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[Calcio] - Vincono gli ultras: Salernitana-Nocerina si trasforma in una farsa, Video

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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 10/11/2013, 23:43     +1   -1




Lega Pro: Nocerina minacciata dai propri ultras, il derby farsa dura 20'
I rossoneri non volevano scendere in campo con la Salernitana per le minacce dei propri tifosi, ai quali era stato vietato l'accesso all'Arechi per motivi di ordine pubblico. La partita è cominciata, ma gli ospiti hanno effettuato i tre cambi e, dopo cinque infortuni, l'arbitro ha fischiato la fine. Si va verso il 3-0 a tavolino per i padroni di casa, mentre la Nocerina rischia l'esclusione dal campionato

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SALERNO - Era cominciata male, ed è finita peggio, la domenica del derby di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina, in programma allo stadio Arechi di Salerno. La partita, che era iniziata con 38' di ritardo, si è conclusa dopo soli 20': gli ospiti, che avevano effettuato subito le tre sostituzioni a disposizione tra i fischi del pubblico, hanno accusato cinque infortuni e sono rimasti in campo in sei, costringendo l'arbitro allo stop. La Salernitana dovrebbe così ottenere la vittoria a tavolino per 3-0, mentre i giocatori della Nocerina rischiano l'accusa di illecito sportivo, con conseguenti pesanti squalifiche, e il club addirittura l'esclusione dal campionato in corso.

La partita, in programma alle 12.30, era cominciata dopo le 13. Le squadre sono erano scese in campo agli ordini del direttore di gara Sacchi di Macerata. Sugli spalti dell'Arechi solo tifosi della Salernitana, dopo il divieto disposto dal prefetto per gli ospiti. Proprio per questo motivo la partita era stata a lungo in dubbio: i giocatori della Nocerina in un primo momento si erano infatti rifiutati di scendere dal proprio pullman, regolarmente parcheggiato all'interno del perimetro dello stadio. I giocatori rossoneri sostenevano di essere stati minacciati dalla propria tifoseria, contrariata per non aver potuto raggiungere Salerno, in seguito al divieto di accesso allo stadio per i tifosi ospiti disposto dal prefetto. Poi gli stessi calciatori della Nocerina, dopo le rassicurazioni del questore di Salerno, Antonio De Iesu, avevano accettato di scendere in campo, ma la partita si è trasformata subito in una farsa. C'è stata anche tensione all'uscita dalla stadio tra i tifosi della Salernitana per la restituzione dei soldi spesi per il biglietto.

LEGAPRO SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE - "I fatti verificatisi nella partita Salernitana-Nocerina hanno recato un danno gravissimo al calcio e alla Lega Pro, ci costituiremo parte civile in tutti i procedimenti penali che verranno aperti e procederemo per risarcimento danni". E' quanto si legge in una nota della LegaPro. "I delinquenti che hanno fatto minacce e chi ha fatto sceneggiate in campo, ci auguriamo che vengano sanzionati come meritano. Da parte nostra - si legge ancora nel comunicato - non arretreremo di un centimetro nel conquistare un calcio normale".

I DIRIGENTI DELLA NOCERINA HANNO RASSEGNATO LE DIMISSIONI - Durante i pochi minuti di gioco lo stadio Arechi di Salerno è stato sorvolato da un aereo ultraleggero che mostrava uno striscione con la scritta "Rispetto per Nocera e per gli ultras". "Brutta pagina di sport". Commenta così il questore di Salerno Antonio De Iesu quanto accaduto oggi all'Arechi. Il Questore era presente per coordinare il dispiegamento delle forze dell' ordine impegnate nella sicurezza del derby. "La società rossonera era intenzionata a disputare la partita mentre erano proprio i giocatori che si rifiutavano di scendere sul terreno di gioco - ha aggiunto - Nel frattempo, abbiamo acquisito filmati e testimonianze di quanto accaduto (le minacce alla squadra ndr) ed avvieremo le opportune indagini". Negli spogliatoi, infine, si è presentato soltanto Pavarese, direttore generale della Nocerina. "La squadra prosegue il proprio silenzio stampa - ha affermato -. Tutti i dirigenti della Nocerina hanno rassegnato le proprie dimissioni".

