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[Calcio] - Vincono gli ultras: Salernitana-Nocerina si trasforma in una farsa, Video

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FenicioBrillo
CAT_IMG Posted on 11/11/2013, 22:23 by: FenicioBrillo     +1   -1




Nocerina: accusa di illecito?
Rischia l'esclusione dal torneo

Dopo i fatti di Salerno, le possibili conseguenze e le strade che può seguire la giustizia sportiva. Abete: vicenda tristissima

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Tutti e a gran voce invocano "sanzioni esemplari". Lo fa il presidente del Coni Giovanni Malagò, lo fa la Lega Pro, ma lo fa soprattutto la Federcalcio. È ipotizzabile che il giudice sportivo della Lega Pro chieda un supplemento di indagini alla Procura federale, ma che poi possa addirittura arrivare una sanzione per illecito sportivo (articolo 7 del Codice di giustizia sportiva) che al comma 1 precisa e sanziona: "Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo". Questo potrebbe portare all’esclusione, già da questa stagione, della Nocerina dai campionati professionistici, mentre i tesserati rischierebbero 2 anni di squalifica.Duro Abete"Una vicenda tristissima che fa molto riflettere sul ruolo determinante di bande criminali in grado di condizionare società e calciatori", il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete non risparmia le parole che evidenziano la sua delusione per quello che è avvenuto a Salerno. Parla di "dominus del terrore" il presidente federale. In sintesi: certe cose nei campionati professionistici non devono avvenire. "Gli effetti si vedranno dalla lettura dei referti e delle relazioni", dice ancora Abete, precisando poi che "le sanzioni devono essere afflittive". Ed è difficile che la sconfitta a tavolino e qualche punto di penalizzazione in un torneo (quello di Prima divisione di Lega Pro) che non prevede retrocessioni possano definirsi afflittivi. A rischiare pesanti sanzioni sono anche i tesserati. Soprattutto i calciatori che si sono "infortunati" così platealmente e per i quali la Procura federale chiederà referti medici e certificati, ma sotto esame è anche il ruolo dell’allenatore rossonero e dei dirigenti in panchina. La sceneggiata vista a Salerno ha dell’incredibile. I calciatori non volevano scendere in campo e poi sarebbero stati convinti per questioni di ordine pubblico, ma così hanno reso più difficile il compito di chi deve giudicare: la mancata presentazione in campo avrebbe comportato la sconfitta 3-0 e un punto di penalizzazione, ma ora l’accusa si potrebbe trasformare appunto in illecito sportivo.

L’ordine pubblico. Il presidente federale Abete non nasconde che sia necessaria una "riflessione a 360° anche dei problemi di ordine pubblico che si sono evidenziati in questa vicenda", perché alla fine quando ci si sente in qualche modo minacciati, "alla fine si può decidere di arrendersi, ma in queste condizioni è difficile fare calcio e soprattutto farlo a livello professionistico" e conclude ripetendo che a Salerno si è visto "uno scenario avvilente". Contro eventuali sanzioni del giudice, la Nocerina e i suoi tesserati potranno fare appello alla seconda sezione della Corte di giustizia federale, anche se è molto probabile che il presidente Sandulli chieda che a giudicare siano la sezioni unite vista l’unicità del caso.


La Procura: "Nessuno pensi di farla franca". Identificati 30 ultrà, emessi 20 Daspo
Aperto un fascicolo contro ignoti per violenza privata aggravata. Lotito: "E' come fare giocare una partita tra palestinesi e israeliani". Il procuratore Izzo: "Infangata l'immagine del calcio". La società respinge le dimissioni del ds Pavarese e dell'allenatore Fontana. Gli ultrà: "Nessuno ha minacciato di morte nessuno, abbiamo solo chiesto un gesto eclatante"

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"È stata infangata l'immagine del calcio. I responsabili di quanto accaduto non devono pensare di farla franca". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Giancarlo Izzo, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per violenza privata aggravata dopo le intimidazioni degli ultrà contro la Nocerina. Intanto è ipotizzabile che il giudice sportivo della Lega Pro chieda un supplemento di indagini alla Procura federale.

IDENTIFICATI 30 ULTRA' — Sono una trentina gli ultrà della Nocerina, tra quelli partecipanti al raid di ieri nel ritiro della squadra, identificati attraverso i filmati in possesso della questura di Salerno. Gli agenti della Digos hanno ascoltato fino alla tarda serata di ieri calciatori e dirigenti della Nocerina, mentre nel corso della notte e anche stamani sono stati visionati tutti i filmati e i documenti fotografici acquisiti, tra cui anche quelli relativi al faccia a faccia tifosi-calciatori, avvenuto ieri mattina dinanzi all'hotel di Mercato San Severino. Da quanto trapelato si profilano diverse denunce a piede libero e numerosi provvedimenti Daspo nei confronti dei tifosi nocerini.

20 DASPO — La questura di Salerno comunica di aver emesso venti provvedimenti Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti tifosi della Nocerina.

DIMISSIONI RESPINTE — La Nocerina respinge le dimissioni del direttore sportivo Luigi Pavarese, dell'allenatore Gaetano Fontana e dei suoi collaboratori. La società li invita "da subito a riprendere le proprie funzioni" per "poter garantire massima trasparenza e lealtà nel regolare svolgimento del campionato". La Nocerina inoltre fa sapere che "attende con la massima serenità gli esiti delle indagini e le decisioni che saranno prese dalle organi competenti", in relazione a quanto avvenuto ieri. In una nota il club ribadisce anche "il silenzio stampa a tempo indeterminato".

