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[Calcio] - Qualificazioni Euro 2016, Giornata per giornata, Commenti, News

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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 16/11/2014, 11:56     +1   -1




QUI la notizia relativa al primo storico punto di San Marino nelle qualificazioni per Mondiali/Europei :B):



Nazionale, torna il sereno a Milano. Italia-Croazia si gioca regolarmente
Il terreno di gioco ha perfettamente drenato l'abbondante acqua caduta nella giornata di ieri, via libera al match in programma questa sera al Meazza (diretta repubblica.it dalle 20:45). Conte: ''Maggiore attenzione sugli infortuni. Balotelli? Le valutazioni me le tengo per me, ma ora basta''

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MILANO - Si giocherà regolarmente Italia-Croazia, match delle qualificazioni a Euro 2016 in programma questa sera al Meazza. A Milano è spuntato un timido sole che ha cancellato i dubbi nati dopo la forte pioggia di ieri sera. Il sopralluogo effettuato stamani sul terreno di San Siro ha confermato le previsioni dei responsabili dello stadio: il terreno ha perfettamente drenato l'acqua. L'ipotesi di rinvio avanzata dal ct croato Kovac, non ha dunque al momento motivo di esistere. Anche le vie di accesso allo Stadio Meazza sono libere dall'acqua per l'eccesso dei 63mila spettatori previsti, anzi restano ancora biglietti disponibili e l'affluenza potrebbe anche essere maggiore. Intanto, la Federcalcio resta in contatto con le autorità di Genova per monitorare la complessa situazione del capoluogo ligure dopo l'alluvione in vista di Italia-Albania di martedì.

CONTE: ''MAGGIORE ATTENZIONE SU INFORTUNI'' - "Le valutazioni su Balotelli me le tengo per me. Sono le stesse per Cerci. Ma ora basta". E' secca la risposta di Antonio Conte sul ritorno a casa dell'attaccante azzurro a poche ore da Italia-Croazia. "La questione degli infortuni - ha aggiunto il ct nell'intervista pregara alla Rai, parlando del ritorno a casa di Verratti e Balotelli - effettivamente c'è: sono troppi. Ne ho parlato con Castellaci, la prossima volta staremo più attenti, e non faremo certe convocazioni".

Fonte: La Repubblica
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 17/11/2014, 14:51     +1   -1




La partita è stata talmente povera di contenuti che risulta difficile parlarne.
Tuttavia, avendolo vissuto in prima persona, l'organizzazione della partita di ieri ha messo in luce tutte le problematiche di questo paese sempre più alla deriva.
I croati non dovevano essere in quel settore, sono stati fatti entrare per evitare problemi di ordine pubblico.
Gli italiani che dovevano essere lì sono stati spostati in Curva Sud dove molti erano in piedi pur avendo pagato il biglietto.
Vergognoso.




Italia-Croazia 1-1, Perisic impedisce la fuga agli azzurri
Primo mezzo passo falso della squadra di Conte, apparsa in difficoltà, anche per colpa delle tante assenze, contro la nazionale di Kovac. Succede tutto nei primi minuti: a Candreva replica l'esterno del Wolfsburg che sfrutta un'incertezza di Buffon. Gara sospesa per 15' per intemperanze dei tifosi croati, diciassette arresti

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MILANO – La Croazia resta tabù per l'Italia che continua a non batterla dal '42. Costringe Conte al primo mezzo passo falso sulla panchina della nazionale e impedisce agli azzurri di andare in fuga nel proprio girone di qualificazione agli Europei. L'1-1 rimescola le carte visto che con la vittoria in Azerbaigian la Norvegia si è rifatta sotto, tornando a un solo punto dalla vetta.

UN PUNTO CHE STA STRETTO ALLA CROAZIA - Il punto alla fine va comunque accettato di buon grado vista l'ottima partita della formazione di Kovac che, alla fine, avrebbe meritato anche qualcosa di più, sia per quando fatto vedere sotto il profilo del gioco che sul piano delle mere occasioni create. Conte può recriminare solo per le tante fondamentali assenze. Ha capito di non poter riuscire a ottenere un risultato migliore e, in corso d'opera, ha fatto di necessità virtù varando per la prima volta la difesa a quattro proprio per arginare meglio i tanti affondi, sempre più temibili, della Croazia.

