La Fenice

Storia del pattinaggio di figura, Viaggio alla scoperta delle origini di questo sport

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CAT_IMG Posted on 7/11/2013, 08:15     +1   -1
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CITAZIONE (Blue fire @ 7/11/2013, 08:11) 
Wow Grazie Secret!!!!

A proposito del finnstep, devo ritrovarlo ma dopo la SD al Finlandia trophy di quest'anno Susanna ( Rahkamo) o Petri ( Kokko) ha scritto un messaggio sul suo twitter per complimentarsi con Tessa e Scott che diceva più o meno che il loro finnstep rendeva orgogliosi gli inventori del ballo ( appunto Rahkamo/Kokko)

Eccolo qui ^_^

Petri Kokko
@Virtue_Moir 's beautiful #Finnstep at the #Finlandia Trophy. Makes its founders proud :-)
 
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CAT_IMG Posted on 7/11/2013, 08:17     +1   -1
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grazieeee

Grande Petri!!!!
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2013, 18:19     +1   -1
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La maturità non si vede nel voler morire per una nobile causa, ma nel voler vivere umilmente per essa. (A. D'Avenia)

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Mentre ci prendiamo il giusto tempo necessario per guardare i programmi olimpici linkati con cura da Sweet nel 3D I Podi Olimpici, facciamo una piccola pausa e tentiamo di entrare ancora di più nell'atmosfera olimpica andando a vedere quali sono i tratti caratteristici che accomunano tutte le edizioni delle olimpiadi. ^_^

Curiosità: I simboli olimpici

I principali simboli olimpici universalmente noti e riconosciuti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sono:
• la bandiera olimpica con i cinque cerchi
• il motto olimpico
• l'inno olimpico
• la fiamma olimpica
Esistono poi una serie di simboli che contraddistinguono ogni singola edizione dell'olimpiade:
• la torcia olimpica e il braciere olimpico dove arde la fiamma
• l'emblema olimpico (o logo olimpico)
• il poster olimpico
• la mascotte olimpica
• la medaglia olimpica
I simboli vengono usati durante i giochi olimpici ed in molte altre occasioni per identificare il movimento olimpico e gli ideali a cui si ispira.

La bandiera olimpica è formata da cinque cerchi, che sono il simbolo più noto e immediato del movimento olimpico, e vengono universalmente associati alle olimpiadi.

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Secondo l'interpretazione ufficiale del CIO, i cinque cerchi rappresentano i cinque continenti. Il Preambolo della Carta Olimpica recita:
« La bandiera olimpica presentata da Pierre de Coubertin fu adottata al Congresso Olimpico di Parigi del 1914. Include i cinque cerchi intrecciati, che rappresentano l'unione dei cinque continenti e l'incontro degli atleti di tutto il mondo ai Giochi Olimpici »
Inizialmente la disposizione dei cerchi era diversa da quella attuale, in una sequenza orizzontale, come anelli di una catena. Ogni cerchio ha un diverso colore: azzurro, giallo, nero, verde, rosso. Pierre de Coubertin scelse questi cinque colori, più il bianco dello sfondo, perché all'epoca erano i colori utilizzati in tutte le bandiere del mondo. In questo modo la bandiera olimpica, raffigurante i cinque cerchi in campo bianco, rappresenta tutte le nazioni della Terra.
Sul Manuale Olimpico Ufficiale fino al 1951 era riportata un'associazione tra colori dei cerchi e continenti; l'associazione è stata poi smentita dal CIO.

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I cinque cerchi apparvero per la prima volta nel 1913, nell'intestazione di una lettera scritta da De Coubertin. Li aveva disegnati e colorati lui stesso. Sempre quell'anno, il nuovo simbolo venne descritto nel numero di agosto della Rivista Olimpica.
I cinque cerchi e la bandiera olimpica (un'altra idea di De Coubertin) furono presentati ufficialmente al Congresso Olimpico di Parigi nel 1914. Gli ideali di universalità e fratellanza simboleggiati dai cinque cerchi erano una proposta molto innovativa per l'epoca, l'inizio del XX secolo, in un clima mondiale sempre più teso e segnato da forti nazionalismi.
Pochi mesi dopo scoppiò la prima guerra mondiale. Il conflitto impedì lo svolgimento delle Olimpiadi del 1916, e quindi si dovette aspettare fino al 1920 per vedere sventolare la bandiera coi cinque cerchi in uno stadio olimpico.
I cinque cerchi comparvero per la prima volta sulle medaglie olimpiche nell'olimpiade del 1924 a Parigi, ma non divenne un uso consolidato nei giochi olimpici estivi fino al 1976 a Montreal. Nella storia dei giochi olimpici invernali, invece, le medaglie hanno sempre avuto l'effigie dei cinque cerchi.
Seguendo il crescente successo di pubblico delle olimpiadi, aumentarono anche le applicazioni del simbolo dei cinque cerchi. Nel 1924 apparvero i primi souvenir con i cerchi olimpici, nell'olimpiade invernale del 1928 il primo manifesto con la bandiera olimpica e nell'edizione estiva dello stesso anno i primi francobolli con i cinque cerchi.
Attualmente l'uso dei cinque cerchi è strettamente regolamentato dal CIO. Di regola possono essere usati come parte dei loghi e dei segni distintivi dei Comitati Olimpici nazionali (il CONI in Italia), dei Comitati Organizzatori dei giochi olimpici, dalla città di Losanna, in Svizzera, che, in quanto sede del CIO, può esser definita con il titolo di "città olimpica", e da quelle città che, intenzionate a ospitare l'evento, sono entrate nella short-list delle città candidate.

Il motto olimpico: "Citius! Altius! Fortius!" è l'espressione in latino che significa "Più veloce! Più in alto! Più forte!". Fu adottato come motto del Comitato Olimpico Internazionale fin dalla sua fondazione nel 1894 (anche se fu usato per la prima volta in occasione delle olimpiadi di Parigi del 1924), proposto da Pierre de Coubertin ma ideato da Henri Didon, un celebre predicatore domenicano.
Anche se si tratta di una esortazione originariamente rivolta a ogni atleta perché tendesse sempre al superamento agonistico dei propri limiti personali, come sovente accade per ogni motto anche questo ha finito col definire una filosofia di vita, allineata alla frase che viene comunemente associata allo spirito olimpico, forse ancora più nota del motto ufficiale, e cioè "L'importante non è vincere, ma partecipare", attribuita allo stesso barone De Coubertin.

