7 cose che forse non sapevi sugli arcobaleni
Per esempio, si vedono anche di notte e... ognuno vede il "suo" personale. Queste e altre stranezze su uno dei più spettacolari fenomeni ottici dell'atmosfera.
Un arcobaleno nei cieli dell'Isola di Harris, nelle Ebridi, in Scozia. Photo © Lee Frost/Robert Harding World Imagery/Corbis
Si formano quando i raggi del Sole attraversano la miriade di goccioline d'acqua sospese nell'aria dopo un temporale (o vicino a una cascata) e appaiono come uno spettro di luce quasi continua, con le tradizionali "sette bande" colorate.
Ma se pensate di aver imparato tutto quello che c'è da sapere sugli arcobaleni tra i banchi di scuola probabilmente vi sbagliate. Questo fenomeno ottico e meteorologico, un tempo considerato alla stregua di un segnale divino, non smette mai di stupirci. Ecco altre 7 curiosità sugli archi di luce che forse finora vi erano sfuggite.
1. Difficilmente ne vedrai uno a mezzogiorno. Gli arcobaleni sono più facili da vedere al mattino e nel tardo pomeriggio, e non è un caso: affinché la rifrazione avvenga correttamente, i raggi solari devono colpire le gocce d'acqua con un'inclinazione di circa 42 gradi. Se il Sole si trova a un'altezza maggiore, come in genere avviene nel momento in cui è più alto sopra alle nostre teste, purtroppo ci perderemo lo spettacolo.
2. Potresti vederne uno anche di notte. In questo caso, però, a generare il fenomeno non è la luce solare, ma quella della Luna (si parla allora di arcobaleni lunari). Questi archi di luce si formano di rado, solo nelle notti terse in cui la luce lunare è particolarmente intensa. Ma poiché il nostro occhio non è in grado di identificare i colori al buio, ci appariranno come semplici archi bianchi (bianchi sono anche i cosidetti arcobaleni di nebbia: clicca sulla fotogallery per vederne uno).
3. Due persone non vedono mai lo stesso arcobaleno. Neanche assistendo allo stesso spettacolo fianco a fianco voi e la vostra dolce metà osserverete il medesimo fenomeno. In primo luogo, perché le gocce d'acqua che lo generano sono in costante movimento; poi, perché l'arcobaleno è un arco di cerchio il cui centro si trova sulla linea ipotetica che congiunge il Sole agli occhi dell'osservatore. E gli occhi di due persone non possono occupare la stessa posizione nello stesso momento.
4. Non potrai mai raggiungere la fine di un arcobaleno. Secondo una leggenda irlandese, alla fine di ogni arcobaleno si trova una pentola piena d'oro. Peccato che non vedremo mai l'estremità di questi archi colorati: quando ci spostiamo si sposta anche l'arcobaleno che i nostri occhi vedono, che si forma a una distanza e secondo un'angolazione specifica rispetto all'osservatore.
5. Non potrai mai distinguere tutti i colori di un arcobaleno. Anche se la teoria "classica" prevede solo 7 colori (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto) ogni arcobaleno è di fatto costituito da uno spettro continuo di colori. I nostri occhi ne potrebbero percepire circa un milione, ma tutte queste sfumature si fondono in 7 colori principali quando ne vediamo uno.
6. Potrebbe capitarti di vedere un arcobaleno doppio, triplo e addirittura quadruplo. Non avresti le traveggole, si tratta di fenomeni causati dalla doppia (nel caso del secondario) riflessione dei raggi rifratti dalle gocce d'acqua. Più raramente può capitare di avvistare un terzo, o un quarto (ma i casi si contano sulla punta delle dita!) arcobaleno, ma questi sono posti generalmente dallo stesso lato del Sole, pertanto è molto più difficile osservarli.
7. Puoi far scomparire un arcobaleno. Non si capisce perché dovresti, ma è possibile, con l'aiuto di un paio di occhiali da sole polarizzati: questi sono infatti rivestiti con un sottile strato di molecole allineate verticalmente, che bloccano la luce riflessa da piscine e altre superfici piatte (polarizzata invece orizzontalmente), prevenendo il riverbero. In questo modo viene bloccata anche la luce degli arcobaleni, come si vede in questo video:
Fonte:
Focus