Fonte: La Repubblica



Il calcio dopo questi episodi esce sempre più sconfitto.
Gli ultras sono il cancro del calcio italiano. Io li mettei ai lavori forzati nei campi, altro che "più rispetto per gli ultras".
Detto ciò, ci vuole una sanzione severa anche per la Nocerina.
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 11/11/2013, 00:33     +1   -1




 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 11/11/2013, 22:23     +1   -1




Nocerina: accusa di illecito?
Rischia l'esclusione dal torneo

Dopo i fatti di Salerno, le possibili conseguenze e le strade che può seguire la giustizia sportiva. Abete: vicenda tristissima

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Tutti e a gran voce invocano "sanzioni esemplari". Lo fa il presidente del Coni Giovanni Malagò, lo fa la Lega Pro, ma lo fa soprattutto la Federcalcio. È ipotizzabile che il giudice sportivo della Lega Pro chieda un supplemento di indagini alla Procura federale, ma che poi possa addirittura arrivare una sanzione per illecito sportivo (articolo 7 del Codice di giustizia sportiva) che al comma 1 precisa e sanziona: "Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo". Questo potrebbe portare all’esclusione, già da questa stagione, della Nocerina dai campionati professionistici, mentre i tesserati rischierebbero 2 anni di squalifica.Duro Abete"Una vicenda tristissima che fa molto riflettere sul ruolo determinante di bande criminali in grado di condizionare società e calciatori", il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete non risparmia le parole che evidenziano la sua delusione per quello che è avvenuto a Salerno. Parla di "dominus del terrore" il presidente federale. In sintesi: certe cose nei campionati professionistici non devono avvenire. "Gli effetti si vedranno dalla lettura dei referti e delle relazioni", dice ancora Abete, precisando poi che "le sanzioni devono essere afflittive". Ed è difficile che la sconfitta a tavolino e qualche punto di penalizzazione in un torneo (quello di Prima divisione di Lega Pro) che non prevede retrocessioni possano definirsi afflittivi. A rischiare pesanti sanzioni sono anche i tesserati. Soprattutto i calciatori che si sono "infortunati" così platealmente e per i quali la Procura federale chiederà referti medici e certificati, ma sotto esame è anche il ruolo dell’allenatore rossonero e dei dirigenti in panchina. La sceneggiata vista a Salerno ha dell’incredibile. I calciatori non volevano scendere in campo e poi sarebbero stati convinti per questioni di ordine pubblico, ma così hanno reso più difficile il compito di chi deve giudicare: la mancata presentazione in campo avrebbe comportato la sconfitta 3-0 e un punto di penalizzazione, ma ora l’accusa si potrebbe trasformare appunto in illecito sportivo.

L’ordine pubblico. Il presidente federale Abete non nasconde che sia necessaria una "riflessione a 360° anche dei problemi di ordine pubblico che si sono evidenziati in questa vicenda", perché alla fine quando ci si sente in qualche modo minacciati, "alla fine si può decidere di arrendersi, ma in queste condizioni è difficile fare calcio e soprattutto farlo a livello professionistico" e conclude ripetendo che a Salerno si è visto "uno scenario avvilente". Contro eventuali sanzioni del giudice, la Nocerina e i suoi tesserati potranno fare appello alla seconda sezione della Corte di giustizia federale, anche se è molto probabile che il presidente Sandulli chieda che a giudicare siano la sezioni unite vista l’unicità del caso.


La Procura: "Nessuno pensi di farla franca". Identificati 30 ultrà, emessi 20 Daspo
Aperto un fascicolo contro ignoti per violenza privata aggravata. Lotito: "E' come fare giocare una partita tra palestinesi e israeliani". Il procuratore Izzo: "Infangata l'immagine del calcio". La società respinge le dimissioni del ds Pavarese e dell'allenatore Fontana. Gli ultrà: "Nessuno ha minacciato di morte nessuno, abbiamo solo chiesto un gesto eclatante"

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"È stata infangata l'immagine del calcio. I responsabili di quanto accaduto non devono pensare di farla franca". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Giancarlo Izzo, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per violenza privata aggravata dopo le intimidazioni degli ultrà contro la Nocerina. Intanto è ipotizzabile che il giudice sportivo della Lega Pro chieda un supplemento di indagini alla Procura federale.

IDENTIFICATI 30 ULTRA' — Sono una trentina gli ultrà della Nocerina, tra quelli partecipanti al raid di ieri nel ritiro della squadra, identificati attraverso i filmati in possesso della questura di Salerno. Gli agenti della Digos hanno ascoltato fino alla tarda serata di ieri calciatori e dirigenti della Nocerina, mentre nel corso della notte e anche stamani sono stati visionati tutti i filmati e i documenti fotografici acquisiti, tra cui anche quelli relativi al faccia a faccia tifosi-calciatori, avvenuto ieri mattina dinanzi all'hotel di Mercato San Severino. Da quanto trapelato si profilano diverse denunce a piede libero e numerosi provvedimenti Daspo nei confronti dei tifosi nocerini.