L'Inno olimpico è un brano musicale composto da Spiro Samara, con parole tratte da un poema dello scrittore e poeta greco Kostis Palamas. Venne eseguito per la prima volta in occasione della cerimonia di apertura della prima edizione dei giochi olimpici di Atene 1896. Negli anni successivi ogni nazione ospitante commissionò a vari musicisti la composizione di un inno olimpico specifico per la propria edizione dei giochi. Questo avvenne fino all'edizione di Roma 1960.
L'inno di Samara e Palamas verrà dichiarato inno olimpico ufficiale dal CIO nel 1958 e reintrodotto a partire dall'edizione di Tokyo 1964.
Traduzione in italiano

O antico Spirito immortale, padre puro
della bellezza, della grandezza e della verità,
scendi, rivelati e abbagliaci come il lampo
con la tua gloria, sulla terra e il cielo che t'appartengono.
Nel correre, nel lottare e nel lanciare,
risplendi nell'istante supremo in questi nobili spazi
e incorona con il ramo sempreverde
e rendi il corpo degno e d'acciaio,
e rendi il corpo degno e d'acciaio.
Pianure, montagne e mari splendono con te
come un grande tempio bianco e rosato
e accorrono a questo tempio, i tuoi pellegrini,
e accorrono a questo tempio, i tuoi pellegrini,
sono tutte le Nazioni, oh antico Spirito immortale,
sono tutte le Nazioni, oh antico Spirito immortale.

La fiamma olimpica, o fuoco olimpico, è portato dalla torcia olimpica (erroneamente chiamata anche fiaccola) e brucia durante lo svolgimento dell'olimpiade nel braciere olimpico o tripode. Le sue origini risalgono all'Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle olimpiadi antiche. Il fuoco venne reintrodotto nelle olimpiadi del 1928, e da allora fa parte del cerimoniale delle olimpiadi moderne. Vanno distinti e tenuti separati il fuoco (fiamma), dalla torcia, che attraverso una staffetta viene portata in giro per il mondo (la quale fu invece introdotta successivamente nelle olimpiadi del 1936), e dal braciere (tripode) che mantiene la fiamma viva durante lo svolgimento delle gare. Colui che porta per un tratto la fiamma olimpica viene detto tedoforo (portatore della "teda", fiaccola cerimoniale).
Attualmente la fiamma olimpica viene accesa diversi mesi prima della cerimonia di apertura dei giochi olimpici, nel luogo delle olimpiadi antiche, Olimpia (Grecia). Undici sacerdotesse (impersonate da attrici) accendono il fuoco ponendo una torcia all'interno di uno specchio parabolicoconcavo, che concentra i raggi del Sole.
La torcia viene quindi trasportata nella città che ospiterà i giochi olimpici con una staffetta formata da "tedofori". Il "viaggio della fiamma" viene detto "torch relay" in inglese. Tradizionalmente, la torcia viene trasportata a piedi, ma possono essere usati altri mezzi di trasporto (quando è necessario attraversare dei mari la si porta in aereo o nave). Tra i tedofori si contano anche atleti e celebrità, ma per la maggior parte sono composti da persone comuni.
La staffetta della torcia olimpica termina il giorno della cerimonia di apertura, nello stadio principale dei giochi. L'ultimo tedoforo è spesso tenuto segreto fino all'ultimo momento, di solito è uno sportivo famoso della nazione ospitante, e usa la torcia per accendere la fiamma nel braciere, di solito è situato nei pressi dello stadio olimpico. Questa fiamma brucia per tutto il periodo di celebrazione dei giochi olimpici e viene estinta nella cerimonia di chiusura. Pattinatori che sono stati ultimi tedofori: Alain Calmat, vincitore dell'argento nel 1964, Sandra Dubravčič, che partecipò alle edizioni del 1980 e 1984, e Midori Ito, medaglia d'argento nel 1992.
A partire dall'olimpiade di Berlino 1936, il comitato organizzatore realizza una torcia dal design originale che viene poi utilizzata per tutto lo svolgimento del viaggio della fiamma, fino all'accensione del braciere finale. Quest' ultimo di solito è posto nei pressi dello stadio dove si svolgono le cerimonie e garantisce alla simbolica fiamma di non spegnersi nemmeno un istante durante il periodo di competizioni ed è realizzato dal comitato organizzatore con un design originale e differente dalle edizioni precedenti, che rappresenti lo spirito e le caratteristiche dei giochi in corso, oltre che rappresentare il design e il gusto del paese ospitante delle olimpiadi.
Sebbene non vi sia un regolamento preciso molto spesso i bracieri sono alti, per essere visti da molti punti della città dove vengono organizzate le olimpiadi.
La fiamma olimpica deve ardere sempre in pubblico, per questo, al fine di essere visibile a tutti e sempre, è posta all'aperto; infatti in occasioni delle olimpiadi invernali di Vancouver, dove la cerimonia d'apertura si è svolta al chiuso, il braciere vero e proprio si trovava altrove, ed in suo luogo vi era un braciere simbolico.
Il braciere di Torino 2006 è stato il più alto finora realizzato.
Per gli antichi greci, il fuoco aveva una connotazione divina, si credeva che fosse stato rubato agli Dei e donato agli uomini da Prometeo. Per questo motivo il fuoco era presente anche in molti santuari. Un fuoco veniva tenuto acceso permanentemente sull'altare del tempio di Estia ad Olimpia. Durante i giochi olimpici, che onoravano Giove, venivano accesi ulteriori fuochi nel suo tempio e in quello di sua moglie, Giunone. La moderna fiamma olimpica viene accesa sul luogo dove sorgeva il tempio di Giunone.
La fiamma non appare ai giochi olimpici moderni fino al 1928. L'architetto olandese Jan Wils aveva incluso una torre nel suo progetto dello stadio olimpico per la IX olimpiade, ed ebbe l'idea di tenervi acceso un fuoco. Il 28 luglio 1928 un dipendente della compagnia elettrica di Amsterdam accese il primo fuoco olimpico nella cosiddetta Torre di Maratona.
L'idea di una fiamma olimpica fu accolta con entusiasmo, e venne mantenuta come simbolo dell'olimpismo. Il dirigente e scienziato dello sport tedesco Carl Diem concepì l'idea di una staffetta per la torcia olimpica in occasione delle Olimpiadi di Berlino nel 1936. Più di 3.000 tedofori la portarono da Olimpia a Berlino. L'atleta tedesco Erik Schilgen fu l'ultimo a portarla, accendendo la fiamma nello stadio. Anche la staffetta divenne una tradizione dei giochi olimpici.
La fiamma olimpica ha bruciato ai giochi invernali del 1936 e del 1948, la prima staffetta si ebbe ai VI giochi olimpici invernali di Oslo 1952. Il fuoco non venne acceso ad Olimpia, ma a Morgedal, Norvegia, nel caminetto della casa di Sondre Norheim, uno dei pionieri dello sci. Il fuoco venne acceso nello stesso luogo anche per le edizioni del 1960; mentre nel 1956 la torcia partì da Roma. In seguito, la staffetta prese il via da Olimpia per tutti gli altri giochi olimpici invernali.
Anche se per la gran parte del tragitto la torcia viene portata da corridori, è stata trasportata anche in molti altri modi. La torcia viaggiò per nave nel 1948, per attraversare la Manica, e venne trasportata in aereo per la prima volta nel 1952, quando andò ad Helsinki. Nel 1956, le gare di equitazione vennero disputate separatamente a causa di una stretta regolamentazione della quarantena vigente in Australia. Tutti i portatori della torcia che la trasportarono a Stoccolma, dove queste gare si svolsero, viaggiarono a cavallo.
Un particolare mezzo di trasporto venne usato nel 1976, quando la fiamma fu trasformata in un impulso elettronico. Da Atene, questo impulso venne inviato via satellite in Canada, dove un raggiolaser venne utilizzato per riaccendere la torcia. Nel 2000, la torcia venne trasportata sott'acqua da sommozzatori, vicino alla grande barriera corallina. Altri insoliti mezzi di trasporto includono la canoa amerindia, un cammello e il Concorde. Prima di Torino 2006, per un breve tratto la fiamma ha viaggiato a bordo della Ferrari.
Un altro modo di attirare l'attenzione è stato l'accensione del fuoco nello stadio. Alla XXV Olimpiade di Barcellona 1992, l'arciere delle Paralimpiadi Antonio Rebollo scoccò una freccia infiammata nel braciere dello stadio. Due anni dopo, la torcia olimpica venne portata nello stadio di Lillehammer da un atleta di salto con gli sci.
Nel 2008, a causa delle proteste pro-Tibet, a Parigi è stato annullato l'intero percorso.
Accade non di rado che la fiamma si spenga durante il tragitto, fatto ritenuto un messaggio di sfortuna.