BENE CANDREVA, DELUDE BUFFON - L'Italia stavolta ha deluso sul piano del gioco. Senza Pirlo e Verratti è mancata sul piano del fosforo adattandosi a una prova esclusivamente di corsa e ripartenza che, considerate le non ottimali condizioni atletiche di alcuni giocatori, è riuscita solo ad intermittenza. Bene Candreva, sicuramente tra i più dinamici e propositivi, lodevole El Shaarawy che quando è entrato ha dato agli azzurri la scossa necessaria per tirarsi fuori dall'assedio sempre più insistente degli avversari. Ha deluso Buffon, incappato in una serata storta, ma non hanno brillato neppure De Rossi, Marchisio e l'esordiente Soriano, spesso messi in mezzo dai più talentuosi Rakitic, Perisic, Brozovic e Kovacic bravi, con l'aiuto degli stantuffi Srna e Pranijc a guadagnarsi la costante superiorità numerica in mediana.

ITALIA RIMANEGGIATA - Costretto a rinunciare contemporaneamente a Bonucci, squalificato, e agli infortunati Astori e Ogbonna, Conte si è visto costretto a modificare la difesa chiedendo a Darmian il sacrificio di fare il centrale e a Ranocchia quello di recitare il ruolo di libero. A centrocampo, poi, vista l'assenza di Pirlo, Verratti e Florenzi, ha riproposto De Rossi in cabina di regia con Candreva interno e De Sciglio e Pasqual sulle fasce. Kovac ha risposto rispolverando l'undici tipo con Perisic e Olic preferiti a Kovacic e Kramaric nel duttile 4-2-3-1 di base.

CANDREVA GELA LA CROAZIA - L'Italia si è fatta sorprendere dalla partenza forte dei rivali e ha rischiato di andare sotto sulle conclusioni di Rakitic, Mandzukic, Vida e Modric. Salvatasi in qualche modo, la squadra azzurra è stata brava a replicare passando al primo affondo (11'): Zaza ha lavorato un bel pallone al limite e ha smarcato ai 22 mt Candreva che con una rasoiata a fil di palo ha bucato Subasic.

PAPERA DI BUFFON, PERISIC RINGRAZIA - La Croazia non s'è abbattuta e dopo appena 4' ha pareggiato, con la complicità di Buffon: il portiere azzurro si è fatto sorprendere da un tiro forte ma centrale di Perisic dalla sinistra che gli è passato sotto al corpo. I contemporanei infortuni di Modric e Pasqual hanno costretto i due tecnici a ridisegnare le squadre prima della mezz'ora: Kovac ha deciso di abbassare Rakitic spedendo l'interista Kovacic a fare il trequartista mentre Conte ha fatto entrare Soriano mettendo Candreva a destra e dirottando De Sciglio sulla corsia opposta.

RANOCCHIA SALVA LA PORTA AZZURRA - L'Italia ha continuato a faticare a fare gioco e ha rischiato di andare sotto prima dell'intervallo: su una nuova incertezza di Buffon, che pressato da Mandzukic ha respinto corto un cross dalla sinistra di Perisic, Ranocchia è stato bravo a farsi trovare al posto giusto, sventando sulla linea un colpo di testa di Olic a porta vuota.

CONTE VARA IL 4-4-1-1 - Nella ripresa una conclusione da fuori di Zaza, che ha impegnato a terra Subasic, ha illuso i 65mila del Meazza che per mezz'ora, invece, hanno visto gli azzurri rinchiudersi nella propria trequarti, schiacciati dalle manovre avvolgenti della Croazia. Conte ha varato il 4-4-1-1 inserendo El Shaarawy, abbassando De Sciglio e mettendo Marchisio a sostegno di Zaza e l'Italia, se non altro, si è difesa meglio.

EL SHAARAWY RIANIMA L'ITALIA - La Croazia ha impensierito Buffon solo con Kovacic e Rakitic poi, per fortuna, si è fatta coinvolgere dal lancio di fumogeni dei propri sostenitori che hanno costretto l'arbitro Kuipers al 76' a interrompere per un quarto d'ora la partita e mandare tutti negli spogliatoi. Al rientro l'Italia ha avuto più coraggio e solo l'attenta prova di Vida e Corluka hanno impedito a El Shaarawy di diventare protagonista con quattro conclusioni da fuori che avrebbero meritato maggior fortuna. Nel finale la Croazia si è risvegliata e ha di nuovo fatto correre un brivido a Buffon con un diagonale dal limite di Perisic che ha lambito il palo.

