Ciao Blossom e grazie per il tuo intervento
Anche per Ladies e Men, in effetti, il risultato era altamente prevedibile, visto che c'erano solo alcuni nomi da podio.
Quest'anno le ragazze erano 41
, per la maggioranza ragazze europee di media/bassa classifica in quelle che sono le competizioni internazionali maggiori. Qui si sono date tutte onestamente molto da fare, con grande impegno. Il Free però sembrava maledetto: fino al quinto (penultimo) gruppo compreso, molte atlete sono cadute, alcune anche due o tre volte, e comunque i programmi erano pieni di salti poppati e/o esecuzioni così-così.
Solo l'ultimo gruppo ha veramente risollevato le sorti della gara: da Bradie Tennel (terzo Free) alla diciannovenne Yura Matsuda, entrambe con TBV oltre i 61 punti, Liza Tuktamisheva penalizzata da un erroraccio iniziale (Lutz semplice) ma che si è poi ripresa con grinta, Carolina con tutta la sua grazia e il suo pattinaggio bellissimo, che compensa il livello tecnico inferiore alle altre, Wakaba con la combinazione di elevato livello tecnico e la grazia e l'attenzione ai dettagli tipica del Team Japan e poi la vincitrice Alina, con una preparazione tecnica stratosferica.
La vittoria di Alina Zagitova era nell'aria e solo la giapponese Higuchi poteva impensierirla. Wakaha avrebbe anche potuto farcela, visto l'errore di Alina nello Short che l'aveva costretta al terzo posto, se anche lei avesse avuto come Alina tutti i salti nella seconda metà, come è ormai lo stile dell'allenatrice Eteri.
Personalmente trovo questo tipo di programmi "sbilanciati", non so come spiegarmi meglio. Tutto è concentrato nella seconda parte, un salto dopo l'altro, in pratica, senza l'ampio momento tecnico/artistico della sequenza di passi e della sequenza coreografica ad armonizzare il tutto.
Carolina ha sfoderato tutta la sua esperienza e maturità artistica e questo le ha permesso di tamponare con i PCS il tecnico decisamente inferiore e un'esecuzione non precisa. Come sempre, è una delizia vederla pattinare
riempie con grazia, eleganza e sensibilità ogni momento delle musiche.
Tutti i programmi dell'ultimo gruppo Free mi sono piaciuti molto. Alla fine ero praticamente senza voce
Anche nei ragazzi i ruoli erano già scritti, praticamente, ma questo non ha impedito agli atleti di esprimersi al meglio. Nello Short, l'estrazione ha messo Deniss Vasiljiev, Shoma e Jason Brown nello stesso gruppo, il quinto. Il mio cuore ha faticato a reggere tante emozioni, tre prediletti insieme
E ancora peggio nel Free, dove Jason è sceso subito dopo Shoma.
Shoma.... mi ha impressionato ancora di più rispetto all'anno scorso (nel 2016 avevo visto solo il Free). Mi sorprende vedere una maturità espressiva di tale forza in un ragazzo che, causa statura e viso ancora delicato, sembra un bambino spaesato quando scende sul ghiaccio. Ma in mezzo secondo si trasforma e diventa un gigante. Nello Short ad un certo punto si ferma sul lato lungo, vicino alla balaustra. Purtroppo al LT non c'erano telecamere, ma tutti abbiamo potuto ammirare il suo sguardo, l'intensa concentrazione del viso. Spero che nelle prossime gare questo momento sia ben inquadrato. Stesso intenso coinvolgimento nel Free. E poi la tecnica.... 2 quadrupli nello Short e 5 nel Free e di nuovo oltre i 100 punti nello Short e abbondantemente oltre i 300 nel totale. Sono pochi i Men che lotteranno "alla pari" per l'oro olimpico e Shoma è tra questi. E' ormai una certezza per il pattinaggio giapponese e tantissimi i giornalisti nipponici, con cameramen e fotografi al seguito, che seguivano il loro campione nazionale.
Jason è stato magnificamente divino. Non ho altre parole, non ci riesco. Niente quadrupli e nel Free qualche imperfezione di troppo, ma quello che fa sul piano artistico è impressionante. Personalmente avrei dato a Jason PCS più alti rispetto a Shoma, l'incanto di due programmi così diversi (scanzonato lo Short, delicato il Free) eppure così intensamente interpretati mi ha coinvolta moltissimo.
Deniss mi è piaciuto molto nello Short ma il Free è andato meno bene, ci sono stati errori nell'esecuzione, ma è la prima gara, man mano lo intepreterà sempre meglio. Entrambi hanno una forte impronta "Lambiellana" e Stéphane era fantastico a bordo pista, si piegava tutto su un lato, con la parte superiore del corpo quasi orizzontale e parallela alla balustra
per seguire meglio trottole e passi.
Brendan Kerry ha imparato a pattinare dalla stagione scorsa; il salto di qualità è stato notevole, per me che lo avevo visto anche nelle passate edizioni (quasi sempre a terra). Ora salta i quadrupli, la tecnica è migliorata tantissimo ma manca nella parte artistica, in quella che dovrebbe essere la parte di coinvolgimento del pubblico. Almeno così è come la vedo io.