L'emblema olimpico, o logo olimpico, è scelto di solito dai comitati locali organizzatori per contrassegnare una singola edizione dell'olimpiade. Il primo logo è apparso nel 1924 per la VIII Olimpiade di Parigi.
L'emblema generalmente combina i cinque cerchi con elementi che rappresentano la città o il paese organizzatore e non deve essere confuso con il Poster.
Il Poster olimpico è un'immagine disegnata di solito da un artista della nazione organizzatrice e rappresenta una singola edizione dei giochi. È stato realizzato un poster ufficiale praticamente per ogni edizione dei giochi olimpici: nei primi tempi il poster era l'immagine ufficiale che contraddistingueva l'olimpiade ma dal 1924 ha assunto via via più importanza l'emblema o logo olimpico, un'immagine più stilizzata che riassume meglio la singola edizione.

A partire dai X giochi olimpici invernali di Grenoble (Francia), i giochi olimpici hanno una mascotte, di solito un animale nativo dell'area o anche una figura umana che rappresenta la cultura del paese ospitante le olimpiadi.
Oggi le mascotte sono molto importanti perché permettono, con la vendita di vari oggetti a loro legati, grossi introiti per l'organizzazione dei giochi. Le conosceremo man mano! ;) Abbiamo già visto Schuss, mascotte di Grenoble 1968 (non ancora ufficiale) e Schneemann, mascotte di Innsbruck 1976 (aggiunta adesso nel relativo post). Sapporo 1972 non ha mascotte.

La medaglia olimpica è il premio principale che ricevono gli atleti che raggiungono i primi tre posti in una competizione olimpica. Tradizionalmente vengono assegnate:
• una medaglia d'oro al primo classificato
• una medaglia d'argento al secondo classificato
• una medaglia di bronzo al terzo classificato
Per gli sport di squadra viene assegnata una medaglia a ciascun componente della squadra. In alcune competizioni non esiste il quarto classificato e vengono assegnate due medaglie di bronzo ai due terzi classificati.
Qualora più atleti giungano a pari merito in graduatoria vengono assegnate più medaglie dello stesso colore, ad esempio qualora ci fossero due atleti a conquistare l'oro ex aequo il terzo classificato conquisterebbe non l'argento bensì il bronzo, in un caso limite ci potrebbero anche essere solo medaglie d'oro qualora gli atleti a pari merito fossero un numero pari o maggiore di 3 (per questo motivo non si può sapere esattamente il numero di medaglie da assegnare prima della celebrazione dell'olimpiade).
Le medaglie contribuiscono a infoltire il medagliere complessivo dei giochi olimpici delle varie nazioni.
Questa pratica risale a Londra 1908. Ad Atene 1896 le medaglie erano solo per i primi due classificati, mentre a Parigi 1900 e a St. Louis 1904 erano state date coppe ed altri premi, anziché medaglie.
Ogni edizione dei giochi olimpici ha la propria medaglia da assegnare, realizzata di solito da artisti del paese ospitante su commissione del comitato organizzatore. Unica condizione, quelle dei giochi estivi devono riportare, su un lato, lo Stadio Panatenaico e la Vittoria alata.
I materiali utilizzati per le medaglie sono diversi: la maggior parte sono state forgiate in metallo, ma sono stati utilizzati anche pietra e giada. Le medaglie di Torino 2006 erano per la prima volta a forma di "ciambella".

