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[Cosmo] - Il ritorno di Luca Parmitano sulla Terra, Foto e Video - Domenica 10 novembre

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sere-jules
CAT_IMG Posted on 9/11/2013, 14:18     +1   -1




Tra domani sera e lunedì l’astronauta Parmitano tornerà sulla Terra



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Nella serata di domani, domenica 10 novembre, l’astronauta Luca Parmitano lascerà la ISS insieme ai compagni di missione Karen Nyberg e Fyodor Yurchikhin. Il nostro inviato spaziale torna a terra dopo aver trascorso circa sei mesi sul laboratorio orbitante internazionale, durante i quali ci ha regalato emozioni uniche (come dimenticare le due passeggiate extra-veicolari?), immagini straordinarie e dettagliatissimi reportage sulla vita in microgravità. E allora, domenica che ne dite di fare l’alba e accompagnarlo fino a terra? Ecco gli orari della diretta

h. 20.30 Saluti e chiusura del portellone, prevista per le ore 21.00 italiane. Replay della cerimonia del cambio di comando della stazione

h. 00.00 Apertura collegamento

h. 00.26 Undocking. La capsula Soyuz con a bordo gli astronauti Luca Parmitano, Karen Nyberg e Fyodor Yurchikhin si sgancia dalla Iss

h. 3.30 Apertura collegamento

h. 3.56 Deorbit burn. Inizio della discesa verso terra

h. 4.50 Atterraggio in Kazakistan



QUI tutte le foto che Luca ha postato su tw in questi sei mesi



Live streaming video by Ustream


Fonte: Meteoweb

Edited by sere-jules - 9/11/2013, 14:46
 
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sere-jules
CAT_IMG Posted on 10/11/2013, 14:42     +1   -1




Parmitano sta per abbandonare la ISS e saluta lo Spazio: “la Terra è il mio pianeta, la mia casa”

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Si avvia alla conclusione la missione di quasi sei mesi nello spazio dell’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano. Insieme ai colleghi della Spedizione 37, Karen Nyberg della Nasa ed il comandante russo Fyodor Yurchikhin, Luca fara’ rientro a Terra stanotte, atterrando nella steppa del Kazakistan alle ore 3:50 (ora italiana di lunedi’ 11 nombre). I tre astronauti lasceranno la Iss a bordo della Soyuz Tma-07M, la stessa che li aveva portati sulla Stazione Spaziale Internazionale a fine maggio. Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Militare, ha quindi concluso con ‘Volare’, la missione da record dell’Agenzia Spaziale Italiana, il suo impegno nello spazio che lo ha visto anche primo italiano a compiere ben due passeggiate spaziali a luglio scorso.

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Prima di salutare lo spazio con un sentito ‘arrivederci’, l’astronauta italiano originario della Sicilia ha voluto scrivere una lettera dedicata alla Terra, il suo pianeta, la sua casa che per questi cinque mesi e mezzo ha sempre osservato ed immortalato dalla cupola della Iss. “I miei occhi accarezzano amorevolmente la sua pelle dalle sconfinate e magnifiche tonalita’. Quante volte con lo sguardo ne ho esplorato i confini, di un azzurro indescrivibile, mentre l’alba ne immortalava le curve, delineate perfettamente dalla luminescenza delle nubi mesosferiche, splendide, cangianti: il colore di una pazienza senza tempo e infinita. Osservo nel silenzio della mia postazione: so che il suo cuore pulsa invisibile, e scorgo la linfa vitale scorrere nelle infinite vene che attraversano le sue terre, alimentate e protette dalle nubi, che la ricoprono come il manto di una vergine vestale. Il suo respiro ha il ritmo calmo ed eterno delle maree, la grandezza delle onde oceaniche, la potenza dei venti che spazzano in un soffio le sabbie di cento deserti, le cime di mille montagne. Fra poche ore, tutto questo sara’ un ricordo – scrive Parmitano -. La mia astronave mi attende, per adesso quieta e buia, ma presto teatro dinamico e drammatico del mio rientro a terra. Tutto quel che ha un inizio, deve necessariamente finire: una meravigliosa fragilita’ che rende ogni esperienza unica, e per questo ancora piu’ preziosa“.

