Posto un mio articolo di qualche mese fa sul turismo spaziale 
Un ticket per le stelle nel 2016
Questione di pochi anni e per compiere un volo nello spazio potrebbero volerci pochi minuti alla "modica" cifra di 200mila dollari (circa 135mila euro) a passeggero. È il cuore dell'ambizioso progetto della
Virgin Galactic, l'azienda privata dell'inglese sir Richard Branson, che dal 1999 investe nella realizzazione di un'offerta di voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale.
Vero e proprio pioniere, interessato ai lanci nello spazio con vettori riutilizzabili fin dal 1960, Branson ha sponsorizzato la
Scaled Composites, compagnia aeronautica fondata nel 1982 dall'ingegnere statunitense Burt Rutan, che con il progetto del velivolo suborbitale dotato di un motore razzo a propellente ibrido
SpaceShipOne ha vinto il primo premio di 10 milioni di dollari nell'ultima edizione dell'
Ansari X Prize.
Obiettivo del concorso, creato dalla
X Prize Foundation, organizzazione no-profit creata per incentivare innovazioni tecnologiche radicali in vari campi, era quello di raggiungere la quota di 100 km (cioè lo spazio) per due volte in un periodo di due settimane utilizzando un mezzo in grado di trasportare almeno tre persone. Lo
SpaceShipOne ci è riuscito nel giugno 2004 sbaragliando la concorrenza di altre 26 organizzazioni non governative.
La vittoria del concorso è stata solo un trampolino di lancio per la Virgin di Branson che nel 2009 ha presentato al pubblico, nel deserto del Mojave in California, lo spazioplano
SpaceShipTwo, in parte basato sulle tecnologie del predecessore
SpaceShipOne. La navetta porterà sei passeggeri (e due piloti) nello spazio per sei minuti: giusto il tempo di provare la sensazione dell'assenza di gravità e godersi una vista mozzafiato del panorama stellare e dell'orizzonte curvo della Terra.
SpaceShipTwo raggiungerà la parte alta dell'atmosfera attraccata al velivolo madre
WhiteKnightTwo, da cui poi si staccherà per essere spinta dal motore a razzo nello spazio, oltre la linea di Kármán (posta per convenzione a 100 km di quota) da cui rientrerà planando per un atterraggio convenzionale. Le aeronavi targate Virgin partiranno dallo
Spaceport America, il primo aeroporto spaziale della storia, progettato dall'architetto britannico Norman Foster e donato dallo stato americano del New Mexico alla compagnia di Branson, che lo ha inaugurato nel 2011, anno in cui è iniziata la collaborazione dell'azienda con la Nasa.
Lo spazioporto sarà poi il sito di lancio definitivo quando inizieranno i voli commerciali. L'intento della Virgin è quello di far volare nello spazio, a partire dal 2016, 500 passeggeri l'anno. Ad oggi in lista d'attesa ci sono già più di 530 persone fra cui l'attore Ashton Kutcher. Si vocifera che anche le star Angelina Jolie, Tom Hanks e Brad Pitt e la cantante Katy Perry siano tra gli interessati.
Il mercato spaziale è una frontiera ancora tutta da scoprire, e non riguarda ovviamente solo la Virgin.
Molte sono infatti le nazioni, con progetti governativi, e le aziende private, che stanno organizzando lanci in orbita. È il caso della statunitense
SpaceX, società fondata da Elon Musk, già cofondatore di PayPal, che ha sviluppato il
Dragon, una capsula per trasportare merci o persone (fino a 7 passeggeri) fino a un'orbita terrestre bassa e ritorno. Nel 2010 è diventato il primo veicolo privato a compiere una missione orbitale. Al momento è attivo solo il programma di trasporto merci verso la Stazione Spaziale Internazionale.
La
Nasa ha inoltre sviluppato
Orion, un progetto di veicolo spaziale con equipaggio che sostituirà il programma
Space Shuttle per i rifornimenti alla Iss e come vettore d'appoggio per missioni sulla superficie lunare e su Marte.
Anche la Germania sarà della partita. Il governo tedesco ha cofinanziato
Phoenix, prototipo di navetta monostadio riutilizzabile e pensata per il trasporto di esseri umani, obiettivo ultimo del programma spaziale
Astra. E la Russia non sta a guardare: l'Agenzia spaziale russa, che propone già voli ai turisti al costo proibitivo di 20 milioni di dollari per 6 giorni di volo, ha progettato
Kliper, un veicolo in grado di trasportare 6 astronauti, che sostituirà l'ormai obsoleta
Sojuz.
Fonte:
Giornale di Brescia