Dato che mi sono già dilungata troppo, rimando al prossimo post alcune notizie sulla cerimonia di apertura e i vari rituali. :rolleyes:
:hello:
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2013, 18:26     +1   -1




Grazie, davvero interessante. :woot:

 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2013, 18:43     +1   -1
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Grazie Secret! E' davvero molto interessante!!!
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2013, 20:20     +1   -1
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WOW, Secret, tantissime notizie interessanti. Alcune cose sono arcinote (i Cinque Cerchi) ma altre proprio quasi sconosciute.
Grazie :embrace: :embrace:
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2013, 17:42     +1   -1
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La maturità non si vede nel voler morire per una nobile causa, ma nel voler vivere umilmente per essa. (A. D'Avenia)

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Gli anni ottanta

flag_italy Il 1980 regala un nuovo bronzo europeo a Susanna Driano. Alla stessa gara partecipano anche Maristella Maderna, mentre Bruno del Maestro è impegnato nella categoria men e Elisabetta Parisi/Roberto Pelizzola nell'ice dance.

1980: Olimpiadi invernali di Lake Placid

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Il nuovo campione olimpico nella categoria men è il britannico Robin Cousins che, da piccolo, prima di passare definitivamente al singolo, si allenava anche come ice dancer.

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Nella categoria ladies si impone Anett Pötzsch, proveniente dalla Germania Est.

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Nelle coppie di artistico si riconfermano Irina Rodnina/Alexander Zaitsev.

Nella danza, trionfa la coppia sovietica Natalia Linichuk/Gennadi Karponossov.

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flag_italy Per l'Italia, Susanna Driano si classifica ottava, Franca Bianconi diciannovesima.

La mascotte di queste olimpiadi è Roni the raccoon, un procione.

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Articolo da InStoria: Lake Placid 1980

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flag_italy Nei primi anni ottanta, altri atleti rappresentanti l'Italia in ambito internazionale sono Barbara Toffolo, la coppia di danza Paola Casalotti/Sergio Ceserani, Karin Telser, Lisa Coppola e la coppia di danza Brunhilde Bianchi/Walter Rizzo. Roberto Pelizzola continuerà a pattinare con Isabella Micheli, dopo aver interrotto la partnership con Elisabetta Parisi.

E continuiamo con le curiosità sulle olimpiadi. ^_^

Curiosità: cerimonia di apertura dei giochi olimpici

La cerimonia di apertura dei giochi olimpici è il momento in cui i giochi vengono ufficialmente dichiarati aperti. Sia la cerimonia di apertura che quella di chiusura seguono un rigido protocollo codificato nella Carta olimpica, l'insieme di norme che codifica il funzionamento del Comitato Olimpico Internazionale e la celebrazione dei giochi olimpici. Al comitato organizzatore di ogni paese spetta la redazione del programma della cerimonia di apertura che deve essere preventivamente sottoposto e approvato dal CIO.

Fasi della cerimonia:

La sfilata dei partecipanti
I partecipanti ai giochi sfilano raggruppati per stato di appartenenza. Le delegazioni nazionali si susseguono in rigoroso ordine alfabetico, facendo riferimento al nome dello stato nella lingua nazionale; fanno eccezione la Grecia, che tradizionalmente è il primo stato a sfilare perché è la patria della città in cui sono nate le olimpiadi, e la squadra del paese ospitante, che sfila per ultima.
Il portabandiera olimpico o Alfiere è l'atleta prescelto da ogni delegazione nazionale per portare la bandiera di quel paese nel corso della sfilata delle nazionali olimpiche durante la cerimonia di apertura. Dal 1924, lo sci alpino è stato lo sport che ha dato più portabandiera all'Italia (9 volte). Lo sciatore Gustav Thöni e lo slittinista Paul Hildgartner hanno portato 2 volte la bandiera. Per 6 volte l'alfiere italiano è stato una donna. Per quanto riguarda il pattinaggio, Carolina Kostner è stata l'unica portabandiera italiana per questo sport, in occasione di Torino 2006.

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La dichiarazione di apertura
Dopo i discorsi del presidente del comitato organizzatore e del presidente del CIO, la dichiarazione ufficiale di apertura dei giochi viene effettuata da parte del capo di Stato del paese ospitante seguendo una formula codificata. Nel caso dei giochi invernali la formula è la seguente:
« I declare open the ... (numero dell'edizione dei giochi invernali) Olympic Winter Games of ... (nome della città ospitante) »

L'arrivo della torcia olimpica e l'accensione della fiamma
Dell'arrivo della fiamma olimpica all'interno dello stadio principale dei giochi olimpici è responsabile il comitato organizzatore.

La simbolica liberazione di alcuni colombi
L'introduzione ufficiale nel protocollo della cerimonia di apertura della liberazione di alcuni colombi, simbolo di pace, risale al 1920 e da allora è sempre avvenuta. Fino al 1988 i colombi venivano fatti librare in volo prima dell'accensione della fiamma olimpica ma il decesso di alcuni volatili incautamente posatisi sul braciere olimpico durante la cerimonia di apertura dei giochi di Seul ha fatto propendere per uno spostamento di questo punto del protocollo.

Il giuramento olimpico da parte di un atleta e da parte di un giudice di gara
Il giuramento viene pronunciato sulla bandiera olimpica. L'atleta e il giudice di gara, che appartengono al paese organizzatore, reggono un angolo della bandiera mentre pronunciano il giuramento nella lingua ufficiale del paese (o una di esse).
Giuramento dell'atleta:
A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi giochi olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre.
Giuramento del giudice:
A nome di tutti i giudici e ufficiali di gara, prometto che adempiremo alle nostre funzioni in questi giochi olimpici con una completa imparzialità, rispettando e osservando le regole che li governano, nel vero spirito della sportività.
Il giuramento olimpico, scritto da Pierre de Coubertin, fu pronunciato per la prima volta alle olimpiadi del 1920 di Anversa. Il giuramento dei giudici fu invece pronunciato per la prima volta alle olimpiadi invernali del 1972 di Sapporo. Il testo del giuramento è lievemente cambiato con il tempo. Pattinatori che hanno pronunciato il giuramento olimpico sono stati Carol Heiss, ai giochi del 1960, e Surya Bonaly nel 1992.

