Perché non ti segue nessuno su Twitter
PRESENTATI BENE - Il primo errore da fare è quello di non curare il profilo del proprio account, che è un po’ il proprio biglietto da visita, se quello non piace o presenta elementi che possano repellere parte dei potenziali follower bisogna lavorarci e smussarlo. Un errore da non fare assolutamente è quello di esagerare con le referenze, che diventa mortale se al profilo si uniscono termini come “esperto” o “guru”, i sedicenti esperti non piacciono, ma anche trascurare la sua compilazione al punto da non scegliere nemmeno l’avatar e di presentarsi quindi come un “uovo” di Twitter è ugualmente dannoso. Più o meno come scrivere la propria bio in terza persona, ricordatevi che è una breve bio, non un curriculum che comprenda tutto quello per cui volete essere ricordati nella vita
NIENTE ELEMOSINA - Anche chiedere alle persone di diventare propri follower offrendo in cambio reciprocità è decisamente perdente, per la natura del mezzo è perfettamente normale non seguire chi magari ci segua, le persone con un numero ri follower uguale a quello delle persone seguite di qualificano immediatamente come dediti a questo tipo d’inutile scambio. Al contrario, anche non seguire nessuno è un errore da evitare, perché l’impressione è quella di una trasmissione broadcast, che promette poca interattività.
NON SPAMMARE - Anche diffondere troppi tweet può rivelarsi controproducente, visto che si finisce per annegare la timeline dei propri follower nei propri messaggi e che qualcuno non potrebbe gradire. la media degli utenti è di 3 messaggi al giorno, eccedere molto questa misura può rovelarsi controproducente, più o meno come affidare la propria timeline a qualche automatismo che la riempia di materiali prelevati altrove. Nessuna speranza poi che chi cerca di vendere qualcosa facendo finta di no e ancora meno per chi spamma richieste attraverso i messaggi diretti e personali, pratica odiosa e odiota che rischia per di più di provocare segnalazioni per spam e la cancellazione dell’account.
fonte:
Giornalettismo