Moken delle Andamane
I Moken hanno sviluppato la capacità di mettere a fuoco sott’acqua per andare in cerca di cibo sul fondale marino. La loro vista è il 50% più potente della nostra.
La storia orale dei Moken è ricca di conoscenze sul mare, sui venti e sulle fasi lunari.
Un mito racconta della la-boon, ovvero "l'onda che mangia la gente". La leggenda vuole che appena prima dell'arrivo della la-boon, il mare si ritiri.
Nel dicembre 2004, quando il mare si ritirò prima dello tsunami, gli anziani di un villaggio moken della Tailandia riconobbero i funesti presagi e condussero la loro comunità e i turisti in salvo sopra un'altura.
Yali, Papua Occidentale
Molti popoli tribali hanno una conoscenza enciclopedica degli animali, delle piante e delle erbe autoctone. Gli Yanomami, ad esempio, utilizzano quotidianamente circa 500 specie di piante differenti.
Gli Yali della Papua Occidentale sono ecologisti eccellenti, e riconoscono almeno 49 diverse varietà di patate dolci e 13 di banane.
Richiami
La maggior parte dei popoli tribali ha un'acuta sensibilità per il comportamento animale. Gli uomini Pigmei sono imitatori così esperti che possono riprodurre il lamento di un'antilope ferita per attirarne un'altra fuori dai cespugli.
Allo stesso modo, i cacciatori della Siberia sono capaci di imitare il pianto di un cucciolo di renna in cerca della madre, o il verso di un maschio in calore.
Wichì, Argentina
Durante la stagione secca, quando il livello dei fiumi è basso, i Wichì dell’Argentina vivono dei pesci che catturano con una rete tesa tra due pali. Immersi nell’acqua fangosa, percepiscono la presenza del pesce scrutando i movimenti dell’acqua sulla superficie.
Awá, Amazzonia
Quella degli Awá è la tribù più minacciata del mondo. Le donne Awá si prendono cura di diverse specie di cuccioli di scimmia rimasti orfani, tra cui le scimmie urlatrici e quelle cappuccine, che allattano al seno. E per illuminare le case di notte, bruciano una resina che estraggono da un albero rosso brasiliano, il maçaranduba.
Nenet, Siberia
La carne di renna è l'alimento più importante della dieta nenet.
Viene mangiata cruda, congelata oppure bollita, insieme al sangue di una renna appena macellata, che è ricco di vitamine.
La percentuale di grasso nel latte di renna è del 22%: sei volte di più che in quello di mucca.
Boscimani, Botswana
Una donna Boscimane del Botswana assapora la polpa di un melone.
Tradizionalmente, i Boscimani si procurano l'acqua attingendola dalle "pan" - depressioni della sabbia che si riempiono di pioggia - o l'assumono attraverso radici e meloni tsama. Sono tutte tecniche apprese nel corso di migliaia di anni di sopravvivenza nel deserto durante le stagioni secche, quando i pozzi d'acqua del Kalahari si riducono in polvere.
Impari quello che la Terra ti suggerisce ha detto Roy Sesana, Boscimane Gana.
Matsés, Amazzonia
Spesso, prima delle battute di caccia, gli uomini Matsés soffiano il tabacco l’uno nel naso dell’altro per aumentare l’energia, o assumono il veleno di rana: produce una sensazione di lucidità e forza che può durare per diversi giorni.
Il fluido viene raccolto sfregando la pelle della rana con un bastoncino. La secrezione viene poi inserita in piccoli fori praticati sulla pelle del destinatario.
Hadza, Tanzania
Gli Hadza della Tanzania hanno sviluppato una relazione di aiuto reciproco con gli uccelli-guida, che li conducono agli alveari delle api selvatiche.
Gli uccelli-guida chiamano i cacciatori, i quali fischiano in risposta. L'animale si muove di albero in albero, fermandosi ad aspettare i cacciatori, e alla fine li conduce all'alveare, che spesso si trova in alto, tra i grossi rami di un baobab.
Fonte:
National geographic