TIFOSI CROATI PROTAGONISTI NEGATIVI - A margine della gara non si può non rimarcare il pessimo comportamento di alcuni tifosi croati che hanno rischiato di far perdere a tavolino la propria nazionale. Già protagonisti negativi nel pomeriggio per le vie di Milano, hanno dato un pessimo spettacolo anche sulle tribune prima fischiando l'inno di Mameli (fischi, per la verità, ricambiati anche da alcuni tifosi italiani al momento dell'inno croato) e poi con un doppio, pericoloso lancio di fumogeni, sia in campo (dopo il gol di Perisic e al 75') che sugli spalti. C'è voluto un pizzico di buon senso e il pronto intervento delle forze dell'ordine per far riprendere la partita. Ma a questo punto il rischio che la Uefa sanzioni la Croazia condannandola a giocare almeno una gara a porte chiuse è davvero alto.

DICIASSETTE ARRESTI. Dopo la partita, alcuni tifosi croati sono stati bloccati dalla polizia nei pressi dello stadio Meazza, per aver lanciato fumogeni e altri oggetti alle forze dell'ordine, che hanno successivamente deciso per l'arresto di diciassette persone.


ITALIA-CROAZIA 1-1 (1-1)
Italia (3-5-2): Buffon 5, Darmian 5, Ranocchia 6, Chiellini 6, De Sciglio 5.5, Candreva 7, De Rossi 5.5, Marchisio 5.5, Pasqual 5 (28′ pt Soriano 5), Zaza 6 (18′ st Pellè 6), Immobile 6 (7′ st El Shaarawy 6.5) (12 Sirigu, 22 Perin, 4 Moretti, 5 Rugani, 18 Parolo, 15 Bonaventura, 19 Bertolacci, 11 Cerci, 10 Giovinco). All.: Conte.
Croazia (4-2-3-1): Subasic 6, Srna 6.5, Corluka 6.5, Vida 7, Pranijc 6.5, Modric 6.5 (28′ pt Kovacic 6.5), Brozovic 6.5 (38′ st Badelj sv), Perisic 7.5, Rakitic 7, Olic 6.5 (23′ st Kramaric sv), Mandzukic 6.5 (1 Vargic, 12 Kalinic, 2 Vrsaljko, 6 Lovren, 8 Halilovic, 13 Cop, 15 Jedvaj, 16 Sharbini, 22 Leovac). All.: Kovac. Arbitro: Kuipers (Ola) 7.
Reti: nel pt 11′ Candreva, 15′ Perisic.
Angoli: 5 a 0 per la Croazia.
Ammoniti: Kovacic, Immobile, Perisic per gioco falloso
Recupero: 4′ e 3′.
Spettatori: 63.122 spettatori per 976.170 euro di incasso.
Note: Dopo il gol dell'1-1 la partita è ripresa con 2′ di ritardo per il lancio di fumogeni e petardi in campo da parte dei tifosi croati. Per lo stesso motivo la partita è stata sospesa al 30′ della ripresa per oltre 10′, mentre nella curva da dove provenivano i fumogeni si verificavano scontri fra polizia e tifosi croati.

Fonte: La Repubblica


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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 29/3/2015, 13:56     +1   -1




Bulgaria-Italia 2-2, l'oriundo Eder salva gli azzurri
Dopo le polemiche tra Conte e la Juve e quelle relative alla convocazione degli oriundi, proprio uno di questi - l'attaccante sampdoriano - regala il 2-2 a Sofia. Azzurri avanti con una autorete di Minev, poi sorpasso dei padroni di casa (Popov e Micanski) prima del pareggio nel finale

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SOFIA – La Bulgaria resta tabù per l’Italia che anche al 6° tentativo della propria storia non riesce a portare via l’intera posta da Sofia e si deve accontentare di un punto strappato coi denti nel finale. Finisce 2-2 come due anni fa, un risultato che costa agli azzurri il 1° posto nel girone, conservato da stasera in solitario dalla Croazia. L’unica consolazione per Conte è che la Norvegia ha perso e il vantaggio sul 3° posto è salito a 2 punti. Ma visto che il 12 giugno ci sarà da affrontare la trasferta in Croazia, per di più senza gli squalificati Darmian e Immobile, è una consolazione piuttosto magra.