Adesso, pero’, – prosegue nella lettera – cerco ancora di riempirmi gli occhi, la mente e il cuore di colori, di sfumature, sensazioni. Perche’ restino con me, che ne possa testimoniare. Le terre emerse si confondono l’una nell’altra, i confini, arbitrari e immaginari, del tutto inesistenti da qui, mentre le osservo dalla Cupola. Osservo le terre degli uomini. Dalla Terra, guardando verso il cielo e le stelle, ne ho sempre sentito l’attrazione irresistibile, ho incoraggiato la mente a perdersi verso l’infinito e l’ignoto. E’ la nostra natura – il gene di Ulisse. Ma anche Ulisse, dopo tanto viaggiare, torna a Itaca: e a lungo sogna la sua isola. Se fossi nato tra gli spazi dell’impenetrabile nero interstellare, se avessi passato tutta la mia vita viaggiando lontano dal nostro mondo, osserverei con lo stesso sguardo ammirato che ho adesso le sue acque azzurre, i suoi continenti cosi’ variegati. Ogni alba e ogni tramonto mi regalerebbero lo stesso stupore atavico. E sognerei di sprofondare i piedi nelle sue sabbie calde, di sentire il gelido abbraccio delle sue nevi, e la carezza salmastra delle brezze che dal mare si spingono verso la terra. Mi chiederei cosa si prova a immergersi nelle sue acque, a scaldarsi al calore del suo sole. Ma sono fortunato: io sono nato li’. Quello e’ il mio pianeta. Quella e’ casa mia“.

Fonte: Meteoweb
 
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sere-jules
CAT_IMG Posted on 10/11/2013, 19:33     +1   -1







NEL PRIMO POST IL VIDEO PER SEGUIRE LO STREAMING E LA DIRETTA DEL RIENTRO

 
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sere-jules
CAT_IMG Posted on 12/11/2013, 10:52     +1   -1




Luca Parmitano, atterraggio perfetto: la Soyuz è rientrata dallo Spazio

L'astronauta italiano sta bene dopo il viaggio di ritorno dalla ISS e l'impatto in Kazakistan. Ora è in viaggio verso Houston.

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"Qui e' ancora Kathy. Ho appena parlato con Luca e sta alla grande! Come se avesse fatto un giro sulle montagne russe!": con questa frase Kathy Dillow, moglie di Luca Parmitano, commenta su Facebook il ritorno del marito. L'astronauta siciliano è rientrato come previsto alle 3:49 del mattino di oggi (ora italiana) atterrando insieme ai compagni di spedizione nelle steppe del Kazakistan.

La navetta Soyuz, rallentata da paracadute e razzi di frenata, ha concluso al suolo una discesa di circa 3 ore e mezza che ha riportato sani e salvi sulla Terra, insieme a Luca, anche l'americana Karen Nyberg e il comandante russo Fyodor Yurchikhin.

Destinazione Houston

Dopo le foto di rito i tre sono stati portati in una tenda medica riscaldata per i controlli di routine. Riabituarsi alla gravità non è una passeggiata ma sembra che l'equipaggio se la stia cavando alla grande. Parmitano è ora diretto al centro spaziale di Houston insieme a Karen Nyberg, dove stasera potrà rivedere la moglie e le figlie.

Alla base della Nasa Luca affronterà, nei prossimi giorni, anche la riabilitazione dopo i sei mesi trascorsi a gravità zero, e scaricherà i dati raccolti negli esperimenti scientifici della missione "Volare".

Insieme ai tre astronauti sono atterrate sulla Terra anche la fiaccola olimpica dei Giochi invernali di Sochi 2014 (che ha trascorso un breve soggiorno nello Spazio) e una parte della tuta di Parmitano responsabile, forse, della perdita d'acqua che ha messo a rischio la vita dell'astronauta durante la sua seconda passeggiata spaziale. Sarà ora analizzata dagli esperti di Esa e Nasa

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Fonte: Focus
 
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sere-jules
CAT_IMG Posted on 14/11/2013, 19:38     +1   -1




Astro Luca racconta la sua avventura: la ricerca ci aiuta a uscire dalla crisi



Luca Parmitano rivive i momenti più belli della missione "Volare": ecco che cosa ha raccontato nella sua prima intervista dopo il rientro dalla ISS, dalle emozioni dell'arrivo nello Spazio alla tensione del ritorno, dalla vita quotidiana alla prima pizza mangiata dopo il rientro, dalla bellezza dell'Italia all'orgoglio di essere e sentirsi italiano.

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Mi sto ancora godendo i colori, i sapori e gli odori di quaggiù, come quello di terra bagnata, il primo che ho riconosciuto dopo l'atterraggio. Ma se mi chiedessero se sono disposto a tornare sulla ISS la risposta è molto semplice: sì, anche immediatamente».