La sorpresa graditissima è stata Matteo Rizzo. Sceso nell'ultimo gruppo dello Short, quando ormai l'attenzione del pubblico era quasi svanita, mi ha sorpreso con un programma solido e tecnicamente di ottimo livello, considerata l'assenza di quadrupli, tanto che si è conquistato il sesto posto e quindi la discesa nell'ultimo gruppo del Free. E qui è stato straordinario, semplicemente. Ha saggiamente evitato tentativi di quadrupli e si è concentrato al massimo per eseguire tutto bene. Due 3A per la prima volta in programma ed entrambi ben fatti. Al termine dell'ultimo salto si lascia andare ad un gesto di esultanza con le mani. I suoi compagni dell'Ice Lab esultano e il pubblico si lascia coinvolgere dall'entusiasmo. Terzo Free dopo Shoma e Jason
lasciandosi dietro nomi ben più quotati.
E dopo avervi annoiati con la descrizione delle gare dal mio punto di vista... un po' di off-ice
Mercoledì pomeriggio - practice maschile appena terminata quando sono arrivata, ma ho fatto in tempo a vedere qualche atleta mentre gironzolava ancora nell'atrio o se ne andava via.
Alexander Majorov SWE (adoro i suoi calzoncini da spiaggia
)
Deniss e Stéphane. (questa non è mia, courtesy di @AnnaRolla, la mia amica pattinosa
)
Practice Coppie - la mia amica mi sussurra "hai visto chi c'è dietro?" - mi volto e mi viene un coccolone... sì è proprio lui, l'affascinante
Robin Szolkowy
Gentilissimo, si è stupito che volessi solo lui in foto. Alla mia spiegazione che mi sento troppo brutta per le foto, non ha voluto sentire ragioni e ha insistito perchè mi sedessi accanto a lui. Quindi ho anche una foto con il fascinosisssssssssssssssssssssssimo Robin (e non sono neppure venuta una cozza come al solito, sarà la magia del suo sorriso, ma qui mi sono tolta perchè non voglio spaventarvi)
I cuccioli Nazarova/Nikitin in attesa del loro turno di practice. Ho spiegato che nel nostro piccolo Forum abbiamo un thread dedicato a loro e seguiamo la loro carriera, postando video, foto e articoli da giornali. Sono stati molto contenti e ringraziano tutto il Forum per il sostegno.
Queste sono dei giorni successivi
La Coppia russa Zalbiiako/Enbert. Per chi non lo sapesse, lei è attualmente la ragazza di Misha Ge
Ottima scelta!! La foto da cellulare non rende la bellezza del loro occhi: Alexander ha occhi azzurro ghiaccio mentre quelli di Natalia sono verde scuro con tante sfumature.
Il norvegese Sondre Oddvoll Boe - anche i suoi occhi sono molto splendenti ed ha un bel sorriso simpatico.
Una coppia di Ice Dance che mi è sempre piaciuta tanto, anche se questa volta non è andata troppo bene. I finlandesi Cecilia TÖRN / Jussiville PARTANEN. Alle spalle spunta il nostro grande Maurizio Margaglio, loro allenatore.
Non è andata per niente bene al nostro Ivan Righini, troppi errori in entrambi i programmi. Sembra si sia giustificato dicendo che non ha ancora completato la preparazione.... peccato però che gli altri fossero già molto avanti e la stagione è uguale per tutti (e non sto parlando solo dei medagliati)
Ed ecco Matteo RIzzo, che mi ha anche autografato la bandiera italiana!! Sguardo soddisfatto e sicuramente ha di che essere orgoglioso. E' stato bravissimo e non si è lasciato intimidire dai nomi "famosi". Sullo sfondo, un pattinatore "mignon": l'australiano Ming (al quale ho chiesto l'autografo mentre era in coda al bar ottenendo anche un sorriso sfolgorante e simpaticissimo)
Alina Zagitova (anche questa foto è courtesy della mia amica pattinosa)
Yura Matsuda, Wakaba Higuhi e Hiroaki Sato tra il pubblico
Shoma preso "di straforo" - era stanco ed aveva appena finito di posare per decine e decine di foto con fan. Non me la sono sentita di disturbarlo ulteriormente
E questo è il mio personale "Lombardia Trophy": la bandiera giapponese autografata da (nell'ordine sinistra alto, sinistra basso, destra alto, destra centro) Shoma Uno, Hiroaki Sato, Yura Matsuda e Wakaba Higuchi.
Avevo già raccolto gli autografi di Hiroaki, Yura e Wakaba durante vari momenti di relax al bar. Mancava Shoma. Durante l'ultimo rifacimento ghiaccio della Ice Dance, un'altra amica pattinosa (una signora giapponese carinissima che ha condiviso con me questi giorni) è rientrata di corsa nel rink "Vieni, vieni, c'è Shoma al bar che firma autografi e posa per le foto. Prendi la bandiera, prendi la bandiera" - anche lei ha afferrato la sua e siamo schizzate via. Shoma era praticamente assediato
Ho solo chiesto l'autografo, non ho insistito oltre e l'ho ringraziato. E' stato comunque come sempre molto gentile e sorridente, pieno di inchini.
Mentre l'amica giapponese mi scattava la foto, io continuavo a strillare "Yatta!!!" che in giapponese significa "è fatta, ci sono riuscita", per la gioia e il divertimento di tante signore nipponiche intorno, che mi sorridevano contente.
Solo quando ho editato la foto per tagliarmi via, mi sono accorta che tengo la bandiera al contrario!!! Se guardate la firma di Shoma in alto a sinistra noterete che le lettere JPN sono al contrario
ero proprio nel pallone
Mamma mia che post lunghissimo!!! scusatemi tanto!!! e a dire la verità mancano un paio di simpatici aneddoti... ma adesso non posso.....