EDER, ESORDIO CON I FIOCCHI – A salvare l’Italia da una pericolosa sconfitta che avrebbe rimescolato le carte del girone ha pensato Eder. L’attaccante della Samp, divenuto il 43° oriundo a vestire la maglia della Nazionale, ha tolto le castagne dal fuoco al ct azzurro inventandosi all’esordio una magia al primo pallone giocabile. Un gol che spegne forse in maniera definitiva tutte le polemiche seguenti alle convocazione in nazionale dei calciatori oriundi, ma che non copre le tante difficoltà incontrate dalla squadra contro una Bulgaria volenterosa, rivelatasi piena di lacuna in difesa.

UN’ITALIA CON POCHE IDEE – Non si può, infatti dimenticare che dal 17’, momento del 2-1 dei padroni di casa, fino all’83’ gli azzurri sono riusciti a impensierire Mihaylov solo con un tiro centrale da fuori di Immobile. Davvero troppo poco. E non si può certo dare esclusivamente la colpa a un campo reso viscido dalla pioggia che non ha consentito a Verratti e compagni di trovare la giusta misura per innescare le imbucate in area, marchio di fabbrica del gioco di Conte.

CONTE STRAVOLGE IL CENTROCAMPO – Lasciati a casa De Sciglio e De Rossi e persi per infortunio Marchisio e Pasqual, il ct azzurro ha stravolto completamente il centrocampo visto nell’ultima apparizione ufficiale, contro la stessa Croazia. Sulle fasce ha lanciato Darmian e Antonelli, in cabina di regia ha lanciato Verratti mentre ai suoi fianchi ha schierato Candreva, unico reduce della sfida di Milano, e Bertolacci. In compenso in difesa ha riproposto il trio della sua Juve dei record con Barzagli e Bonucci al fianco di Chiellini mentre in attacco ha confermato il duo Zaza-Immobile.

UN’AUTORETE ILLUDE GLI AZZURRI – L’Italia è partita fortissimo e, dopo aver sfiorato il vantaggio dopo appena 20” con Immobile, è passata (3’): su un cross dalla sinistra di Bertolacci, Mihaylov ha smanacciato il pallone mandandolo sul petto di Minev che, nel tentativo di anticipare Zaza, ha infilato la propria porta.

POPOV-MICANSKI, MICIDIALE UNO-DUE – E’ sembrato il preludio a una serata trionfale e, invece, nel giro di appena 6’, la Bulgaria ha clamorosamente ribaltato la situazione. Tutto merito di Popov che prima (11’) ha centrato l’angolo con un gran destro dai 25 mt e poi (17’) ha dato il via alla ripartenza vincente, smarcando in area sulla destra Milanov, bravo a mettere sulla testa di Micanski la palla del 2-1.

IMMOBILE MANCA IL 2-2, TRAVERSA DI POPOV – L’Italia non si è disunita ma appena 2’ dopo ha fallito clamorosamente il pari con Immobile che, su punizione dalla trequarti sinistra di Verratti non ha clamorosamente trovato lo specchio in tuffo di testa da due passi. La Bulgaria ha capito di doversi chiudere meglio e ha arretrato il baricentro. Ma non ha mai rinunciato a contrattaccare. E proprio in una ripartenza,
infatti, si è guadagnata una punizione dai 25 mt che Popov ha spedito sulla parte alta della traversa, impensierendo ancora Sirigu.

EDER PAREGGIA, GABBIADINI SFIORA IL 2-3 – Nella ripresa l’Italia ha provato a cambiare passo ma ha dovuto fare i conti con spazi sempre più ristretti. Mihaylov ha ringraziato gli attenti compagni che, fino al 68’, quando ha dovuto respingere un tiro da fuori di Immobile, gli hanno consentito di restare inoperoso. Conte ha deciso di giocarsi il tutto per tutto varando il 3-4-3 con Eder e Gabbiadini al fianco di Immobile e la mossa lo ha premiato. Il primo ha tirato fuori dal cilindro il 2-2 all’83’, il secondo ha sfiorato di un nulla il gol vittoria, 3’ dopo, con un sinistro in girata che ha lambito il palo a Mihaylov battuto. Il ct conserva, così l’imbattibilità ma non può sorridere. La strada verso la qualificazione è ancora lunga.