Il programma artistico
L'inno nazionale del paese ospitante è seguito dal programma artistico solitamente tenuto segreto fino all'ultimo e nel quale il comitato organizzatore cerca di mescolare elementi di protocollo, riferimenti culturali e spettacolarità per festeggiare l'inizio dell'evento sportivo.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2013, 19:20     +1   -1
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Grazie secret!! Stai facendo un grande lavoro con a storia!! A parte i 5 cerchi, tutte le altre cose erano a me sconosciute! :o: Molto interessanti!

Una cosa:
CITAZIONE
Giuramento del giudice: A nome di tutti i giudici e ufficiali di gara, prometto che adempiremo alle nostre funzioni in questi giochi olimpici con una completa imparzialità, rispettando e osservando le regole che li governano, nel vero spirito della sportività.

Credo che se lo dimentichino troppo spesso <_<
 
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CAT_IMG Posted on 27/11/2013, 12:48     +1   -1
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Wow, Secret, quante cose sempre più interessanti; sicuramente quando seguiremo le prossime Olimpiadi di Sochi potremo fare bella figura con chi ci sta intorno :D

E cominciano ad apparire nomi noti: Franca Bianconi, Walter Rizzo, Surya Bonali, ad esempio, sono quelli che ho riconosciuto io.

Già, i giudici e il loro giuramento ^_^ ^_^ Speriamo e incrociamo le dita.
 
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CAT_IMG Posted on 27/11/2013, 13:45     +1   -1
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Grazie Secret :embrace:
Davvero molto interessante ^_^
 
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CAT_IMG Posted on 27/11/2013, 22:21     +1   -1
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Grazie Secret!!!! E' interessantissimo!!!!
 
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CAT_IMG Posted on 6/12/2013, 23:02     +1   -1
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Grazie ragazze! Sono contenta che vi piacciano i post! :D

1984: Olimpiadi invernali di Sarajevo

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L'americano Scott Hamilton riesce a imporsi sul canadese Brian Orser e a vincere l'oro olimpico.

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Nelle ladies, la tedesca Katarina Witt vince il primo dei suoi due ori olimpici (la foto che ho trovato è di Calgary 1988).

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Per le coppie di artistico, vince la coppia sovietica Elena Valova /Oleg Vasiliev.

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Nella danza, Jayne Torvill/Christopher Dean entrano nella storia con il loro Bolero. Ecco cosa dice a questo proposito l'articolo tratto dal sito InStoria:

"Su una superficie ghiacciata segnata dalle righe blu del campo da hockey, la coppia britannica composta da Jayne Torvill e Christopher Dean riscrive la storia della propria disciplina. Disegnando linee armoniose sulle note del Bolero di Ravel, i due pattinatori, più che rasentare la perfezione, la ridefiniscono. Il loro “paso doble”, eseguito nel giorno di San Valentino, emoziona il pubblico e convince la giuria che li premia con nove “6.0”, il massimo ottenibile. La loro creatività artistica, l’affiatamento, l’interpretazione che danno del Bolero, rappresentano per il pattinaggio un nuovo punto di riferimento. Le generazioni successive alla loro breve epopea, durata l’arco di un quadriennio e coronata proprio con l’oro di Sarajevo, saranno inevitabilmente influenzate dalla loro danza e la federazione mondiale sarà costretta a rivedere regolamenti e punteggi per definire una nuova scala di valori. La loro popolarità raggiunse in quei giorni livelli inimmaginabili, in patria e fuori: i due ragazzi di Nottingham erano diventati più famosi anche di Robin Hood. Lasceranno l’attività poco dopo i giochi, trionfando ai mondiali di Ottawa il mese successivo, e torneranno incredibilmente a rigare il ghiaccio olimpico dieci anni più tardi, a Lillehammer, conquistando un inaspettato bronzo."

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flag_italy L'Italia è rappresentata dalla pattinatrice Karin Telser e dalla coppia di danza Isabella Micheli/Roberto Pelizzola.

La mascotte di queste olimpiadi è il lupetto Vuchko.

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Articolo da InStoria: Sarajevo 1984

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flag_italy Debuttano in questo periodo Alessandro Riccitelli, Beatrice Gelmini, Paola Tosi e le coppia di danza Stefania Calegari/Pasquale Camerlengo, Michela Malingambi/Andrea Gilardi.

Agli europei del 1986, Jozef Sabovcik, vincitore del titolo, atterra un quadruplo toe loop, dato inizialmente per buono ma considerato poi non valido tre settimane dopo.
Nel 1987 si svolge a Parigi il primo Trophée Eric Bompard, con il nome di Grand Prix International de Paris. Nella danza, l’oro va alla nuova coppia italiana Lia Trovati/Roberto Pelizzola.
 
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CAT_IMG Posted on 7/12/2013, 00:14     +1   -1
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Il Bolero :wub: Pensando all'anno in cui è stato presentato era davvero innovativo :wub: È passato alla storia.. non poteva essere diversamente :wub: Ancora oggi è un piacere guardarlo :wub:
 
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CAT_IMG Posted on 8/12/2013, 12:20     +1   -1
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La maturità non si vede nel voler morire per una nobile causa, ma nel voler vivere umilmente per essa. (A. D'Avenia)

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1988: Olimpiadi invernali di Calgary

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L'oro olimpico va all'americano Brian Boitano, alla fine di quella che sarà denominata dai media come battaglia dei Brian. Il suo diretto rivale, vincitore dell'argento, è infatti il canadese Brian Orser. Medaglia di bronzo, invece, per Viktor Petrenko. Ed ecco qui i due Brian. ^_^