"NESSUNA MINACCIA" — Fuori dal ritiro della Nocerina "nessuno ha minacciato di morte nessuno": ai giocatori e al tecnico è stato soltanto chiesto un "gesto eclatante" per "dare voce ad un'ingiustizia subita dai tifosi", l'impossibilità di andare in trasferta nonostante tutti fossero muniti della Tessera del tifoso. È quanto affermano gli ultras della Nocerina. Gli ultras raccontano la loro versione su quanto accaduto ieri in occasione del derby con la Salernitana e ricostruiscono il loro punto di vista, partendo da un'osservazione: "Non parliamo né a nome degli ultras né a nome della curva Sud ma a nome della città, perché è la nostra città ad essere stata discriminata dal divieto di recarsi allo stadio Arechi" ed ora è "il nome dei nocerini che viene additato come violento, teppista, terrorista e mafioso". E dunque, dicono gli ultrà, "noi all'esterno del San Severino Park Hotel (la sede del ritiro della squadra, ndr) c'eravamo". E "non abbiamo minacciato nessun tesserato. È stato semplicemente chiesto al mister e alla squadra un gesto eclatante, che facesse parlare l'Italia intera e che scuotesse il sistema. Un gesto che desse voce all'ingiustizia subita dai tifosi a cui preventivamente e senza alcuna prova d'appello è stata negata la trasferta". Quella messa in atto, insomma, è una "protesta civile: visto che se avessimo voluto essere davvero violenti ci saremmo recati a Salerno malgrado il divieto". I tifosi, in particolare, sottolineano di avere tutti la Tessera del tifoso e, quindi, di avere "il totale e sacrosanto diritto di assistere a questa partita" e invitano a chiedere agli stessi giocatori se siano stati minacciati.

PARLA LOTITO — Salernitana e Nocerina andavano inserite in gironi diversi, "se l'avessimo fatto, avremmo evitato questo problema". Claudio Lotito, patron dei granata, ai microfoni di Sky Sport torna su quanto accaduto ieri. "Avevo sottolineato la necessità di dividere alcune società, di mandarle in gironi diversi per evitare questo tipo di partite ed è stato detto che volevo andare in villeggiatura al Nord - commenta -. Ma ci sono casi di atavica rivalità, è come provare a far giocare palestinesi contro israeliani, in quel contesto non è possibile, al di là di propositi e iniziative che necessitano di tempo per essere metabolizzate. Ieri abbiamo assistito a uno spettacolo desolante, assurdo, che non tiene conto delle realtà specifiche che non sono giustificabili ma che esistono. Servono prevenzione, cioè non mettere le squadre nello stesso girone, educazione, che ha dei tempi, e repressione in modo inflessibile, con pene dure". Lotito ricorda che "gli stadi sono ormai enormi casse di risonanza mediatica, un Colosseo moderno dove la gente sfoga queste tensioni e assume questo atteggiamento. Ma le società devono isolarsi da questi comportamenti, non devono dialogare con queste frange altrimenti le legittimano.


REPRESSIONE — E poi la legge deve intervenire e reprimere". "È stata fatta una lettera ufficiale di parlamentari per non disputare quel match - ha ricordato Lotito - ma qualcuno se ne è fregato. Dobbiamo prendere atto di ciò, lavorare tutti insieme affinché si evitino iniziative che possano precludere la possibilità di andare a vedere partite in santa pace per poter tifare la propria squadra del cuore". In tempi non sospetti, la Lega Pro aveva minacciato provocatoriamente di giocare i derby a Bolzano in caso di fatti come quello di Salernitana-Nocerina. "Non è che mandando a Bolzano la partita si risolve il problema - si dice sicuro Lotito - piuttosto lo si sposta. Anche perché non ha ordinato mica il medico che la Salernitana si debba confrontare con Nocerina e Paganese. Potevano mandare una delle società nel girone del nord". Sta di fatto che quello di ieri resta uno spettacolo indecoroso per il mondo del calcio e dello sport in generale: "Noi abbiamo solo preso atto di quello che è successo - replica Lotito - la Salernitana non c'entra nulla. Non stiamo giustificando certi comportamenti, la gara si doveva disputare altrimenti si diventava tutti ostaggio. Oggi qualcuno dovrebbe prendere atto e far tesoro di quanto accaduto, per evitare che si verifichino ancora certi comportamenti".

IL SINDACO DIFENDE NOCERA INFERIORE — Difende il buon nome della sua città e invita la Lega Pro a fare "mea culpa": all'indomani del derby farsa Salernitana-Nocerina il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato non ci sta a far passare il messaggio di una città e di una tifoseria di facinorosi. "Bisogna vedere bene di chi sono le responsabilità - spiega -. A mio avviso la Lega doveva gestire diversamente la cosa facendo disputare l'incontro a porte chiuse, o regolamentarne i flussi sportivi attraverso la tessera del tifoso. Così come sarebbe stato bene mettere le due squadre non nello stesso girone". Torquato si dice amareggiato non soltanto dal singolo episodio "ma da tutta la vicenda". "Mi pare prematuro dire che le cose sono andate in una certa maniera e che ci sia un nesso tra le eventuali minacce dei tifosi e la scelta dei calciatori di non giocare la partita. Non si può escludere, infatti, che ci sia stata una forma di solidarietà verso la tifoseria. Se, comunque, dovessero emergere delle responsabilità è giusto che siano sanzionate. Ma Nocera - ha concluso - è città di profonda civiltà e di antiche tradizioni sportive al punto di essere considerato dallo stesso sindaco di Salerno De Luca, l'altro capoluogo della provincia di Salerno".

Fonte: La Gazzetta dello Sport - 2
 
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8 replies since 10/11/2013, 23:43   85 views
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