20 DASPO — La questura di Salerno comunica di aver emesso venti provvedimenti Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti tifosi della Nocerina.

DIMISSIONI RESPINTE — La Nocerina respinge le dimissioni del direttore sportivo Luigi Pavarese, dell'allenatore Gaetano Fontana e dei suoi collaboratori. La società li invita "da subito a riprendere le proprie funzioni" per "poter garantire massima trasparenza e lealtà nel regolare svolgimento del campionato". La Nocerina inoltre fa sapere che "attende con la massima serenità gli esiti delle indagini e le decisioni che saranno prese dalle organi competenti", in relazione a quanto avvenuto ieri. In una nota il club ribadisce anche "il silenzio stampa a tempo indeterminato".

"NESSUNA MINACCIA" — Fuori dal ritiro della Nocerina "nessuno ha minacciato di morte nessuno": ai giocatori e al tecnico è stato soltanto chiesto un "gesto eclatante" per "dare voce ad un'ingiustizia subita dai tifosi", l'impossibilità di andare in trasferta nonostante tutti fossero muniti della Tessera del tifoso. È quanto affermano gli ultras della Nocerina. Gli ultras raccontano la loro versione su quanto accaduto ieri in occasione del derby con la Salernitana e ricostruiscono il loro punto di vista, partendo da un'osservazione: "Non parliamo né a nome degli ultras né a nome della curva Sud ma a nome della città, perché è la nostra città ad essere stata discriminata dal divieto di recarsi allo stadio Arechi" ed ora è "il nome dei nocerini che viene additato come violento, teppista, terrorista e mafioso". E dunque, dicono gli ultrà, "noi all'esterno del San Severino Park Hotel (la sede del ritiro della squadra, ndr) c'eravamo". E "non abbiamo minacciato nessun tesserato. È stato semplicemente chiesto al mister e alla squadra un gesto eclatante, che facesse parlare l'Italia intera e che scuotesse il sistema. Un gesto che desse voce all'ingiustizia subita dai tifosi a cui preventivamente e senza alcuna prova d'appello è stata negata la trasferta". Quella messa in atto, insomma, è una "protesta civile: visto che se avessimo voluto essere davvero violenti ci saremmo recati a Salerno malgrado il divieto". I tifosi, in particolare, sottolineano di avere tutti la Tessera del tifoso e, quindi, di avere "il totale e sacrosanto diritto di assistere a questa partita" e invitano a chiedere agli stessi giocatori se siano stati minacciati.

PARLA LOTITO — Salernitana e Nocerina andavano inserite in gironi diversi, "se l'avessimo fatto, avremmo evitato questo problema". Claudio Lotito, patron dei granata, ai microfoni di Sky Sport torna su quanto accaduto ieri. "Avevo sottolineato la necessità di dividere alcune società, di mandarle in gironi diversi per evitare questo tipo di partite ed è stato detto che volevo andare in villeggiatura al Nord - commenta -. Ma ci sono casi di atavica rivalità, è come provare a far giocare palestinesi contro israeliani, in quel contesto non è possibile, al di là di propositi e iniziative che necessitano di tempo per essere metabolizzate. Ieri abbiamo assistito a uno spettacolo desolante, assurdo, che non tiene conto delle realtà specifiche che non sono giustificabili ma che esistono. Servono prevenzione, cioè non mettere le squadre nello stesso girone, educazione, che ha dei tempi, e repressione in modo inflessibile, con pene dure". Lotito ricorda che "gli stadi sono ormai enormi casse di risonanza mediatica, un Colosseo moderno dove la gente sfoga queste tensioni e assume questo atteggiamento. Ma le società devono isolarsi da questi comportamenti, non devono dialogare con queste frange altrimenti le legittimano.


REPRESSIONE — E poi la legge deve intervenire e reprimere". "È stata fatta una lettera ufficiale di parlamentari per non disputare quel match - ha ricordato Lotito - ma qualcuno se ne è fregato. Dobbiamo prendere atto di ciò, lavorare tutti insieme affinché si evitino iniziative che possano precludere la possibilità di andare a vedere partite in santa pace per poter tifare la propria squadra del cuore". In tempi non sospetti, la Lega Pro aveva minacciato provocatoriamente di giocare i derby a Bolzano in caso di fatti come quello di Salernitana-Nocerina. "Non è che mandando a Bolzano la partita si risolve il problema - si dice sicuro Lotito - piuttosto lo si sposta. Anche perché non ha ordinato mica il medico che la Salernitana si debba confrontare con Nocerina e Paganese. Potevano mandare una delle società nel girone del nord". Sta di fatto che quello di ieri resta uno spettacolo indecoroso per il mondo del calcio e dello sport in generale: "Noi abbiamo solo preso atto di quello che è successo - replica Lotito - la Salernitana non c'entra nulla. Non stiamo giustificando certi comportamenti, la gara si doveva disputare altrimenti si diventava tutti ostaggio. Oggi qualcuno dovrebbe prendere atto e far tesoro di quanto accaduto, per evitare che si verifichino ancora certi comportamenti".