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Quando nel 1987 Orser vince i mondiali, Boitano capisce che deve cambiare qualcosa nel suo pattinaggio per batterlo alle olimpiadi di Calgary, in Canada, quindi in patria di Orser. Si rivolge allora alla coreografa Sandra Bezic, che lo aiuta molto. Sia Boitano che Orser sono pattinatori eccellenti: Orser è famoso per il suo triplo axel e Boitano ha inventato il Tano triplo lutz, con un braccio al di sopra della testa. Entrambi sono favoriti per l’oro.
Boitano è in testa dopo le figure obbligatorie, ma Orser vince il programma corto. All’epoca le figure obbligatorie incidevano sul punteggio totale del 30% mentre il corto il 20%. La differenza tra i due è talmente minima che il libero è fondamentale. Entrambi hanno dei liberi a tema militare.
Boitano pattina per primo. Il suo programma, sulle musiche di Napoleon, mostra cinque fasi della vita di un soldato. Egli atterra otto salti tripli tra cui due tripli axel. Inoltre esegue uno spread eagle di 10 secondi.
Orser pattina dopo di lui. Il suo programma è “Danza del Carter” e “Danza di Kozelkov e i suoi amici”, dal balletto The bolt (il bullone) di Shostakovich. Egli aveva programmato di fare due tripli axel, ma all’ultimo momento decide di farne uno solo e il secondo diventa doppio. Inoltre commette uno step out su un triplo flip. In totale atterra sette salti tripli.

Nelle ladies, Katarina Witt si riconferma campionessa olimpica, pattinando sulle note della Carmen di Bizet. Ed è sfida con l'americana Debi Thomas (terza), che ha scelto la stessa musica: è la battaglia delle Carmen.

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Nelle coppie di artistico vincono i sovietici Ekaterina Gordeeva/Sergei Grinkov, poi coppia anche nella vita. Conquisteranno nuovamente l'oro olimpico nel 1994, poco prima della prematura scomparsa di lui, a soli 28 anni.

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Nella danza si impongono Natalia Bestemianova/Andrei Bukin.

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flag_italy L'Italia è rappresentata da Alessandro Riccitelli, Beatrice Gelmini e la coppia di danza Lia Trovati/Roberto Pelizzola.

Le mascotte olimpiche di Calgary 1988 sono due: gli orsetti polari Howdy e Hidy, che rappresentano l'ospitalità dei canadesi.

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Articolo da InStoria: Calgary 1988

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flag_italy Negli anni dopo le olimpiadi del 1988 altri atleti italiani compaiono sulla scena internazionale: Sabine Contini, la coppia di danza Anna Croci/Luca Mantovani, Massimo Salvade, la coppia di danza Michela Cesaro/Carlo Soave, la coppia di artistico Anna Tabacchi/Massimino Salvade, Gilberto Viadana (il primo italiano ad eseguire un triplo axel in gara).

Nel 1988 Kurt Browning atterra il primo quadruplo ufficialmente riconosciuto, un quadruplo toe loop, ai mondiali. Ho trovato un interessante approfondimento su questo tema così controverso e allo stesso tempo affascinante: faremo un salto in avanti negli anni e vedremo che prima di diventare un salto fondamentale in campo maschile passeranno diversi anni.

