Juventus, Allegri: ''Attenzione e pazienza, è più dura che con il Borussia''Il tecnico bianconero non si fida del Monaco: ''Ci danno per favoriti, ma non sarà facile arrivare in semifinale se non giocheremo con l'intensità messa in campo contro i tedeschi. Non dobbiamo buttarci avanti e concedere spazi. La qualificazione non si deciderà a Torino''. Tornano Buffon, Pirlo e TevezTORINO - Massimiliano Allegri ha ritrovato la voce che aveva perso a Parma, sgolandosi dietro una squadra che non vorrebbe mai più vedere. Un'altra Juve è possibile. Anzi, è necessaria. A partire da domani allo Stadium, per l'andata dei quarti di Champions League contro il Monaco. Il tecnico invita i suoi a non sottovalutare il nemico ("bisognerà fare molta attenzione: ci attende una squadra organizzata, con un allenatore bravo e furbo") e a ritrovare l'intensità che la Juve ha sciorinato contro il Borussia Dortmund. Oltre a un bel carico di "pazienza, umiltà e intelligenza". La strategia è stata messa a punto: Allegri ha chiesto ai suoi di essere pazienti, di avere la calma dei forti, in modo da non offrire il fianco ai pericolosi contropiede dei monegaschi. La formazione e il modulo sono invece ancora incerti. Tutto ruota intorno a due Andrea, Pirlo e Barzagli. Con il regista in campo, la soluzione più probabile è quella del 4-3-1-2: Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner e Evra sulle fasce, Vidal e Marchisio interni e Pereyra alle spalle di Tevez e Morata. Con Barzagli invece ci sarebbe il ritorno al 3-5-2 di contiana memoria, con l'arretramento di Pereyra dalla trequarti all linea di centrocampo.
Massimiliano Allegri, come stanno Pirlo e Barzagli?
"Sono entrambi in buone condizioni, così come Tevez e Buffon. Domani deciderò cosa fare, ma difficilmente giocheranno tutti e due insieme. Se in campo ci sarà Barzagli, allora ci schiereremo a tre. Con Pirlo, invece, la difesa sarà a quattro".
E' sorpreso di vedere il Monaco ai quarti di finale di Champions League?
"E' stata una sorpresa, ma credo che il Monaco abbia meritato l'accesso ai quarti. In otto partite di Champions hanno subito soltanto quattro gol e ne hanno realizzati sette. Hanno dei buoni valori e la migliore difesa di Francia. Per passare ci serviranno due buone partite. Domani bisognerà avere grande pazienza, giocare bene e sapere che difficilmente la qualificazione si risolverà a Torino. Toccherà fare molta attenzione e sbagliare il meno possibile.
Ha ragione chi dice che la Juve è favorita?
"Se non giochiamo con la stessa intensità tecnica e mentale della doppia sfida col Dortmund, allora sarà difficile andare in semifinale. Queste due partite saranno più complicate di quelle contro i tedeschi".
Perché?
"Perché quando giochi contro una squadra che subisce pochi gol, le partite sono più complicate. Viene voglia di buttarsi in avanti, con il rischio di lasciare degli spazi aperti. Domani serviranno pazienza, umiltà e intelligenza".
Dobbiamo attenderci una partita noiosa?
"Noiosa no, ma come ho detto già alla vigilia del Borussia Dortmund sarà importante non subire gol in casa. Comunque sia, il nostro obiettivo è passare il turno, accedere alle semifinali. Poi se le raggiungiamo con due pareggi, uno 0-0 e un 1-1, a me va bene lo stesso".
La sua squadra ha la condizione fisica che sperava?
"A vederla da fuori, sembrerebbe di sì".
La Juve è Tevez-dipendente?
"Tevez, come tutti i grandi campioni, è indispensabile per una grande squadra. Carlos sta facendo una stagione straordinaria, ma non abbiamo ancora vinto niente. Ora dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi".
Che momento sta attraversando Vidal?
"Arturo è in buona condizione, come dimostra il campo. Sono molto contento: di qui a fine anno può soltanto migliorare".
Ci sono possibilità di vedere Pogba in campo nella sfida di ritorno a Monaco?
"No, le possibilità che giochi sono pari a zero. Quanto ci perde la Juve? Fortunatamanete ho dei giocatori in grado di sostituire Paul, anche se non hanno le sue stesse caratteristiche".
Come valuta la stagione di Evra?
"Dopo un periodo di adattamento, Patrice sta facendo una buona annata. Ha grande personalità, si è calato bene nella realtà di un calcio molto diverso ed è cresciuto molto".
CHIELLINI: "PRONTI A FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE" - Chiellini scalda i cuori bianconeri: "Abbiamo una consapevolezza diversa rispetto a qualche anno fa. Siamo pronti a fare qualcosa di veramente importante". Il difensore assicura che lo scivolone in casa del Parma ultimo in classifica non ha lasciato strascichi: "Se rischiamo un contraccolpo psicologico? Beh, al Tardini avremmo preferito vincere, ma quella sconfitta non influenzerà la partita contro il Monaco". Il ko emiliano viene archiviato alla voce "calo fisiologico". Inutile, del resto, guardarsi indietro: "Abbiamo una settimana troppo bella e importante davanti a noi per farci influenzare da quello che è successo a Parma". Dopo aver snobbato il Parma, la Juve non vuole commettere lo stesso errore contro la squadra di Jardim: "Il Monaco ha un mix di giocatori esperti e giovani, si è riaffacciato al grande calcio negli ultimi anni e quest'anno ha trovato grande consapevolezza e continuità, come ha dimostrato nel campionato francese e in Europa. Da parte nostra c'è grande rispetto per l'avversario. Non ci facciamo condizionare dalle illusioni o dall'euforia di chi ha sin qui sottovalutato il Monaco: noi non commetteremo questo errore".
