La partita è stata talmente povera di contenuti che risulta difficile parlarne.
Tuttavia, avendolo vissuto in prima persona, l'organizzazione della partita di ieri ha messo in luce tutte le problematiche di questo paese sempre più alla deriva.
I croati non dovevano essere in quel settore, sono stati fatti entrare per evitare problemi di ordine pubblico.
Gli italiani che dovevano essere lì sono stati spostati in Curva Sud dove molti erano in piedi pur avendo pagato il biglietto.
Vergognoso.Italia-Croazia 1-1, Perisic impedisce la fuga agli azzurriPrimo mezzo passo falso della squadra di Conte, apparsa in difficoltà, anche per colpa delle tante assenze, contro la nazionale di Kovac. Succede tutto nei primi minuti: a Candreva replica l'esterno del Wolfsburg che sfrutta un'incertezza di Buffon. Gara sospesa per 15' per intemperanze dei tifosi croati, diciassette arrestiMILANO – La Croazia resta tabù per l'Italia che continua a non batterla dal '42. Costringe Conte al primo mezzo passo falso sulla panchina della nazionale e impedisce agli azzurri di andare in fuga nel proprio girone di qualificazione agli Europei. L'1-1 rimescola le carte visto che con la vittoria in Azerbaigian la Norvegia si è rifatta sotto, tornando a un solo punto dalla vetta.
UN PUNTO CHE STA STRETTO ALLA CROAZIA - Il punto alla fine va comunque accettato di buon grado vista l'ottima partita della formazione di Kovac che, alla fine, avrebbe meritato anche qualcosa di più, sia per quando fatto vedere sotto il profilo del gioco che sul piano delle mere occasioni create. Conte può recriminare solo per le tante fondamentali assenze. Ha capito di non poter riuscire a ottenere un risultato migliore e, in corso d'opera, ha fatto di necessità virtù varando per la prima volta la difesa a quattro proprio per arginare meglio i tanti affondi, sempre più temibili, della Croazia.
BENE CANDREVA, DELUDE BUFFON - L'Italia stavolta ha deluso sul piano del gioco. Senza Pirlo e Verratti è mancata sul piano del fosforo adattandosi a una prova esclusivamente di corsa e ripartenza che, considerate le non ottimali condizioni atletiche di alcuni giocatori, è riuscita solo ad intermittenza. Bene Candreva, sicuramente tra i più dinamici e propositivi, lodevole El Shaarawy che quando è entrato ha dato agli azzurri la scossa necessaria per tirarsi fuori dall'assedio sempre più insistente degli avversari. Ha deluso Buffon, incappato in una serata storta, ma non hanno brillato neppure De Rossi, Marchisio e l'esordiente Soriano, spesso messi in mezzo dai più talentuosi Rakitic, Perisic, Brozovic e Kovacic bravi, con l'aiuto degli stantuffi Srna e Pranijc a guadagnarsi la costante superiorità numerica in mediana.
ITALIA RIMANEGGIATA - Costretto a rinunciare contemporaneamente a Bonucci, squalificato, e agli infortunati Astori e Ogbonna, Conte si è visto costretto a modificare la difesa chiedendo a Darmian il sacrificio di fare il centrale e a Ranocchia quello di recitare il ruolo di libero. A centrocampo, poi, vista l'assenza di Pirlo, Verratti e Florenzi, ha riproposto De Rossi in cabina di regia con Candreva interno e De Sciglio e Pasqual sulle fasce. Kovac ha risposto rispolverando l'undici tipo con Perisic e Olic preferiti a Kovacic e Kramaric nel duttile 4-2-3-1 di base.
CANDREVA GELA LA CROAZIA - L'Italia si è fatta sorprendere dalla partenza forte dei rivali e ha rischiato di andare sotto sulle conclusioni di Rakitic, Mandzukic, Vida e Modric. Salvatasi in qualche modo, la squadra azzurra è stata brava a replicare passando al primo affondo (11'): Zaza ha lavorato un bel pallone al limite e ha smarcato ai 22 mt Candreva che con una rasoiata a fil di palo ha bucato Subasic.
PAPERA DI BUFFON, PERISIC RINGRAZIA - La Croazia non s'è abbattuta e dopo appena 4' ha pareggiato, con la complicità di Buffon: il portiere azzurro si è fatto sorprendere da un tiro forte ma centrale di Perisic dalla sinistra che gli è passato sotto al corpo. I contemporanei infortuni di Modric e Pasqual hanno costretto i due tecnici a ridisegnare le squadre prima della mezz'ora: Kovac ha deciso di abbassare Rakitic spedendo l'interista Kovacic a fare il trequartista mentre Conte ha fatto entrare Soriano mettendo Candreva a destra e dirottando De Sciglio sulla corsia opposta.