IL SINDACO DIFENDE NOCERA INFERIORE — Difende il buon nome della sua città e invita la Lega Pro a fare "mea culpa": all'indomani del derby farsa Salernitana-Nocerina il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato non ci sta a far passare il messaggio di una città e di una tifoseria di facinorosi. "Bisogna vedere bene di chi sono le responsabilità - spiega -. A mio avviso la Lega doveva gestire diversamente la cosa facendo disputare l'incontro a porte chiuse, o regolamentarne i flussi sportivi attraverso la tessera del tifoso. Così come sarebbe stato bene mettere le due squadre non nello stesso girone". Torquato si dice amareggiato non soltanto dal singolo episodio "ma da tutta la vicenda". "Mi pare prematuro dire che le cose sono andate in una certa maniera e che ci sia un nesso tra le eventuali minacce dei tifosi e la scelta dei calciatori di non giocare la partita. Non si può escludere, infatti, che ci sia stata una forma di solidarietà verso la tifoseria. Se, comunque, dovessero emergere delle responsabilità è giusto che siano sanzionate. Ma Nocera - ha concluso - è città di profonda civiltà e di antiche tradizioni sportive al punto di essere considerato dallo stesso sindaco di Salerno De Luca, l'altro capoluogo della provincia di Salerno".

Fonte: La Gazzetta dello Sport - 2
 
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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 12/11/2013, 16:06     +1   -1




Derby di Salerno, Nocerina punita con lo 0-3 a tavolino
Prima e scontata decisione del Giudice sportivo della Lega pro dopo i fatti dello stadio Arechi. Per quanto riguarda "la dinamica degli eventi", stabilito un "approfondimento degli atti ufficiali"

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ROMA - Sconfitta a tavolino per 0-3 alla Nocerina. E' la prima e attesa decisione del Giudice Sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, in riferimento a quanto accaduto domenica scorsa nel corso della partita con la Salernitana. Il Giudice ha deliberato, infatti, di "infliggere alla società Nocerina la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 a 3 a favore della società Salernitana". Rinviata invece ogni decisione "sulla dinamica degli eventi e dei fatti". Il giudice ha infatti ritenuto necessario "un esame più approfondito degli atti ufficiali".

Nella premessa della motivazione, ricostruendo quanto accaduto allo stadio Arechi, il giudice scrive che "a seguito di sostituzioni di calciatori eseguite nei primi minuti di gara, esaurendo il numero massimo consentito, e di successive uscite dal campo di calciatori a seguito di infortuni la squadra della società Nocerina è rimasta sul terreno di gioco con soli sei calciatori". Il giudice della Lega Pro ricorda anche che "il direttore di gara, rilevando che il predetto numero di calciatori risultava inferiore al limite minimo previsto dalle norme sulle regole di svolgimento del gioco, ordinava la sospensione della gara al minuto ventuno del pt di gara". Alla Nocerina è stata inflitta anche un'ammenda di 1.500 euro "per avere causato notevole ritardo sull'orario d'inizio della gara" ed una dello stesso importo alla Salernitana "perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere diversi petardi, senza conseguenze".

Per quanto riguarda invece l'indagine che il questore di Salerno, Antonio De Iesu, sta gestendo direttamente, l'ultimo bilancio è di 23 Daspo emessi, mentre sono 22 le persone denunciate per violenza privata aggavata. In totale sono circa un centinaio le persone identificate protagoniste delle minacce ai giocatori della Nocerina a Mercato Sanseverino poco prima della partita di Salerno.

