prodance |
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| In casa abbiamo sempre avuto una biblioteca molto ampia con una sezione dedicata a collane di libri per ragazzi che si è arricchita grazie alla passione del mio fratello più grande per la lettura. Nella primissima infanzia ho preferito le favole, mi affascinavano tantissimo le illustrazioni, ricordo un libro in particolare di favole Giapponesi con illustrazioni bellissime e ricordo che era un rito stendermi sul parquet in una stanza inondata di sole nei pomeriggi di inverno per leggere. Passata l'età delle favole mi appassionai ad una serie edita da Mondadori (che ancora conservo) di gialli per ragazzi, avevano le copertine coloratissime e mi piaceva pure vederli sistemati nella mia libreria. In contemporanea mi piaceva molto la mitologia greca "il libro degli eroi" "il filo di Arianna" e tanto altro, chissà perchè allora snobbavo i classici per ragazzi, forse per distinguermi dal fratellone geniaccio, al tempo ne lessi ben pochi. Ricordo che mi piacque molto anche "il Gran Sole di Hiroshima". Ai classici ci sono arrivata intorno ai 10/11 anni...che classici Tolstoj, Dostoevsky! una folle, non ricordo neppure se riuscissi a capirli e se e quanto mi piacesse la cosa, sta di fatto che in seguito non li ho più toccati... mi buttai anche nella lettura di Via col Vento durata un'estate! per fortuna con il tempo sono rinsavita, ho divorato decine e decine di classici della letteratura mondiale tranne Tolstoj e Dostoevskj, ma un giorno recupererò. Che bella domanda ero convinta di aver letto poco da piccola, rispondendo mi sono resa conto che non è stato così
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