Champions, Real; Ancelotti: "Noi o l'Atletico? Per ora dico 50 e 50". Simeone: "In gare così budget conta meno"Vigilia della stracittadina europea, che si giocherà in casa dei colchoneros. I blancos non vincono contro i cugini dalla finale di Lisbona; al Calderon in tre partite, tra campionato e coppe, tre sconfitte. Il tecnico emiliano minimizza: "Il nostro obiettivo è passare il turno, bastano anche due pareggi". Replica il Cholo: "Meglio vincere subito"MADRID - Quella di domani sera sarà la settima sfida tra Atletico e Real Madrid dopo la finale Champions di Lisbona dello scorso maggio, che diede ad Ancelotti e al Real la "decima" Coppa dei Campioni. Una vittoria, arrivata nei tempi supplementari, che è stata anche l'ultima del Real contro l'Atletico di Simeone. Da allora contro i Colchoneros 4 sconfitte e 2 pareggi, ma soprattutto 3 sconfitte consecutive giocando in casa dei cugini, e l'andata dei quarti di finale di Champions si gioca proprio al Calderon. "Noi scenderemo in campo per vincere, - spiega Carlo Ancelotti ai cronisti presenti in sala stampa, - ma non dimentichiamoci che si può passare il turno anche facendo due pareggi, è semplice matematica. Non siamo ossessionati dall'Atletico, non sentiamo la vittoria come un peso. Il nostro obiettivo non è vincere contro di loro, ma passare il turno per continuare a sognare di poter vincere l'undicesima Champions".
STESSE POSSIBILITÀ - La cabala sembrerebbe giocare a favore del sogno di Ancelotti, perché le uniche due volte che il Real ha affrontato l'Atletico in Champions (la prima nel 1959 a le seconda l'anno scorso) alla fine ha sempre vinto la Coppa, ma prima bisogna passare il turno. "In questo momento le possibilità sono le stesse per entrambe le squadre, - ammette il tecnico del Real, - Ci conosciamo bene, ci siamo affrontati tante volte, ma ogni partita fa storia a sé. In questo tipo di sfide solitamente ha la meglio chi tira fuori il coraggio e la personalità, e la mia squadra ne ha da vendere".
RISPETTO RECIPROCO - Ancelotti e Simeone si sono affrontati, seduti sulle panchine di Real e Atletico, già undici volte e in pochi si aspettano cambiamenti drastici nello stile di gioco delle due squadre. "Per me è un onore affrontare ancora una volta un grande allenatore come Diego, - ammette Ancelotti, - Un onore e un problema perché rispettiamo molto l'Atletico. Non saranno due partite facili, ma credo che nessuna delle due squadre rinuncerà al proprio stile di gioco". Ancelotti per la partita di andata avrà a disposizione l'intera rosa, anche Gareth Bale, che sabato si era fermato per un risentimento muscolare, sarà disponibile.
AL CINEMA - Per Ancelotti non poteva mancare la solita domanda relativa al suo futuro prossimo: "Non credo che dipenda dal risultato di domani o di questo doppio confronto con l'Atletico, - risponde l'allenatore di Reggiolo, - Dipenderà da come verrà valutata la mia intera stagione, non una sola partita". E la stagione di Ancelotti passa anche per la rincorsa sul Barcellona per la vittoria finale in Liga. Sabato il Barça ha ridotto il vantaggio nei confronti del Real a solo due punti, forse non se lo aspettava nemmeno Carlo perché a domanda risponde: "Non ho visto la partita del Barcellona perché ero al cinema a godermi un film".
CHAMPIONS E LIGA - Diego Simeone ci tiene a sottolineare che la doppia sfida contro il Real a poco a che fare con quel che sta succedendo in Liga. "In un campionato lungo, - spiega il "Cholo", - le squadre con un budget più alto alla fine fanno la differenza. In una qualificazione come questa le differenze tra le due squadre diminuiscono. Entrambe le squadre hanno pregi e difetti, caratteristiche diverse tra loro dettate principalmente dai giocatori della rosa, il Real avrà più qualità individuali ma domani partiamo alla pari."
L'ULTIMA FINALE - Così come il Real vuole dimenticare le ultime brutte figure fatte al Calderon, nell'Atletico la parola d'ordine è dimenticare Lisbona: "È normale che, guardando a quella partita, quello che rimane è sempre una finale persa, - analizza il tecnico dei Colchoneros, - Noi dobbiamo solo pensare alla partita di martedì, guardare indietro non serve a nulla." Gli riferiscono le parole di stima che ha avuto per lui Ancelotti. "Carlo lo ammiro prima di tutto come uomo, - ammette Simeone, - È uno dei migliori nel mondo del calcio e per me è un orgoglio doverlo affrontare." Se è vero che un quarto di finale si può superare anche con due pareggi, l'idea dell'allenatore dell'Atletico è semplice: "A me sembra sempre meglio vincere piuttosto che pareggiare."
Fonte:
La Repubblica -
2La partita della Juve sarà estremamente scontata (poi vincerà la Champions
), per cui mi vedrò la partita più importante e più difficilmente pronosticabile: il derby di Madrid.
Vamos Atleti!