Fonte: La Repubblica
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2013, 20:19     +1   -1




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SALERNO - Fischio finale dopo soli 20' per Salernitana-Nocerina di Lega Pro e probabile vittoria per 3-0 alla Salernitana. Un derby al limite della farsa quello andato in scena a Salerno. Sì perché una frangia dei supporters della Nocerina avevano deciso che la sfida valida per il campionato di Lega Pro A, girone B, non doveva giocarsi e così è stato. Le minacce ai giocatori della Nocerina devono essere state molto convincenti, molto più credibili delle rassicurazioni del Questore della città campana, Antonio De Iesu, che aveva certificato ai giocatori di poter disputare la partita senza problemi. Fatto sta che allenatore e squadra, non ascoltando quanto affermato da De Iesu, hanno messo in piedi una vera e propria pantomima (la partita è comunque iniziata con 40' di ritardo e con la Nocerina che non ha effettuato il riscaldamento pre-partita) per indurre l'arbitro a dichiarare la partita non giocabile, come da regolamento: tre cambi in soli 50', poi gli infortuni di altri 5 giocatori che hanno lasciato la Nocerina in 6. Un numero non sufficiente per continuare e che ha indotto l'arbitro a fermare tutto regalando di fatto i tre punti ai padroni di casa. Morale della giornata: vincono i tifosi violenti, perde lo sport e il calcio italiano. A indurre il Questore a non far partecipare alla trasferta i supporters della Nocerina proprio i timori dei possibili scontri tra le due fazioni. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno risposto minacciando di recarsi ugualmente all'Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta "tutti a Salerno". Stamane poi, un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando alla squadra rossonera di non presentarsi in campo: "O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi". Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman nello stadio Arechi ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Dopo una lunga trattativa, presente il questore di Salerno Antonio De Iesu che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è cominciata con una quarantina di minuti di ritardo. Ma le intenzioni degli ospiti sono apparse subito chiare: nei primissimi minuti sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e subito dopo ben cinque giocatori, uno dopo l'altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo. Rimasta la Nocerina in sei, l'arbitro Sacchi di Macerata non ha potuto che fischiare la fine anticipata del match, sotto gli occhi infuriati dei circa tremila spettatori paganti dello stadio Arechi. Subito dopo, negli spogliatoi, l'annuncio delle dimissioni di massa della dirigenza della Nocerina.

IL QUESTORE INASCOLTATO - Queste le parole di De Iesu: «I dirigenti della Nocerina si sono impegnati per convincere i propri giocatori a scendere comunque in campo, dopo le intimidazioni ricevute davanti al quartier generale della squadra, in un hotel a Mercato San Severino, alla partenza del pullman, da circa duecento presunti ultras. La parte malata della tifoseria rossonera, una parte minoritaria, ha inscenato forme di minacce che prefigurano reati penali. Ma l'ordine pubblico è garantito, il derby si può giocare in condizione di massima sicurezza. Non ci sono stati scontri tra le opposte fazioni». Parole però rimaste inascoltate e che alla fine non hanno fatto breccia nella mente dei giocatori, ormai troppo condizionati dai violenti. Da segnalare all'esterno dello stadio alcuni gruppi di tifosi che fermavano le automobili di passaggio chiedendo documenti che potessero ricondurre a persone residenti presso Nocera. Una situazione davvero incredibile che poi è sfociata nell'interruzione del derby dopo solo 20' di gioco.



«IDENTIFICHEREMO I RESPONSABILI» - "Abbiamo già attivato le indagini per l'identificazione dei responsabili e disponiamo anche di immagini. Non daremo tregua alla parte malata della tifoseria della Nocerina". Così il questore di Salerno Antonio De Iesu commenta la sospensione del derby di Lega Pro Salernitana-Nocerina. "I giocatori della Nocerina - aggiunge il Questore di Salerno - sono stati molto turbati da forme di intimidazione verbale riservategli dai loro tifosi. Questo ha inciso sulla loro tranquillità e serenità. A Mercato San Severino (sede del ritiro della Nocerina), in un primo momento, sembrava che i tifosi volessero sostenere la squadra. Poi, sono cambiati gli umori di una parte della tifoseria. La maggior parte della tifoseria di Nocera Inferiore è sana - conclude De Iesu - e vuole solo sostenere la propria squadra". La Questura di Salerno aveva impegnato 150 agenti allo Stadio Arechi.

DS NOCERINA: «CI DIMETTIAMO TUTTI» - «Sono qui solo per comunicare che tutti i dirigenti della Nocerina calcio sono dimissionari. E confermo il silenzio stampa di tutti i tesserati». Così il direttore sportivo della Nocerina, Luigi Pavarese, nella sala stampa dello stadio Arechi. Ad una domanda dei giornalisti sui cinque calciatori infortunati in 20 minuti, Pavarese ha risposto: «I ragazzi sono andati in campo senza effettuare alcun riscaldamento, da qui gli infortuni».

A NOCERA FESTA DI PIAZZA - "Tutti in piazza a festeggiare... ha vinto il popolo nocerino". Così su Facebook i tifosi rossoneri hanno commentato la partita-farsa di Salerno. In oltre cento hanno raccolto l'invito via web e si sono ritrovati in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori: poi un violento acquazzone ha indotto tutti a tornare a casa.