Sono passati solo due giorni dall'atterraggio perfetto di Luca Parmitano nelle steppe del Kazakistan, al termine della missione Volare. L'astronauta siciliano ha raccontato la sua esperienza - 167 giorni straordinari in orbita intorno alla Terra e due passeggiate spaziali, le prime di un astronauta italiano - in una conferenza stampa in diretta da Houston, nel pomeriggio di oggi. Un'ora di chiacchierata a ruota libera con i giornalisti italiani in collegamento video

La vita lassù

L'astronauta ha ricostruito uno alla volta, in maniera precisa, i ricordi di quanto osservato da 400 km di quota. Da lassù «l'Italia è un paese straordinario, in armonia. Non esistono confini tra regioni o differenze tra Nord e Sud. Mi piacerebbe che recuperassimo la stessa armonia anche nel nostro modo di vivere quotidiano». La Terra dall'alto «è bellissima. Un alieno vorrebbe scendere a visitarla» e anche Luca spera di farlo il più possibile: «vorrei viaggiare per vedere tutti i posti che ho visto e fotografato da lassù».

Da quell'altezza «ci si avvicina al resto dell'Umanità, pur essendo così lontani», ma a chi gli chiede se in orbita ci si senta più vicino al divino risponde che «la spiritualità è qualcosa di interiore che rimane sempre con noi, e non occorre andare nello Spazio per ritrovarla». Gli riesce difficile non pensare ai suoi colleghi rimasti sulla ISS: «In 167 giorni ho interagito con 11 persone che dal punto di vista umano e professionale sono individui straordinari con cui ho vissuto momenti di fortissimo impatto emotivo»

Casa dolce casa

Il rientro «è funzionato alla perfezione, come un orologio svizzero. Il primo pensiero all'atterraggio è stato di sollievo, per la splendida giornata di sole e per il fatto che io e i miei colleghi fossimo in perfetta forma».

La prima telefonata è stata per la moglie Kathy: «Le ho detto che stavo bene e le ho chiesto di scrivere a mia madre» ma il momento più emozionante è stato forse l'incontro con le figlie: «Il ricordo degli occhi delle mie bimbe quando le ho svegliate dopo il rientro mi rimarrà nel cuore per sempre. Era come se stessero ancora sognando».

L'impatto con la Terra è stato un po' meno dolce.«L'atterraggio è molto duro, lo ha descritto bene Paolo (Nespoli): come un frontale tra una Cinquecento e un Tir. Il rientro è una fase colorata e dinamica, quando si apre il paracadute sembra di stare sulle montagne russe».

Muscoli, EVA e pizza

Ora Luca dovrà affrontare la seconda parte della missione, quella a Terra, con il debriefing (anche in Italia, alla sede centrale dell'ASI) e il recupero fisico: «Con gli esperti e le attrezzature della Nasa farò esercizi per rafforzare i muscoli non utilizzati durante la permanenza sulla stazione, come i muscoli dell'equilibrio, che stabilizzano schiena. Dovrò riabituare i sensori di equilibrio alla gravità. Adesso, se poteste vedermi, ho una camminata un po' strana, un po' lenta. Ma sto molto bene, l'addestramento è servito a questo».

I momenti più difficili a bordo? «Per un astronauta non esistono difficoltà, ma sfide e opportunità. L'emergenza che capita è sempre quella per cui non si è addestrati. Nel mio caso forse la preparazione da pilota militare è stata cruciale in quei momenti particolari durante la seconda EVA».

Per fortuna c'è stata sempre, a bordo con lui «Karen (Nyberg), una donna straordinaria e un'astronauta di grande esperienza. Il mio rapporto con lei è stato come quello di un fratello con la sorella maggiore, mi ha insegnato a muovermi in orbita, a guardare le cose in maniera diversa». Con lei Luca ha consumato il primo pasto terrestre dopo sei mesi, a base di pizza e frutta fresca, tra i pochi cibi non disponibili nello Spazio

Sguardo in avanti

Il futuro? «Non mi preoccupo di cosa mi riserva» dice @astro_luca che in conclusione ringrazia l'ASI e l'Italia per l'opportunità avuta. E dopo aver ricordato che «bisogna credere nello studio e in quello che si fa» ricorda che la ricerca scientifica e spaziale ci aiutano a uscire dalla crisi: «La crisi passerà e investire nella ricerca, nella tecnologia e nel nostro futuro è il modo migliore per uscire da questa crisi». Soprattutto se chi lavora nel settore ha i suoi stessi, incredibili "superpoteri".

VIDEO INTEGRALE



Fonte: Focus
 
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