BULGARIA-ITALIA 2-2 (2-1)
Bulgaria (4-2-3-1): Mihailov 5.5, Manolev 7, Bodurov 6.5, A. Aleksandrov 6, V. Minev 5, Djakov 6.5, Gadjev 6, Milanov 6 (43′ st Vasilyev sv), Popov 7 (39′ st Schevcev sv), M. Aleksandrov 6, Micanski 6.5 (28′ st Bojnov sv) (12 Mitrev, 1 Stoyanov, 3 Stoychev, 2 Bandalovski, 22 R. Vasilyev, 14 Malinov, 15 Cochev, 20 Tonev). All. Petev.
Italia (3-5-2): Sirigu 6, Barzagli 5.5, Bonucci 5, Chiellini 6, Darmian 5.5, Candreva 6.5, Verratti 6, Bertolacci 6.5 (26′ st Soriano 6), Antonelli 6 (32′ st Gabbiadini sv), Zaza 6 (13′ st Eder 7), Immobile 5.5 (18 Marchetti, 2 Moretti, 13 Ranocchia, 16 Parolo, 14 Valdifiori, 11 Cerci, 20 Pelle’, 23 Vazquez). All. Conte.
Arbitro: Skomina (Slo) 6.5.
Reti: nel pt 3′ autogol Minev, 11′ Popov, 17′ Mitzanski; nel st 37′ Eder.
Angoli: 15-1 per l’Italia.
Recupero: 1′ e 4′.
Ammoniti: Djakov, Soriano e Darmian per gioco falloso, Immobile per simulazione.
Spettatori: 8.000.

Fonte: La Repubblica
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 13/6/2015, 13:13     +1   -1




Croazia-Italia 1-1, Candreva replica a Mandzukic: il pari dopo la beffa
Gli azzurri strappano un buon pari a Spalato. Succede tutto nel primo tempo: Buffon para un rigore all'attaccante croato che, pochi minuti dopo, si rifà segnando immediatamente dopo un gol regolare annullato ad El Shaarawy. Candreva pareggia dal dischetto

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SPALATO – Aveva detto alla vigilia che non avrebbe firmato per un pari. Alla fine, invece, il pari dell’Italia in Croazia va più che bene a Conte che strappa un 1-1 prezioso soprattutto se combinato con lo 0-0 interno della Norvegia con l’Azerbaigian. Due risultati che lasciano immutata la classifica ai vertici del girone di qualificazione a Euro 2016 e consentono agli azzurri di conservare 2 punti di vantaggio sugli scandinavi, con una gara in meno da disputare. E non è poco.

UN’ITALIA CON PERSONALITA’ – Nel gelo del deserto stadio Poljud, si è vista una buona Italia: ha giocato con personalità, raddrizzando con orgoglio una situazione che si era fatta psicologicamente difficile dopo il gol di Mandzukic, arrivato, tra l’altro, pochi secondi dopo l’ingiusta rete annullata ad El Shaarawy. Non ha avuto continuità ma era inevitabile visto che siamo all’epilogo di un’estenuante stagione. Tra i tanti sotto esame, bene soprattutto Candreva, divenuto ormai un titolare inamovibile, ma anche Darmian e De Sciglio sulle fasce. Da rivedere Parolo, Pellè ed El Shaarawy, convincenti solo a tratti, mentre non è piaciuto Astori, apparso troppo titubante.

CONTE VARA IL 4-3-3 – Costretto a fare la conta degli infortunati (Barzagli, Antonelli, Chiellini, De Rossi, Verratti e Zaza), Conte ha deciso di schierare per la prima volta la squadra con il 4-3-3 inserendo, oltre ai rientranti Buffon, Pirlo e Marchisio, Astori al centro della difesa, De Silvestri a destra, Parolo in mediana e Pellé con il ritrovato El Shaarawy nel tridente d’attacco. Kovac ha replicato con il suo classico 4-2-3-1 attuando due cambi forzati rispetto all’andata a Milano visti i forfait di Modric e Corluka. Per cui ha inserito in mediana l’interista Brozovic, abbassando il fresco campione d’Europa Rakitic, e ha lanciato nel ruolo di trequartista l’altro nerazzurro, Kovacic, a sostegno dell’unica punta Mandzukic.