LA NOTA DELLA LEGA PRO - "I fatti verificatisi nella partita Salernitana-Nocerina hanno recato un danno gravissimo al calcio e alla Lega Pro, ci costituiremo parte civile in tutti i procedimenti penali che verranno aperti e procederemo per risarcimento danni": così in una nota, la Lega Pro. "I delinquenti che hanno fatto minacce e chi ha fatto sceneggiate in campo - prosegue la nota - ci auguriamo che vengano sanzionati come meritano. Da parte nostra non arretreremo di un centimetro nel conquistare un calcio normale".

DIRETTORE GENERALE LEGA PRO - Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro, ha commentato così a Sky Sport 24 il caso Salernitana-Nocerina: «È una vergogna, semplicemente un danno gravissimo al calcio italiano e alla Lega Pro. Hanno spazzato via il positivo che abbiamo realizzato all’ONU con un’iniziativa sulla lotta per i valori contro la contrattazione. Mi auguro che queste immagini che si stanno proiettando consentano alla polizia di assicurare le patrie galere a questi delinquenti. Nocerina in campo per evitare di venire estromessa dalla ripartizione dei contributi che la Lega da’ ad ogni società? Se fosse questo, un atteggiamento di questa natura impedirebbe provvedimenti di quel genere… Si sono illusi. In questo momento, essendo il Direttore Generale della Lega Pro ed essendo gli atti sottoposti alla Procura Federale e al Giudice Sportivo, per il ruolo che mi compete devo logicamente fermarmi al limite. Mi auguro, però, che il Giudice Sportivo e la Procura Federale, con gli accertamenti che stanno facendo, dimostrino esattamente quello che è successo, che è una delle pagine peggiori che siano mai avvenute nel calcio italiano. Prevale rabbia o paura? Penso che noi dovremmo aspettare un attimo, ma non lo faccio per sfuggire dalla responsabilità, ma per il giusto rispetto che la Procura Federale e il Giudice devono avere dal punto di vista delle decisioni che devono prendere. Certamente è una pagina i cui contorni sono evidenti: ci sono state delle minacce, c’è da chiedersi come quelle duecento-trecento persone, quei delinquenti, siano potuti arrivare sotto il pullman della Nocerina, bisognerà che qualcuno accerti anche quello, alla partenza dal ritiro, e poi tutte le fasi successive. Certamente questa pagina terribile del calcio non può pensare qualcuno che passi come l’aria e poi riprendiamo a giocare. Questo calcio non può sopportare una cosa di questo genere. Tutti coloro che hanno responsabilità di questa cosa mi auguro che vengano assicurati dal punto di vista o della giustizia sportiva o della giustizia penale. Il mio primo pensiero? Nessuno deve pensare che mollo o che molliamo. Mentre stiamo parlando, ci sono in Italia nella Lega Pro come nelle altre Leghe tante partite che si stanno svolgendo. Certamente bisogna riflettere, capisco qual è la crisi sociale che c’è in quell’area che va da Nocera a Salerno, dove diventa difficile, però queste cose non possono essere tollerate. Questi avvenimenti chiamano maggiore responsabilità e maggiore attività. Se qualcuno pensa di farci arretrare ha sbagliato strada, saremo ancora più combattivi con fatti concreti e non parole, perché quelle immagini che gli sportivi stanno vedendo siano finite, si chiuda quella pagina. Ognuno rifletta su quello che è avvenuto su quello che ha fatto concretamente nel corso di questi giorni. Noi abbiamo cercato di metterci la faccia, seguiteremo a metterla, perché questo calcio, come abbiamo detto a Ginevra, possa consentire di dare un po’ di gioia a bambini e bambine».

IL SINDACO DI NOCERA - Amarezza del sindaco di Nocera Inferiore (Salerno), Manlio Torquato, per quanto accaduto nel derby Salernitana-Nocerina ma anche riserve sulle decisioni assunte in materia di ordine pubblico che "hanno finito per delegittimare un'intera tifoseria e forse un'intera comunità". "Ho sempre rispettato, come istituzione e come mio dovere, le decisioni assunte dal Prefetto e dal Questore - afferma il sindaco - noto però che in altre partite, pur considerate a rischio, penso a Salernitana-Napoli o a Verona-Napoli, si è consentito alle tifoserie ospiti di partecipare in massa. Scegliendo di non far accedere nessun nocerino alla stadio Arechi forse si è alzata troppo la guardia ed il livello di prevenzione - aggiunge il sindaco - creando, al di là delle migliori intenzioni, un vero corto circuito. Se ci sono responsabilità si accertino - conclude il sindaco di Nocera Inferiore - ma prima di addebitare ad alcuno una qualche responsabilità, bisognerà esaminare e conoscere bene le cose per non ripetere gli stessi errori della vigilia. Questo sarebbe davvero inaccettabile. Nocerina-Salernitana non è solo un incontro di calcio, ma è l'appuntamento al quale giungevano, dopo 25 anni. Poteva essere una festa di popolo. È stato un peccato che ad una delle due tifoserie - che andavano debitamente controllate con le necessarie cautele e misure di ordine pubblico - non sia stata data la possibilità di assistere all'incontro".

