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[Arte] - Milano. Il mito Klimt a Palazzo Reale, Foto

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gabriellaericcardo
CAT_IMG Posted on 13/3/2014, 19:38     +1   -1




Milano. Il mito Klimt a Palazzo Reale



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La mostra dedicata al grande austriaco apre ufficialmente la "Primavera" che conduce all'Expo 2015. In mostra una straordinaria selezione di opere che percorrono l'intera carriera di colui che definiva l'arte un'avventura della mente. Dalla formazione alla Secessione, fino alla ricostruzione del Fregio di Beethoven. Sino al 13 luglio



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Milano ospita Klimt il pittore viennese protagonista della Seccesione, che definiva l'opera d'arte un 'avventura della mente. A Palazzo Reale sono in mostra un centinaio di opere sue e di altri autori a lui vicini. "Klimt alle origini del mito" è il titolo dell'esposizione, che inizia spiegando i suoi rapporti famigliari. Realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna, promossa dal Comune di Milano-Cultura, organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, è curata da Alfred Weidinger, studioso di Klimt e vice direttore del Belvedere e si avvale della collaborazione per l'Italia della studiosa Eva di Stefano.

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Sono una ventina i dipinti ad olio di Gustav Klimt che il pubblico potrà ammirare fino al 13 luglio, più disegni, stampe e molti documenti; una raccolta straordinaria se si pensa che sono circa 100 al mondo i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia e che il Museo Belvedere, in occasione del 150° anniversario della nascita di Klimt, ha esposto. Straordinaria occasione per una esperienza immersiva è poi la riproduzione del "Fregio di Beethoven" - esposto nel 1902 a Vienna all'interno del Palazzo della Secessione costruito nel 1897 - che ruba lo spazio di un'intera sala. Quindi, si entra in un "opera d'arte totale", massima aspirazione degli artisti della Secessione Viennese, sulle note della Nona sinfonia di Beethoven.

Il percorso, successivamente alla possibilità di indagare i rapporti familiari e affettivi di Klimt, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua grande passione per il teatro e la musica, offre poi una panoramica completa attraverso opere provenienti anche da altri importanti musei, tra cui diversi capolavori come Adamo ed Eva, il Girasole e Acqua in movimento.

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La Salomè del 1909, che conclude il periodo dello stile aureo del maestro iniziato con un dipinto dello stesso soggetto datato 1901, è l'immagine simbolo dell'esposizione milanese. Moderna eva che seduce con il corpo è un ritratto di Alma Mahler, all'epoca del loro incontro, prima che conquistasse con il suo fascino in successione, Mahler, Gropius, Kokoschka e Werfel. Alma aveva solo diciassette anni, mentre Klimt, che l'amò perdutamente, ne aveva trentacinque. L'ambiguità avvolge questa dipinto, a partire dal titolo: "Giuditta/Salomè", nuova è anche l'iconografia, oscillante tra i vari tipi di pittura, perciò l'incertezza nel titolo è tipicamente klimtiana e qui emerge una donna moderna, sensuale e tragica, abbigliata nel gusto Secessione con arabeschi e innesti geometrici, impreziosita dalle crisografie.

Sono molti gli elementi che creano un clima di fastosità orientale nell'opera di Klimt, tra intrecci di linee curve si affacciano volti umani, segnati da violente passioni, corpi stilizzati e caratterizzati si muovono su un palcoscenico che ha scelto la decorazione come elemento unificante il tutto; dettagli espressionisti esaltano i sentimenti, cari alla letteratura e alla poesia contemporanea. Il decadentismo con Klimt si celebra in modo sublime.

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fonte: Repubblica
 
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