RIGORE PARATO, RETE ANNULLATA, MANDZUKIC-GOL – Pronti, via e gli azzurri si sono subito complicati la vita: al 6’ Astori ha ingenuamente atterrato in area Srna lanciato sulla destra e ha costretto l’arbitro Atkinson a decretare il rigore. Per fortuna Buffon è rimasto freddo e ha intuito la conclusione dal dischetto di Mandzukic. La beffa è comunque arrivata 5’ dopo: El Shaarawy si è visto ingiustamente annullare dal guardalinee un gol regolarissimo su assist di Candreva e sul capovolgimento di fronte è arrivato l’1-0. I croati hanno approfittato delle proteste di Pellè e compagni per ripartire in contropiede e hanno colpito con Mandzukic, servito da Rakitic.

CANDREVA, “CUCCHIAIO” VINCENTE – L’Italia non si è disunita e, pur perdendo i pezzi (Buffon e De Silvestri si sono entrambi infortunati al ginocchio, più seria la situazione per il doriano, ndr), ha trovato il modo per risalire la china. E, dopo aver fallito le prove generali con Marchisio (pallonetto salvato sulla linea da Vida) ed El Shaarawy (destro da buona posizione addosso a Subasic), ha meritatamente pareggiato (36’): Mandzukic ha ingenuamente tolto dalla testa di Pellè una punizione-cross dal vertice destro dell’area di Pirlo e ha consentito a Candreva di impattare il risultato con un bel “cucchiaio” su rigore.

PIRLO E PAROLO SFIORANO IL COLPACCIO – La Croazia ha provato a riprendere in mano le redini dell’incontro ma, malgrado l’innesto in avvio di ripresa dell’ex viola Rebic, ha faticato a cambiare passo. Tanto da creare un solo vero pericolo al subentrato Sirigu con un sinistro dal limite di Rakitic di poco alto al 79’. L’Italia si è difesa con ordine e di rimessa, oltre all'occasione capitata a Pellè sul finire del primo tempo, ha sfiorato il colpaccio in altre due circostanze con Pirlo (68’) e Parolo (71’). Bene così. L’importante ora sarà sfruttare il doppio confronto casalingo ad inizio settembre, in appena tre giorni, con Malta e Bulgaria per mettere al sicuro la qualificazione.


CROAZIA-ITALIA 1-1 (1-1)

Croazia (4-2-3-1): Subasic 6.5, Srna 5.5, Schildenfeld 6.5, Vida 6, Pranijc 5.5 (27′ st Vrsaljiko sv), Rakitic 7, Brozovic 6, Perisic 5.5, Kovacic 6 (46′ st Leovac sv), Olic 5 (1′ st Rebic 6), Mandzukic 6. (12 Kalinic, 6 Leskovic, 5 Jajalo, 19 Badelj, 10 Sharbini, 9 Kramaric, 16 N. Kalinic, 8 Pjaca, 1 Vargic) . All. Kovac.
Italia (4-3-3): Buffon 7 (1′ st Sirigu 6), De Silvestri 6 (27′ pt De Sciglio 6.5), Astori 5, Bonucci 6.5, Darmian 6.5, Parolo 5.5, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Candreva 7 , Pellè 6, El Shaarawy 6 (34′ st Ranocchia sv). (23 Pasqual, 3 Moretti, 7 Bertolacci, 18 Soriano, 22 Gabbiadini, 9 Immobile, 17 Sansone, 10 Vazquez, 14 Padelli). All. Conte.
Arbitro: Atkinson (Ing) 5.
Reti: nel pt 11′ Mandzukic, 36′ Candreva (rigore).
Angoli: 6-3 per l’Italia.
Recupero: 3′ e 2′.
Espulso: Srna al 91′ per doppia ammonizione.
Ammoniti: Buffon e Kovacic per proteste, Mandzukic, Olic, Rebic, Marchisio e Parolo per gioco falloso.
Note: partita a porte chiuse per la squalifica Uefa. Sul terreno di gioco ignoti hanno disegnato una svastica.

Fonte: La Repubblica
 
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