TOMMASI - "Allo stadio deve andare chi se lo merita. Dobbiamo continuare a lavorare su questo, farci forza, ragionare, capire cosa si è sbagliato e andare avanti con determinazione". Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori, guarda avanti dopo i fatti di Salerno nonostante l'amarezza. "Di sicuro si avrà il momento delle repressione, è la prima reazione - ha proseguito - doverosa e importante, ma l'imperativo è proseguire nel nostro lavoro e cambiare le cose anche da di dentro". "Salerno non è un caso isolato - ha aggiunto Tommasi -, ricordiamo quanto avvenuto a Genova con il Genoa e ad Ascoli. È anche facile parlare quando non si vivono direttamente certe situazioni, facile dire che va tutto bene. Se uno vive in diretta certe situazioni, calato in determinati ambienti, non può non tenerne conto. C'è tanto da fare, servono delle risposte per tutti".

LOTITO - "Non ero a Salerno, ma i fatti si commentano da soli": così il presidente della Salernitana Claudio Lotito che punta il dito sulla divisione dei gironi della Lega Pro in Nord e Sud: "Avevamo preso una posizione chiara quando sono stati fatti i gironi - sottolinea - Oggi si stanno verificando i miei timori esposti all'epoca. Il dado è tratto, dobbiamo fare i conti con l'insipienza di qualcuno che hanno dato vita a una situazione che poteva essere evitata". "Non conosco i motivi che hanno indotto la Nocerina a prendere questa decisione, motivo per cui non posso esprimere giudizi in merito. Dico solo che per quanto mi riguarda ho chiesto espressamente che venisse disputata questa partita, proprio per evitare che le società possano diventare ostaggio di atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con il calcio": così il patron della Salernitana Claudio Lotito. "Tutti sanno come la penso: non mi faccio intimidire da nessuno e l'ho dimostrato da tempo in modo concreto. Credo però che chi è preposto, conoscendo le situazioni endemiche del territorio, dovrebbe porre dei rimedi preventivi". Per Lotito, l"errore" è nel criterio della divisione territoriale dei gironi della Lega Pro: "La Salernitana ha preso una posizione chiara nel momento della stesura dei gironi - sottolinea - Oggi si stanno verificando i miei timori esposti all'epoca, che non si deve risolvere snaturando i campionati e mandando a giocare le squadre fuori sede. Perché questo significherebbe mortificare le passioni dei tifosi locali che seguono le vicende della propria squadra del cuore". Secondo il patron del club granata "non possono essere soltanto le forze dell'ordine a garantire l'ordine, bisogna evitare che si possano verificare certi episodi - sottolinea - Basta vedere la composizione dei gironi per dare una risposta a tutte queste considerazioni che si fanno oggi col senno di poi. Sono situazioni prive di logica, non c'è una netta composizione territoriale. Non dovevano proprio disputarsi in alcun posto e in alcuna maniera quelli che sono i derby considerati a rischio, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche della competitività sportiva e di tensione agonistica impropria". "Se due squadre fossero state mandate a giocare al Nord, attuando una divisione verticale e non orizzontale nella composizione dei gironi - conclude Lotito - non ci sarebbero stati problemi e lo testimonia il fatto che nel girone del Sud sono state inserite squadre come Pisa, Viareggio, Pontedera e Grosseto che con il sud non hanno niente a che vedere. Il dado è tratto, dobbiamo fare i conti con l'insipienza di qualcuno che hanno dato vita a una situazione che poteva essere evitata".

CorriereSport
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2013, 20:24     +1   -1




NOCERINA, PRIMO PROVVEDIMENTO: SCONFITTA PER 3-0 A TAVOLINO

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Il Giudice sportivo di Lega Pro Pasquale Marino ha deciso immediatamente sul referto dell’arbitro: 3-0 a tavolino per la Salernitana. Si è poi riservato ulteriori decisioni dall’approfondimento della lettura degli “atti ufficiali”. In altri termini non si è precluso nessuna strada.

