compilare la mappa sono stati analizzati 143 miliardi di pixel di 654 mila immagini dei satelliti Landsat. Al termine di questo immane lavoro è stata compilata la più accurata mappa della situazione del foreste nel mondo dal 2000 al 2012. Alla ricerca, che è stata pubblicata il 15 novembre sulla rivista Science, hanno partecipato scienziati dell’Università del Maryland, Google, la State University di New York, il Centro di ricercaWoods Hole, il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) e la South Dakota State University. Chiave di tutta la ricerca, però, è stato l’aiuto di Google Earth, che ha riprodotto nella «nuvola» Google i modelli matematici sviluppati all’Università del Maryland per analizzare i dati dei Landsat.
I DATI - È emersa la perdita di una superficie forestata pari a 2.300.000 chilometri quadrati. La parziale buona notizia è che in un’area di 800 mila km² sono cresciuti nuovi boschi. Ma nel mondo ci sono quindi 1,5 milioni di km² di foreste in meno. In dodici anni è sparita un’area boschiva grande quanto cinque volte l’Italia
RISULTATO - Dalla mappa si evidenzia che le maggiori perdite di foreste sono avvenute alle alte latitudini, in particolare in Alaska, Canada e nella Siberia orientale. Altre perdite considerevoli si sono verificate ai margini meridionali dell’Amazzonia, nelle foreste tropicali di Sumatra e del Borneo tra Indonesia e Malaysia, in Australia sud-occidentale. Per contro i maggiori incrementi forestali sono stati registrati negli Stati Uniti sud-orientali e in Cile. In Europa le foreste nei primi dodici anni del XXI secolo sono rimaste sostanzialmente invariate: perdite in Francia (Aquitania) e recuperi in Portogallo.
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Fonte:
Corriere della SeraEdited by Giains - 1/8/2016, 15:23