Curiosità: il quadruplo

Un quadruplo (comunemente quad) è un salto del pattinaggio di figura con quattro rotazioni o più, ma meno di cinque. La maggior parte dei salti quadrupli ha esattamente quattro rotazioni. Il quadruplo axel prevede quattro rotazioni e mezzo, ma nessun pattinatore ad oggi ha mai eseguito questo salto, né in allenamento né in gara. Il quadruplo toe loop e il quadruplo salchow sono in due quadrupli più comuni. Il primo quadruplo lutz fu atterrato nel 2011. La prima persona a eseguire un quadruplo in gara fu Kurt Browning nel 1988. I quadrupli sono diventati sempre più comuni tra i pattinatori di singolo maschile di livello mondiale e olimpico, al punto che non averne uno all’interno di un programma può essere considerato un handicap.
Cronologia dei principali eventi riguardanti il quadruplo
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1983:
- Alexander Fadeev (URSS) atterra un quadruplo toe loop ai mondiali, ma tocca terra con le mani.
- Mark Cockerell (USA) atterra un quadruplo in allenamento durante l’US National Sports Festival, ma decide di non provarlo durante la sua performance.
1984:
- Alexander Fadeev (URSS) tenta un quadruplo toe loop alle olimpiadi ma il salto non viene riconosciuto dall’ISU a causa di un atterraggio imperfetto.
1986:
- Jozef Sabovčik (CZE) tenta un quadruplo toe loop agli europei. Sul momento il salto venne riconosciuto, ma qualche settimana dopo fu dichiarato invalido a causa di un contatto col ghiaccio del piede libero.
1987:
- Brian Boitano (USA): tenta un quadruplo toe loop ai mondiali ma cade e perde il titolo in favore di Brian Orser (CAN).
1988:
- Kurt Browning (CAN) atterra il primo salto quadruplo riconosciuto, un toe loop, ai mondiali. Browning disse in seguito: “Ricordo che alcune persone avevano eseguito il salto (in allenamento) molto prima di me, e guardando loro ho avuto l’ispirazione per provare io stesso. Dopo esserci riuscito, mi aspettavo sicuramente che molti più pattinatori avrebbero iniziato ad eseguirlo in gara. Mi ha sorpreso, invece, che non sia stato così negli anni successivi”.
- Brian Boitano (USA) tentò poi un quadruplo toe loop nella stessa gara ma sbagliò l’atterraggio e fece un passo in più, dunque il salto fu considerato invalido.
1989:
- Kurt Browning (CAN) atterra un quadruplo toe loop ai mondiali, ma tocca il ghiaccio col piede libero.
- Petr Barna (CZE) atterra un quadruplo toe loop nella stessa gara.
1990:
- Alexei Urmanov (URSS) diventa il primo pattinatore russo ad atterrare un quadruplo (quadruplo toe loop) in gara, ai campionati sovietici.
- Petr Barna (CZE) atterra un quadruplo toe loop, ma tocca il ghiaccio col piede libero, agli europei.
1991:
- Erik Larson (USA) attempts a slide spiral into a quad toe lands it and turns out at the NHK Trophy.
- Michael Chack (USA) tenta una combinazione one-foot axel-quadruplo toe loop ai nazionali, ma l’atterraggio del quadruplo è su due piedi.
- Alexei Urmanov atterra un quadruplo toe loop agli europei.
- Elvis Stojko (CAN) atterra il primo quadruplo in combinazione. Si tratta della combinazione quadruplo toe loop-doppio toe loop, ai mondiali. In seguito disse di aver studiato i VHS di Browning, Boitano, Fadeev e Sabovcik per imparare il quadruplo.
1992:
- Petr Barna (CZE) atterra un quadruplo toe loop ma compie uno step out in atterraggio, agli europei.
- Alexei Urmanov (CIS) atterra un quadruplo toe loop agli europei.
- Konstantin Kostin (LAT) atterra un quadruplo toe loop agli europei.
- Alexei Urmanov (CIS) esegue il primo quadruplo delle olimpiadi (toe loop) ma tocca terra con la mano destra.
- Petr Barna (CZE) atterra un enorme quadruplo toe loop ma tocca il ghiaccio con la gamba libera.
1993:
- Konstantin Kostin (LAT) atterra un quadruplo toe loop agli europei.
1994:
- Min Zhang (CHN) atterra un quadruplo toe loop pulito alle olimpiadi di Lillehammer.
1995:
- Vassily Eremenko (UKR) cade in un tentativo di quadruplo toe loop agli europei.
- Michael Weiss (USA) cade in un tentativo di quadruplo toe loop ai nazionali.
- Francis Gastellu (FRA) atterra un quadruplo toe loop ai nazionali francesi.
1996:
- Guo Zhengxin atterra una combinazione quadruplo toe loop-doppio toe loop ai mondiali.
1997:
- Michael Weiss (USA) tenta un quadruplo toe loop ai nazionali ma arriva su due piedi.
- Elvis Stojko (CAN) atterra la prima combinazione quadruplo-triplo (quadruplo toe loop-triplo toe loop).
- In questa gara vengono atterrati in totale tre quadrupli, da tre diversi pattinatori: oltre a Stojko, Ilia Kulik (RUS) e Alexei Urmanov (RUS).
- Guo Zhengxin (CHN) è il primo pattinatore ad atterrare due quadrupli nella stesso programma, ai mondiali: un quadruplo toe loop più una combinazione quadruplo toe loop-doppio toe loop. È quindi il primo ad atterrare un quadruplo singolo e un quadruplo in combinazione nella stessa performance.
- Elvis Stojko (CAN) ripete la sua combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop ai mondiali.
- Anthony Liu (AUS) diventa il primo pattinatore australiano ad atterrare un quadruplo (toe loop) ai nazionali.
- Il diciassettenne Tim Goebel (USA) tenta quadrupli per tutta la stagione autunnale al campionato di serie junior e tenta un quadruplo salchow agli Ukrainian Souvenir. Il tentativo va male perché atterra su due piedi.
1998:
- Michael Weiss (USA) tenta un quadruplo lutz sia nel free ai nazionali (atterraggio su due piedi) che alle olimpiadi (cade).
- Todd Eldredge (USA) cade in un tentativo di quadruplo toe loop ai nazionali.
- Timothy Goebel (USA) diventa il primo pattinatore americano ad atterrare un quadruplo (combinazione quadruplo salchow-doppio toe loop) in gara alla finale dei campionati di serie junior. In questo modo effettua anche il primo quadruplo salchow e il primo quadruplo salchow in combinazione (così come la prima combinazione con un quadruplo di un americano). Il salto fu riconosciuto dall’ISU un mese dopo.
- Ilia Kulik (RUS) diventa il primo campione olimpico ad atterrare un quadruplo in un programma vincente.
- L’ISU decide di permettere di inserire salti quadrupli singoli nel programma corto.
- Timothy Goebel (USA) atterra un quadruplo salchow pulito ai Goodwill Games.
- Derek Schmidt (CAN) tenta quadrupli toe loop nei suoi short programs durante due gare minori regionali in Canada ma non riesce a completare i salti in modo pulito.
- Elvis Stojko (CAN) è il primo a tentare un quadruplo (toe loop) nello short program in una gara internazionale di rilievo, Skate America, ma cade.
1999:
- Min Zhang (CHN) diventa il primo uomo a eseguire un salto quadruplo (toe loop) nel programma corto ai four continents.
- Michael Weiss (USA) è il primo americano ad atterrare un quadruplo toe loop ai mondiali.
- Ilia Klimkin (RUS) diventa il primo uomo ad atterrare due quadrupli di diverso tipo (salchow e toe loop) nello stesso programma al Nebelhorn Trophy.