IPOTESI — Al momento l’ipotesi più credibile è che dopo una lettura del referto arbitrale e della relazione della Procura federale (ricordiamo che i collaboratori della Procura immediatamente dopo la sospensione della partita hanno sentito i calciatori) possa trasmettere tutto alla stessa Procura affinché lavori sull’ipotesi di illecito sportivo e che avvii un procedimento davanti alla Disciplinare nei confronti della Nocerina e dei suoi tesserati coinvolti nella vicenda. Più difficile che il Giudice sportivo decida autonomamente sull’ipotesi dell’illecito sportivo dovendo, a norma di regolamento, decidere su quanto avvenuto in campo. Quindi quello che è successo prima della partita non può rientrare nelle sue valutazioni.

IL COMUNICATO — "A seguito di sostituzioni di calciatori eseguite nei primi minuti di gara, esaurendo il numero massimo consentito, e di successive uscite dal campo di calciatori a seguito di infortuni la squadra della società Nocerina è rimasta sul terreno di gioco con soli sei calciatori", scrive nella premessa della sua motivazione il giudice sportivo ricostruendo quanto accaduto domenica nella partita del girone B di Lega Pro prima divisione Salernitana-Nocerina. Il giudice sportivo ricorda anche che "il direttore di gara, rilevando che il predetto numero di calciatori risultava inferiore al limite minimo previsto dalle norme sulle regole di svolgimento del gioco, ordinava la sospensione della gara al minuto ventuno del pt di gara". Il giudice ha anche stabilito un'ammenda di 1.500 euro alla Nocerina "per avere causato notevole ritardo sull'orario d'inizio della gara" ed una dello stesso importo alla Salernitana "perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere diversi petardi, senza conseguenze". Gli stessi tifosi, durante la gara, lanciavano poi sul terreno di gioco "bottigliette d'acqua semipiene, senza conseguenze".

Gazzetta
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2013, 20:26     +1   -1




FARSA NOCERINA, LETTA: TOLLERANZA ZERO

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"Domenica abbiamo assistito a fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve la tolleranza zero". Il Presidente del Consiglio Enrico Letta commenta così il derby farsa tra Salernitana e Nocerina (Lega Pro Prima divisione), sospeso dopo solo 21 minuti di gioco. "Sono episodi che hanno un effetto drammatico nei confronti dei valori che lo sport trasmette - afferma il premier al Coni -. La legge sugli stadi? Sarà pronta entro gennaio".

All'Arechi i giocatori ospiti non vogliono neppure scendere in campo a causa delle minacce ricevute dai propri tifosi, ai quali la trasferta a Salerno è stata vietata. Con 40 minuti di ritardo sulla tabella di marcia la Nocerina sceglie di giocare, ma il dietrofront è solo un'illusione: nel primo minuto, infatti, il tecnico Fontana effettua tutti e tre i cambi a sua disposizione. Poi in rapida successione cinque calciatori rossoneri lasciano il campo per infortunio, costringendo il direttore di gara al triplice fischio.
Letta, presente al Consiglio Nazionale del Coni, fa poi il punto sullo sport italiano in generale, parlando anche delle Olimpiadi 2024: "Dobbiamo trasformare questa legislatura iniziata un po' zoppicante in una legislatura costituente per lo sport italiano - dice il Presidente del Consiglio -. Sarà possibile anche grazie al fatto che il governo non è di parte ma di larghe intese". "Facciamo che questa arretratezza normativa in tanti campi possa trovare una legislatura costituente - aggiunge -. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro paese che ha una tradizione sportiva straordinaria. Sono impegnato in prima persona per le Olimpiadi in Italia, è un obiettivo alla nostra portata ed è una partita che dobbiamo giocare. Dobbiamo avere ambizioni alte, che sono alla nostra portata".

TgCom
 
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 22:14     +1   -1




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LEPORE: QUEL GIORNO HO PENSATO DI SMETTERE


«Ho pensato di smettere, quel giorno ho pianto». Queste le parole del centrocampista della Nocerina Franco Lepore, rilasciate in esclusiva ai microfoni di RaiSport, dopo il derby ‘farsa’ Salernitana-Nocerina del 10 novembre. Prosegue Lepore: «Nessuno di noi si aspettava un giorno di andare in procura, diremo quello che è successo a chi di dovere». E sul suo infortunio? «Non è stato un infortunio PER farsa avevo avuto problemi anche in settimana. Spero che un episodio come questo non accada piu nel mondo calcio e serva di lezione a tutti, non è bello vedere queste cose. Sono sereno, ora diremo la verità noi siamo le vittime».

Corriere
 
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CAT_IMG Posted on 31/12/2023, 19:39     +1   -1

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