RANOCCHIA SALVA LA PORTA AZZURRA - L'Italia ha continuato a faticare a fare gioco e ha rischiato di andare sotto prima dell'intervallo: su una nuova incertezza di Buffon, che pressato da Mandzukic ha respinto corto un cross dalla sinistra di Perisic, Ranocchia è stato bravo a farsi trovare al posto giusto, sventando sulla linea un colpo di testa di Olic a porta vuota.
CONTE VARA IL 4-4-1-1 - Nella ripresa una conclusione da fuori di Zaza, che ha impegnato a terra Subasic, ha illuso i 65mila del Meazza che per mezz'ora, invece, hanno visto gli azzurri rinchiudersi nella propria trequarti, schiacciati dalle manovre avvolgenti della Croazia. Conte ha varato il 4-4-1-1 inserendo El Shaarawy, abbassando De Sciglio e mettendo Marchisio a sostegno di Zaza e l'Italia, se non altro, si è difesa meglio.
EL SHAARAWY RIANIMA L'ITALIA - La Croazia ha impensierito Buffon solo con Kovacic e Rakitic poi, per fortuna, si è fatta coinvolgere dal lancio di fumogeni dei propri sostenitori che hanno costretto l'arbitro Kuipers al 76' a interrompere per un quarto d'ora la partita e mandare tutti negli spogliatoi. Al rientro l'Italia ha avuto più coraggio e solo l'attenta prova di Vida e Corluka hanno impedito a El Shaarawy di diventare protagonista con quattro conclusioni da fuori che avrebbero meritato maggior fortuna. Nel finale la Croazia si è risvegliata e ha di nuovo fatto correre un brivido a Buffon con un diagonale dal limite di Perisic che ha lambito il palo.
TIFOSI CROATI PROTAGONISTI NEGATIVI - A margine della gara non si può non rimarcare il pessimo comportamento di alcuni tifosi croati che hanno rischiato di far perdere a tavolino la propria nazionale. Già protagonisti negativi nel pomeriggio per le vie di Milano, hanno dato un pessimo spettacolo anche sulle tribune prima fischiando l'inno di Mameli (fischi, per la verità, ricambiati anche da alcuni tifosi italiani al momento dell'inno croato) e poi con un doppio, pericoloso lancio di fumogeni, sia in campo (dopo il gol di Perisic e al 75') che sugli spalti. C'è voluto un pizzico di buon senso e il pronto intervento delle forze dell'ordine per far riprendere la partita. Ma a questo punto il rischio che la Uefa sanzioni la Croazia condannandola a giocare almeno una gara a porte chiuse è davvero alto.
DICIASSETTE ARRESTI. Dopo la partita, alcuni tifosi croati sono stati bloccati dalla polizia nei pressi dello stadio Meazza, per aver lanciato fumogeni e altri oggetti alle forze dell'ordine, che hanno successivamente deciso per l'arresto di diciassette persone.
ITALIA-CROAZIA 1-1 (1-1)Italia (3-5-2): Buffon 5, Darmian 5, Ranocchia 6, Chiellini 6, De Sciglio 5.5, Candreva 7, De Rossi 5.5, Marchisio 5.5, Pasqual 5 (28′ pt Soriano 5), Zaza 6 (18′ st Pellè 6), Immobile 6 (7′ st El Shaarawy 6.5) (12 Sirigu, 22 Perin, 4 Moretti, 5 Rugani, 18 Parolo, 15 Bonaventura, 19 Bertolacci, 11 Cerci, 10 Giovinco). All.: Conte.
Croazia (4-2-3-1): Subasic 6, Srna 6.5, Corluka 6.5, Vida 7, Pranijc 6.5, Modric 6.5 (28′ pt Kovacic 6.5), Brozovic 6.5 (38′ st Badelj sv), Perisic 7.5, Rakitic 7, Olic 6.5 (23′ st Kramaric sv), Mandzukic 6.5 (1 Vargic, 12 Kalinic, 2 Vrsaljko, 6 Lovren, 8 Halilovic, 13 Cop, 15 Jedvaj, 16 Sharbini, 22 Leovac). All.: Kovac. Arbitro: Kuipers (Ola) 7.
Reti: nel pt 11′ Candreva, 15′ Perisic.
Angoli: 5 a 0 per la Croazia.
Ammoniti: Kovacic, Immobile, Perisic per gioco falloso
Recupero: 4′ e 3′.
Spettatori: 63.122 spettatori per 976.170 euro di incasso.
Note: Dopo il gol dell'1-1 la partita è ripresa con 2′ di ritardo per il lancio di fumogeni e petardi in campo da parte dei tifosi croati. Per lo stesso motivo la partita è stata sospesa al 30′ della ripresa per oltre 10′, mentre nella curva da dove provenivano i fumogeni si verificavano scontri fra polizia e tifosi croati.
Fonte:
La Repubblica