- Timothy Goebel (USA) diventa il primo uomo ad atterrare tre quadrupli nello stesso programma (il libero) a Skate America. Eseguì un quadruplo salchow, un quadruplo toe loop in combinazione e un quadruplo toe loop.
- Evgeni Plushenko esegue una combinazione quadruplo-triplo-doppio (quadruplo toe loop-triplo toe loop- doppio loop) all’NHK Trophy.
2000:
- Alexei Yagudion (RUS) atterra due quadrupli nel programma libero ai mondiali, di cui uno in combinazione.
- Todd Eldredge (USA) atterra il suo primo quadruplo in gara, ai Masters di pattinaggio di figura.
2001:
- Evgeni Plushenko (RUS) atterra la combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop-doppio loop ai mondiali.
- Evgeni Plushenko (RUS) cade in un tentativo di quadruplo lutz alla Cup of Russia.
2002:
- Alexei Yagudin (RUS) atterra due quadrupli nel suo libero: una combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop-doppio loop e un quadruplo toe loop.
- Evgeni Plushenko (RUS) atterra la prima combinazione quadruplo-triplo-triplo (quadruplo toe loop-triplo toe loop-triplo loop) nel suo libero.
- Timothy Goebel (USA) atterra una combinazione quadruplo salchow-triplo toe loop nel suo programma corto alle olimpiadi.
- Timothy Goebel (USA) atterra due quadrupli salchow (uno in combinazione con un triplo toe loop) e un quadruplo toe loop nel suo programma libero alle olimpiadi.
- Evgeni Plushenko (RUS) atterra quadruplo toe loop-triplo toe loop-triplo loop alla Cupo f Russia.
- Min Zhang (CHN) è il primo ad atterrare tre salti quadrupli nel suo programma libero alle olimpiadi.
2003:
- Takeshi Honda atterra tre quadrupli nel suo libero ai four continents.
2006:
- Brian Joubert (FRA) atterra tre quadrupli alla Cup of Russia (quadruplo toe loop in combinazione con doppio toe loop, quadruplo salchow e quadruplo toe loop). Diventa il primo europeo a fare questo e il primo pattinatore ad atterrare tre quadrupli nel free sotto l’ISU Judging System.
2008:
- Kevin Reynolds (CAN) atterra una combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop-triplo loop ai nazionali canadesi all’età di 17 anni, diventando il secondo pattinatore a fare questo (dopo Plushenko).
- Jeffrey Buttle (CAN) vince i mondiali ed è il primo pattinatore dal 1996 a vincere senza tentare quadrupli. Ciò provoca delle critiche da parte della medaglia d’argento Brian Joubert e del campione statunitense Evan Lysacek.
2010:
- Evan Lysacek (USA) vince l’oro alle olimpiadi senza tentare quadrupli. Ciò porta a pesanti critiche da parte della medaglia d’argento Evgeni Plushenko.
- Daisuke Takahashi (JPN) tenta un quadruplo flip ai mondiali, ma il salto è sotto ruotato.
- Kevin van der Perren (BEL) esegue la combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop-triplo toe loop ai mondiali.
- Kevin Reynolds (CAN) diventa il primo pattinatore ad atterrare con successo due quadrupli nello short (quadruplo salchow in combinazione con triplo toe loop e quadruplo toe loop), a Skate Canada.
- Daisuke Takahashi (JPN) tenta un quadruplo flip alla finale di Grand Prix, ma il salto è degradato.
2011:
- Brian Joubert (FRA) diventa il primo pattinatore ad atterrare più di 100 quadrupli nella sua carriera alle gare ISU.
- Brandon Mroz (USA) atterra un quadruplo lutz nello short ai Colorado Springs Invitational. Non essendo una gara autorizzata dall’ISU, non è chiaro se il salto sarà riconosciuto. Il 26 ottobre, l’ISU ha riconosciuto il salto come il primo quadruplo lutz eseguito in una gara non autorizzata. Il campione del mondo Patrick Chan (CAN) commenta così: “non penso possa essere considerato un primato finché Mroz non esegue il salto in una gara ISU”.
- Il 12 novembre, Brandon Mroz (USA) atterra il quadruplo lutz come salto di apertura del suo programma corto all’NHK Trophy, diventando il primo pattinatore ad atterrare un quadruplo lutz in una gara internazionale.
2012:
- Javier Fernández Lopez (ESP) diventa il secondo pattinatore europeo ad atterrare tre quadrupli (due salchow e un toe loop) nel programma libero, il primo dei quali in combinazione con un triplo toe loop, alla finale di Grand Prix.
2013:
- Javier Fernández Lopez (ESP) diventa il primo pattinatore ad atterrare tre quadrupli per due volte nella stessa stagione (finale di Grand Prix ed europei). In entrambi i programmi esegue due quadrupli salchow e un quadruplo toe loop, il primo in combinazione con triplo toe loop.
Ladies
1989:
- Surya Bonaly (FRA) tenta un quadruplo toe loop agli europei, il primo tentativo di quadruplo in una gara ladies. Inoltre cade in un tentativo di quadruplo salchow.
1991:
- Surya Bonaly (FRA) atterra un quadruplo sotto ruotato ai mondiali.
1992:
- Surya Bonaly (FRA) atterra un quadruplo toe loop sotto ruotato alle olimpiadi e ci riprova ai mondiali.
2001:
- Sasha Cohen (USA) tenta un quadruplo salchow durante il riscaldamento a Skate America, ma interrompe il suo tentativo nel libero.
2002:
- Miki Ando (JPN) diventa la prima donna ad atterrare un quadruplo (salchow) alla finale junior di Grand Prix.
Pairs
1977:
- Marina Cherkasova e Sergei Shakrai (RUS) eseguono il primo quadruplo twist agli europei.
1987:
- Ekaterina Gordeeva e Sergei Grinkov (RUS) eseguono un quadruplo twist ai mondiali.
2000:
- Dan Zhang e Hao Zhang (CHN) eseguono il primo quadruplo twist in una gara junior, ai mondiali junior.
2002:
- Xue Shen e Hongbo Zhao (CHN) tentano un quadruplo salchow lanciato alle olimpiadi. Lei lo atterra ma poi cade, così il salto non è riconosciuto.
2004:
- Din Yang e Ren Zhongfei (CHN) tentano un quadruplo toe loop lanciato ai four continents: l’atterraggio è su due piedi.
2007:
- Tiffany Vise e Derek Trent (USA) diventano i primi pattinatori ad atterrare un quadruplo lanciato, un salchow, al Trophée Bompard.
2008:
- Yuko Kavaguti e Alexander Smirnov (RUS) atterrano un quadruplo salchow lanciato agli europei. Lo fanno anche ai nazionali russi e ai mondiali. Nella loro carriera hanno tentato 16 quadrupli, atterrandone 10.
2011:
- Sui e Han (CHN) eseguono con successo un quadruplo twist al Grand Prix junior.
2012:
- Sui e Han (CHN) diventano la prima coppia a tentare due quadrupli, un quadruplo salchow lanciato e un quadruplo twist, durante un programma ai four continents: l’atterraggio del lanciato è su due piedi.

Avevo già finito il post ma all'improvviso mi si è chiusa la pagina e ho perso tutto il lavoro! :angry: L'ho riscritto ma non credo sia venuto come prima... :( Se notate sviste o errori, chiedo scusa!
 
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CAT_IMG Posted on 8/12/2013, 12:50     +1   -1
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Grazie secret ;)

Wow che sfilza di nomi :ihihih: Yuzu non è menzionato...
 
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